Archivi tag: Donald Trump

Trump voleva indossare una t-shirt di Superman all’uscita dall’ospedale

(giornalettismo.com, 12 ottobre 2020)

L’accostamento Trump-Superman è sempre stato una tentazione per l’attuale presidente degli Stati Uniti, che, non a caso, è sempre stato molto indulgente con le vignette che lo ritraevano con il costume di uno dei supereroi più famosi al mondo. Ma l’inquilino della Casa Bianca voleva superare la raffigurazione, per far entrare l’immagine nella realtà. Così, il New York Times ha scoperto che nelle intenzioni iniziali di Donald Trump c’era quella di indossare una maglietta di Superman sotto la camicia all’uscita dall’ospedale di Bethesda dove era stato ricoverato per Covid-19.Trump-Superman Continua la lettura di Trump voleva indossare una t-shirt di Superman all’uscita dall’ospedale

Dopo il Duce, il Donald

(huffingtonpost.it, 6 ottobre 2020)

«I gesti, la postura, le braccia alzate in segno di saluto. I bellissimi sfondi, le bandiere appese agli antichi palazzi in pietra a Roma, Palermo, Verona, Milano». E poi l’uso del balcone come palcoscenico prediletto per le inquadrature, il podio perfetto da cui esibire una «unità di pensiero e azione» che è «l’idea fondamentale alla base della dittatura». Sono questi – secondo The Atlantic – i punti di contatto tra la consapevolezza comunicativa di Benito Mussolini e quella di Donald Trump, all’indomani del discorso della vittoria sul Coronavirus. Punti di contatto che – per il sito della nota rivista americana – giustificano il titolo del commento: dopo il Duce, «Il Donald».

Ph. Win McNamee / Getty Images
Ph. Win McNamee / Getty Images

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Benito Trumpolini, Covidiota in Chief

di Maria Laura Rodotà (linkiesta.it, 6 ottobre 2020)

October Surprise, 2020 style

Dopo le tasse non pagate da Trump, gli appelli alle milizie fasciste di Trump, c’è stata l’autoincoronazione di Trump-Covidiota in Capo. Perché è il 2020, perché c’è Donald Trump, perché le sorprese di ottobre che influenzano le elezioni di novembre, in America, ci sono sempre state. Stavolta pochi prevedono una crisi internazionale. Paesi come Iran e Cina, sostengono gli esperti, preferiscono lasciar fare a Trump. Ora in cura con il Dexamethasone, che causa «comportamenti maniacali e pessima capacità decisionale».BenitoTrumpolini Continua la lettura di Benito Trumpolini, Covidiota in Chief

America 2020: non fate zapping, (non) finisce il 3 novembre

di Rita Lofano (agi.it, 6 ottobre 2020)

Mancava la Cavalcata delle Valchirie, suonata a tutto volume dagli altoparlanti dell’elicottero, nel remake trumpiano dell’epica scena di Apocalypse Now con un’unica ala rotante: il Marine One. Sorvola i cieli di Washington. Non c’è il fango della giungla del Vietnam ma i monumenti simbolo della capitale americana e dell’America, un tramonto mozzafiato e il guerriero che torna a casa vittorioso, dopo appena 72 ore in ospedale. «Non abbiate paura del Covid. Non lasciate che domini la vostra vita. Lo sconfiggeremo». Parola dell’«eroe sopravvissuto non solo ai trucchi sporchi dei democratici ma anche al virus cinese», a metà tra Eracle (dotato di una forza sovrumana) e Prometeo (virile condottiero salvatore che ha donato il fuoco all’umanità).

Ph. Anna Moneymaker / New York Times – Redux
Ph. Anna Moneymaker / New York Times – Redux

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Calamity Cleveland: il duello uccide il format

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 1° ottobre 2020)

Undici milioni in meno rispetto a quattro anni fa. Oltre il 13 per cento di share perso. Se il primo dibattito presidenziale Trump-Biden è considerato il SuperBowl della politica, a non convincere i telespettatori-elettori sono stati sia gli attempati finalisti sia l’andamento della partita, a detta di tutti scadente e inguardabile per l’eccessiva polarizzazione e la radicalizzazione dei toni. A confermarlo sono le stime Nielsen sugli ascolti, in picchiata rispetto al primo dibattito fra Donald Trump e Hillary Clinton del 2016, ma sostanzialmente stabili lungo tutto il match tra il tycoon e l’ex vice di Obama.

Ph. Saul Loeb / Afp – Getty Images
Ph. Saul Loeb / Afp – Getty Images

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Lo scontro in tv fra Trump e Biden umilia la democrazia

di Pierre Haski (France Inter / internazionale.it, 1° ottobre 2020)

Molto è stato detto su quello che il Washington Post ha definito «il peggior dibattito presidenziale nella storia degli Stati Uniti». Ma gli americani, probabilmente, sono troppo occupati o troppo inorriditi per chiedersi come questo evento televisivo sia stato percepito all’estero, dove è stato seguito con un interesse sproporzionato. Sono rimasto colpito da un tweet di un intellettuale africano, Célestin Monga, che negli anni Ottanta è stato incarcerato nel suo Paese, il Camerun, per aver difeso la democrazia, prima di trascorrere alcuni anni a Washington e successivamente tornare nel continente come capo economista della Banca africana per lo sviluppo.

Gage Skidmore / Flickr
Gage Skidmore / Flickr

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Donald Trump spende 70mila dollari l’anno per il parrucchiere (sua figlia Ivanka 95mila)

di Clarissa Valia (tpi.it, 29 settembre 2020)

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha speso 70mila dollari l’anno per il parrucchiere. E 95mila per l’hair styilist e il truccatore della figlia Ivanka. È quanto emerge dai dettagli delle dichiarazioni dei redditi del tycoon, pubblicate ieri dal New York Times. Spese dedotte in maniera sistematica dalle tasse da Trump. Una somma cospicua, soprattutto se si pensa che, secondo i documenti pubblicati dal Nyt, Trump nel 2016 e nel 2017 ha pagato solo 750 dollari di tasse federali, e zero nei dieci anni precedenti.a-donald-trump-hair-history Continua la lettura di Donald Trump spende 70mila dollari l’anno per il parrucchiere (sua figlia Ivanka 95mila)

“The Apprentice” ha salvato le finanze di Donald Trump

di Albachiara Re (wired.it, 29 settembre 2020)

Dopo la pubblicazione dell’inchiesta sul mancato pagamento delle tasse federali da parte di Donald Trump, il New York Times continua a sviscerare la dichiarazione dei redditi del presidente degli Stati Uniti: la testata ha scoperto, tra le altre cose, quanto il reality show The Apprentice sia stato utile al tycoon non solo per costruire la sua immagine da imprenditore di successo, ma anche per sanare le sue finanze, praticamente in rosso dopo una serie di investimenti sbagliati (come quelli fatti per la sua catena di resort di lusso e casinò).

Ph. Rob Kim / Getty Images
Ph. Rob Kim / Getty Images

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Trump ai suprematisti bianchi: «Stand back, stand by»

di Alessandro Camilli (blitzquotidiano.it, 1° ottobre 2020)

Trump e l’occhio strizzato ai suprematisti bianchi, il rischio di far saltare il tavolo della democrazia e il tentativo, fallito, di far apparire il suo avversario un candidato “moscio”. Non solo suprematisti, l’analisi del primo dibattito tra Donald Trump e Joe Biden preoccupa molti repubblicani e spinge – stando ai sondaggi – consensi verso il candidato democratico. Della volgarità, del punto più basso toccato dall’invidiata e ammirata democrazia americana nel primo incontro-scontro tra i due candidati alla presidenza a Stelle e Strisce si è detto.DonaldTrump-PB Continua la lettura di Trump ai suprematisti bianchi: «Stand back, stand by»

Florida Men: lo strano caso di Brad Parscale in trattamento sanitario obbligatorio

di Maria Laura Rodotà (linkiesta.it, 29 settembre 2020)

Tax day

I pundit, i commentatori della politica americana, non ne azzeccano una dai tempi di Bush/Gore e forse da prima, ma a volte viene voglia di credergli. Succede ora con David Frum: sull’Atlantic sostiene che Trump sta perdendo – come si suol dire – il controllo della narrazione. Che le rivelazioni del New York Times sulle tasse (750 dollari nel 2017) e i debiti (più di 300 milioni di dollari da restituire nei prossimi anni) e le perdite e i pasticci gli non verranno liquidati, al solito, come simpatiche caratteristiche del personaggio.parscale Continua la lettura di Florida Men: lo strano caso di Brad Parscale in trattamento sanitario obbligatorio