Archivi tag: Donald Trump

Steve Bannon si è consegnato alla polizia in diretta streaming

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 15 novembre 2021)

Steve Bannon si è consegnato alle autorità federali degli Stati Uniti a favore di telecamera e in diretta streaming. La notizia del suo arresto arriva qualche giorno dopo quella dell’incriminazione per oltraggio al Congresso: l’ex consigliere di Donald Trump e capo stratega della Casa Bianca si è rifiutato di testimoniare davanti alla Commissione d’inchiesta sull’assalto a Capitol Hill dello scorso 6 gennaio. Bannon si è consegnato questa mattina e, come riporta la stampa americana – compresa la Cnn –, dovrebbe comparire di fronte a un giudice nel pomeriggio. Prima di farsi arrestare ha mandato un messaggio preciso ai suoi sostenitori, incitandoli a resistere contro quello che chiama il «regime di Biden».

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La mail del principe Harry a Jack Dorsey il giorno prima dell’assalto a Capitol Hill

di Ilaria Roncone (giornalettismo.com, 10 novembre 2021)

Non solo Facebook sotto accusa per i fatti di Capitol Hill. Secondo il principe Harry, anche Twitter sarebbe stato avvisato il giorno prima dell’assalto che qualcosa stava bollendo in pentola e che ci sarebbero state serie conseguenze. Secondo il membro della famiglia reale inglese, Jack Dorsey sarebbe stato avvertito il giorno prima delle possibili conseguenze di quel moto di rabbia montato on line dopo i risultati delle elezioni presidenziali americane tramite una sua email. A riportare la notizia è la Bbc, che cita il principe Harry durante il forum tecnico RE:WIRED: «L’avevo avvertito che la sua piattaforma stava permettendo di organizzare un colpo di Stato».

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La mostrificazione del dissenso

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 novembre 2021)

Chissà perché non proiettano Quinto potere nelle scuole. Me lo chiedo ogni giorno, assistendo allo spettacolo d’arte varia degli inquilini dei social che trasecolano perché il loro cancelletto non è diventato legge, norma, educazione collettiva. Perché i loro buoni sentimenti non regolano il mondo. Perché la loro bellezza interiore non è apprezzata. «Si alza, dentro al suo piccolo schermo a ventuno pollici, e ulula dell’America e della democrazia. Non c’è nessuna America, non c’è nessuna democrazia. Ci sono solo la Ibm, e la Itt, e la At&t, e Dupont, Dow, Union Carbide, e Exxon. Queste sono oggi le nazioni del mondo. Di cosa crede parlino i russi nei loro consigli di Stato: di Karl Marx?».

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John John Kennedy non è riapparso a Dallas

(ilpost.it, 3 novembre 2021)

Martedì alcune centinaia di persone, molte delle quali seguaci della teoria del complotto QAnon, si sono riunite a Dallas, in Texas, per attendere l’arrivo – che ovviamente non c’è stato – di John John Kennedy, morto in un incidente aereo nel 1999. John F. Kennedy Junior era il figlio minore di John Fitzgerald Kennedy, il presidente statunitense ucciso nel 1963 a Dealey Plaza, a Dallas. In conseguenza di una teoria ritenuta estrema persino da buona parte dei seguaci di QAnon, alcuni altri seguaci si erano quindi radunati proprio a Delay Plaza (insieme a curiosi e giornalisti) a quanto pare convinti che John John si sarebbe palesato lì per lanciare la sua candidatura, in veste di vicepresidente di Donald Trump, alle elezioni presidenziali del 2024 (ma tra i presenti c’era anche chi aveva teorie persino più assurde).

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Trump ha fatto il “tomahawk chop”

(ilpost.it, 2 novembre 2021)

Sabato sera l’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha assistito assieme alla moglie Melania alla gara-4 delle World Series di baseball (le finali del campionato) tra gli Atlanta Braves e gli Houston Astros. Durante la partita, che si è giocata ad Atlanta (Georgia), Trump e la moglie si sono uniti ai tifosi degli Atlanta Braves nel cosiddetto “tomahawk chop”, un gesto fatto con il braccio che imita il movimento con cui molte popolazioni di nativi americani usavano il tomahawk, una tipica ascia da battaglia. Il “tomahawk chop” viene fatto spesso dai tifosi degli Atlanta Braves per incoraggiare la propria squadra: “Atlanta Braves” è un nome che deriva, infatti, dall’espressione con cui i coloni chiamavano i guerrieri nativi americani.

Ap

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Jim Caviezel ha lanciato il grido di battaglia di Braveheart a una convention di QAnon

di Giorgia Giangrande (giornalettismo.com, 27 ottobre 2021)

Jim Caviezel è l’attore de La Passione di Cristo [The Passion of the Christ, di Mel Gibson, 2004] molto vicino a QAnon. Durante una recente conferenza è stato chiamato a parlare al pubblico e, nel corso del suo discorso, ha utilizzato più volte il grido di battaglia del film Braveheart [Id., di Mel Gibson, 1995]. Come ha riportato anche l’Independent, Caviezel è intervenuto al convegno For God & Country: Patriot Double Down, tenutasi a Las Vegas, sostenendo che vi sia una guerra religiosa in corso tra Satana e i valori liberali. Per accreditare la sua tesi, ha anche imitato il discorso infuocato pronunciato dal personaggio di Mel Gibson, William Wallace, prima di una battaglia con gli inglesi nel film Braveheart, compresa la famosa frase «Possono toglierci la vita, ma non ci toglieranno mai la libertà!».

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“Baldwin uccide”: il figlio di Trump vende magliette contro l’attore

di Andrea Parrella (fanpage.it, 25 ottobre 2021)

Alec Baldwin è distrutto per quanto accaduto sul set del film Rust, dove, in circostanze assolutamente involontarie, ha sparato e ucciso l’assistente alla fotografia Halyna Hutchins. Eppure la tragedia non ha evitato all’attore di finire al centro di una campagna mediatica terrificante, messa in moto dal figlio dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che, nelle scorse ore, ha speculato sulla vicenda facendo leva sulla satira di Baldwin verso Trump negli scorsi anni. «Immaginatevi se al Saturday Night Live Trump imitasse Baldwin mentre spara a qualcuno», recita una delle storie Instagram di Donald Trump Jr.

Donald Trump Jr. via Instagram

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Quanto è “serio” l’attivista Richard Gere

(huffingtonpost.it, 23 ottobre 2021)

La star di Hollywood Richard Gere testimonierà al processo della Open Arms contro il leader della Lega Matteo Salvini. La Procura all’inizio si era opposta, ma il legale di Open Arms, che aveva citato l’attore, aveva ribadito: “Gere è stato a bordo della nave il 9 agosto 2019 e ci può riferire quali fossero le situazioni complessive a bordo”. La chiamata dell’attore americano tra i testi non è stata apprezzata da Salvini, che ha irriso Gere. “Ditemi voi quanto è un serio un processo dove verrà da Hollywood a testimoniare sulla mia cattiveria Richard Gere. Spero che duri il meno possibile perché ci sono cose più importanti di cui occuparsi” ha commentato il leader della Lega.

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Trump ha annunciato la sua nuova piattaforma, TRUTH Social

(ilpost.it, 21 ottobre 2021)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato la nuova piattaforma social che era stata annunciata diversi mesi fa come alternativa ai social network da cui era stato rimosso per il suo coinvolgimento nell’attacco al Congresso statunitense del 6 gennaio 2021. La piattaforma si chiama TRUTH Social (“truth” significa “verità”), arriverà l’anno prossimo e sostituirà il blog con cui per un breve periodo Trump era tornato a farsi sentire on line. In un comunicato diffuso mercoledì, Trump ha detto di aver creato TRUTH Social «per opporsi alla tirannia delle società Big Tech» e «per combatterle», sostenendo che l’obiettivo del Trump Media and Technology Group (Tmtg) – la società che l’ha sviluppata – sia «dare una voce a tutti».

Ph. Chris Delmas / Getty Images

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Mercanti di verità

(ilpost.it, 7 ottobre 2021)

È uscito nelle librerie Mercanti di verità, il saggio sul giornalismo contemporaneo scritto da Jill Abramson, prima (e unica) donna ad aver diretto il New York Times e oggi editorialista politica al Guardian e docente all’Università di Harvard. Il libro è dedicato in particolare ai quotidiani americani New York Times e Washington Post, e ai siti di notizie e altre cose BuzzFeed e Vice, ma racconta e spiega in generale le difficoltà e le sfide per i giornali tradizionali, da un lato, e le opportunità e innovazioni portate dall’uso dei mezzi digitali, dall’altro. Pubblichiamo l’introduzione all’edizione italiana, realizzata da Sellerio.

Ph. Frieder Blickle

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