Archivi tag: Donald Trump

Nessuno prende più sul serio Kanye West

23 Febbraio 2024Readings on Star PoliticsAdidas, Adolf Hitler, Alexis Petridis, alt-right, Anthony Fantano, Bianca Censori, biopolitica, Burzum, Donald Trump, Euronymous, Kanye West, Kim Kardashian, nazismo, neonazismo, Nick Fuentes, politica-per-media, star politics, suprematismo, Ty Dolla Sign, Varg Vikernes, Vultures 1, YeStar Politics

(ilpost.it, 14 febbraio 2024)

Tre anni dopo Donda, il rapper americano Kanye West (che si fa chiamare oggi “Ye”) ha pubblicato un nuovo disco: è intitolato Vultures 1, è stato realizzato in collaborazione con il cantante Ty Dolla Sign, e la maggior parte dei critici ne ha parlato male, malissimo, o si è rifiutato addirittura di recensirlo. Dopo essere stato uno dei più celebrati rapper al mondo, West è infatti diventato un personaggio screditato e detestato da molti, che per via di insistenti dichiarazioni antisemite, sessiste, razziste, complottiste e più generalmente stupide e ignoranti ha reso pressoché impossibile far parlare di sé per la sua musica.

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Opposizione Pop

20 Febbraio 2024Readings on Star PoliticsDargen D’Amico, Domenica in, Donald Trump, Eras Tour, Festival di Sanremo 2024, Ghali, Javier Milei, Joe Biden, Mara Venier, Mariana Lali Espósito, politica-per-media, soft power, star politics, Striscia di Gaza, Taylor SwiftStar Politics

di Valeria Braghieri (ilgiornale.it, 18 febbraio 2024)

Sono solo canzonette ma li hanno messi comunque alle strette, malgrado quanto si augurava Edoardo Bennato. La vera opposizione ai governi oggi arriva dalle note pop, o comunque da chi le intona. Il caso più eclatante è quello della diva in body e glitter Taylor Swift in America, l’ultimo in ordine di tempo è quello della formosa mora Mariana Lali Espósito in Argentina, quelli più seccanti – perché in casa nostra – l’altissimo rapper Ghali dal palco di Sanremo e l’enigmatico, surreale Dargen D’Amico dallo studio di Domenica in.

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I primi video di Joe Biden su TikTok

14 Febbraio 2024Readings on Star Politicscomunicazione politica, Dark Brandon, Donald Trump, Joe Biden, Partito Comunista Cinese, politica-per-media, propaganda, Roe v. Wade, star politics, Super Bowl 2024, TikTok, Usa 2024Star Politics

(ilpost.it, 12 febbraio 2024)

Domenica il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha aperto il suo account ufficiale sul social network cinese TikTok. Nel suo primo video, risponde alle domande di una voce fuori campo riguardanti il Super Bowl, la seguitissima finale del campionato di football americano che si è svolta proprio domenica sera: il video finisce con «Trump o Biden?» e la sua risposta «Stai scherzando? Biden».

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Trump ha dato dell’ingrata a Taylor Swift

12 Febbraio 2024Readings on Star Politicscomunicazione politica, Donald Trump, Eras Tour, Joe Biden, Music Modernization Act, politica-per-media, political endorsement, propaganda, star politics, Super Bowl 2024, Taylor Swift, Travis Kelce, Usa 2024Star Politics

(adnkronos.com, 12 febbraio 2024)

Sempre pronto a prendersi il merito per il successo degli altri, Donald Trump afferma che Taylor Swift sarebbe un’«ingrata» – perché lui le ha fatto fare «così tanti soldi» – se appoggiasse la rielezione di Joe Biden alla Casa Bianca. Così l’ex presidente, in un post su Truth sulla regina americana del pop, che secondo molti con la sua influenza sui giovani potrà determinare l’esito delle elezioni di novembre, rivendica di essere stato lui ha firmare il Music Modernization Act che ha regolarizzato la questione dei copyright per gli artisti nell’era dello streaming.

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Buon compleanno Facebook, in vent’anni hai rovinato il mondo

7 Febbraio 2024Readings on Star PoliticsCambridge Analytica, Capitol Hill, David Fincher, Donald Trump, economia dell’attenzione, Facebook, FaceMash, fake news, fascismo, Harvard University, Ivy League, Jesse Eisenberg, Joe Biden, Mark Zuckerberg, Max Fisher, Meta, metaverso, Mike Pence, Peter Thiel, politica-per-media, social network, star politics, The Chaos Machine, The Social Network, TheFacebook, trumpismoStar Politics

di Davide Piacenza (wired.it, 4 febbraio 2024)

Alla fine del 2007, quando il mondo era così recente che molte cose erano prive di nome, e per citarle bisognava indicarle col dito, un amico del liceo mi parlava con fare appassionato di un sito al quale alcune sue conoscenze americane l’avevano fatto iscrivere. “È un social network, dove puoi parlare con la gente che conosci e guardare cosa fa”, mi spiegava, incontrando la mia incapacità di comprendere di cosa stesse parlando ma convincendomi, nel giro di poche settimane, a iscrivermi a mia volta.

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Il candidato presidente del Ghana che si presentava dietro una maschera

2 Febbraio 2024Readings on Star Politicsantipolitica, Cheddar, Donald Trump, Financial Times, Freedom Jacob Caesar, George Weah, Ghana, Gtv Ghana, Kwame Nkrumah, maschera, Nana Kwame Bediako, plutocrazia, politica-per-media, Shalimar Abbiusi, star politics, The New Force, Volodymyr ZelenskyStar Politics

(ilpost.it, 19 gennaio 2024)

«So che state cercando di capire chi è l’uomo, l’uomo con la maschera è seduto di fronte a voi»: sono le parole con cui lo scorso 7 gennaio l’imprenditore ghanese Nana Kwame Bediako ha rivelato di essere il misterioso candidato alla presidenza del Ghana, in vista delle elezioni del prossimo dicembre per scegliere il nuovo presidente e i membri del Parlamento. Nei manifesti della sua campagna elettorale infatti Bediako compariva dietro una maschera, per presentarsi come un’alternativa ai partiti tradizionali.

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E fu così che il Signore creò Donald Trump

27 Gennaio 2024Readings on Star Politicscomunicazione politica, culto della personalità, Donald Trump, Paul Harvey, politica-per-media, propaganda, satira politica, star politics, Truth, Usa 2024Star Politics

di Massimo Cavallini (ilfattoquotidiano.it, 13 gennaio 2024)

Il primo pensiero – un misericordioso pensiero – è ovviamente andato a tutti coloro che, negli Usa e nel mondo, oggi si guadagnano da vivere facendo satira politica. Data, infatti, un’occhiata al video in questione, impossibile è stato non porsi un angoscioso quesito (angoscioso, in particolare, per tutti coloro che considerano la satira una sorta di linfa vitale della libertà d’espressione).

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Taylor Swift sposta davvero voti alle elezioni europee?

17 Gennaio 2024Readings on Star PoliticsBarack Obama, Commissione Europea, comunicazione politica, Donald Trump, elezioni europee 2024, Eras Tour, Gavin Newsom, Gen Z, Hillary Clinton, Joe Biden, Lgbtqia+, Måneskin, Margaritis Schinas, Millennials, politica-per-media, Rosalia, soft power, star politics, Stromae, Swifties, Taylor Swift, Woopy GoldbergStar Politics

di Silvia Bombino (vanityfair.it, 13 gennaio 2024)

Lo scorso 20 settembre Taylor Swift, ventiquattr’ore dopo aver lanciato un invito su Instagram affinché i suoi follower (278 milioni) si registrassero per votare, ha convinto 35mila giovani ad aderire all’appello, circa il 25% in più rispetto al National Voter Registration Day dell’anno precedente. Ora questi nuovi elettori si presenteranno alle urne a novembre, per eleggere il nuovo presidente degli Stati Uniti.

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La politica indiana non ha più il senso dell’umorismo

10 Gennaio 2024Readings on Star PoliticsAmit Shah, Barack Obama, Bharatiya Janata (Bjp), biopolitica, Deccan Herald, Donald Trump, Fakhruddin Ali Ahmed, India, Jagdeep Dhankhar, Jawaharlal Nehru, Kalyan Banerjee, Kesava Shankar Pillai, Kunal Kamra, Mahatma Gandhi, Manjul, Munawar Faruqui, Narendra Modi, open mic, Piloo Mody, politica-per-media, Rahul Tripathi, satira, Shankar Dayal Sharma, Shashi Tharoor, star politics, Sushmita Pathak, umorismo, Vir Das, Zail SinghStar Politics

(ilpost.it, 7 gennaio 2024)

Nelle ultime settimane sui giornali indiani e internazionali si è discusso del senso dell’umorismo, o meglio della sua presunta scomparsa, nella politica nazionale, a partire da un episodio che ha visto coinvolti il deputato dell’opposizione Kalyan Banerjee e il vicepresidente del Paese Jagdeep Dhankhar. La conclusione piuttosto condivisa di queste riflessioni e delle persone intervistate è che in India sia sempre più raro che i politici ridano di loro stessi e che l’insofferenza per la satira sia invece sempre più diffusa.

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Per vostra disinformazione

6 Gennaio 2024Readings on Star Politicsbot, complottismo, disinformazione, Donald Trump, fake news, Giorgia Meloni, grillismo, Movimento 5 Stelle, politica-per-media, populismo, post-verità, propaganda, social network, star politics, troll, Yevgeni PrigozhinStar Politics

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 25 dicembre 2023)

Se dovessi riassumere in poche parole la principale differenza tra la politica di oggi e quella degli anni in cui mi sono formato – ma potrei fare lo stesso discorso, a maggior ragione, sui tempi dei miei genitori e persino dei miei nonni – direi che allora occuparsi di politica significava studiare, approfondire, sforzarsi di capire. Va bene, ho esagerato. Mi correggo. Significava, se non proprio studiare, quanto meno fingere di averlo fatto.

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