di Annamaria Testa (internazionale.it, 19 ottobre 2021)
Ogni nostra decisione sul futuro, piccola o grande, riguardante i prossimi trenta minuti o i prossimi trent’anni, si basa su quello che noi sappiamo adesso. E quello che noi adesso sappiamo, o crediamo di sapere, rispecchia l’assieme delle informazioni che, nel corso delle nostre vite e fino a questo momento, ci hanno raggiunto e colpito. E che, convincendoci della loro rilevanza, hanno incessantemente contribuito a formare, a modificare (o a deformare) la nostra visione di noi stessi e delle cose. Dunque, poter disporre di informazioni di qualità è fondamentale perché sia i singoli sia i governi decidano bene e, per dirla con Steven Pinker, in modo razionale e responsabile: tale, cioè, da “salvare il mondo”.
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