Archivi tag: disinformazione

“Sigma Boy”, la hit di due bambine russe

18 Febbraio 2025Readings on Star PoliticsBetsy Girl, carisma, disinformazione, influencer, Leonid Slutsky, maschio Alfa, maschio Sigma, Masha Yankovskaya, Mikhail Chertishchev, Nela Riehl, Parlamento Europeo, politica-per-media, Pussy Riot, Russia, Sigma Boy, social media, soft power, Sorok Sorokov, star politics, Svetlana Chertischeva, Ucraina, Unione EuropeaStar Politics

di Simone Matteis (lastampa.it, 1° febbraio 2025)

Il brano delle giovani Betsy Girl, virale su TikTok e YouTube, è al centro delle polemiche, tra chi ci vede messaggi patriarcali e filo-russi e chi, invece, lo difende come prototipo del “soft power”. Tormentone di successo o canzone della discordia? In questi giorni il singolo russo Sigma Boy è tornato prepotentemente a far parlare di sé, attirando le critiche degli integralisti ortodossi di Mosca e venendo additato persino al Parlamento Europeo di Strasburgo, dopo aver conquistato milioni di utenti sulle principali piattaforme social in tutto il mondo.

Continua la lettura di “Sigma Boy”, la hit di due bambine russe →

L’era oscura della disinformazione generativa

24 Gennaio 2025Readings on Star Politics1984, Bruce Schneier, Byung-chul Han, Cambridge Analityca, Cambridge Analytica, campagne elettorali, Community Notes, consenso, cybercrime, democrazia, digitalizzazione, disinformazione, Edward O. Wilson, Facebook, fact-checking, fake, George Orwell, Infocrazia, Instagram, intelligenza artificiale, James R. Flynn, La mente dell’hacker, L’arte della guerra, Mark Zuckerberg, Meta, Michal Kosinski, Oobah Butler, personal data access, politica-per-media, profilazione, psicometria, sociobiologia, star politics, Sun Tzu, verità, Winston Smith, XStar Politics

di Danilo Broggi (linkiesta.it, 14 gennaio 2025)

«Conosceva mille volte meglio di Winston le condizioni del mondo, il degrado in cui vivevano le masse, le menzogne e le atrocità con le quali il Partito le teneva in quello stato». Così George Orwell, nel suo libro 1984 presenta O’Brien, membro del Partito che detiene il potere, ambigua figura autoritaria e manipolatrice che svolge un ruolo cruciale nella vita del protagonista Winston Smith. Il visionario Orwell nel suo libro, pubblicato nel 1949, ci racconta del maestoso edificio a forma di piramide, sede del ministero della Verità, alto trecento metri e con tremila stanze, risplendente di cemento bianco scintillante.

Continua la lettura di L’era oscura della disinformazione generativa →

TikTok bloccato negli Usa, Trump: “Salviamolo”

20 Gennaio 2025Readings on Star PoliticsAdam Kovacevich, ByteDance, Chamber of Progress, Coco Gauff, disinformazione, Donald Trump, fake news, Frank McCourt, Jeff Bezos, Joe Biden, Kevin O’Leary, Margus Tsahkna, Perplexity AI, politica-per-media, propaganda, Red Note, Shou Chew, star politics, TikTok, Trump Media & Technology Group, TRUTH Social, Usa 2024, Xi Jinping, XiaohongshuStar Politics

(agi.it, 19 gennaio 2025)

L’America si è svegliata senza TikTok. Milioni di utenti statunitensi che hanno tentato di accedere alla piattaforma si sono trovati davanti a un messaggio che li informa che è entrato in vigore un divieto nazionale e che si spera nell’intervento del presidente entrante Donald Trump. «Purtroppo per ora non puoi usare TikTok» recita il messaggio, «siamo fortunati che il presidente Trump abbia indicato che lavorerà con noi per trovare una soluzione per ripristinare TikTok una volta entrato in carica».

Continua la lettura di TikTok bloccato negli Usa, Trump: “Salviamolo” →

La svolta “trumpiana” Zuckerberg

17 Gennaio 2025Readings on Star PoliticsAI Act, Antitrust, Big Tech, censura, Dei (Diversity, Digital Markets Act (Dma), Digital Services Act (Dsa), disinformazione, Donald Trump, Equity & Inclusion), Facebook, fact-checking, fake news, geopolitica, hate speech, identity politics, Joe Biden, Joe Rogan Experience, libertà d’espressione, Mark Zuckerberg, marketing politico, Meta, politica-per-media, Regolamento generale sulla protezione dei dati (Gdpr), Silicon Valley, star politics, Unione Europea (Ue), Usa 2024Star Politics

Ph. Jaap Arriens / NurPhoto via Getty Images

di Matteo Flora (wired.it, 13 gennaio 2025)

Negli ultimi anni, Mark Zuckerberg e la sua Meta (ex Facebook) sono stati sinonimo di posizioni progressiste, programmi di inclusione e diversità, e un’adesione — quanto meno di facciata — ai valori dell’Identity Politics. Eppure, nell’arco di poche settimane, abbiamo assistito a un ribaltamento quasi totale delle politiche interne di Meta: dall’abolizione del fact-checking (almeno negli Stati Uniti) al clamoroso taglio dei programmi Dei (Diversity, Equity & Inclusion). Un’inversione di rotta tanto brusca da lasciare interdetti dipendenti, analisti e semplici osservatori.

Continua la lettura di La svolta “trumpiana” Zuckerberg →

L’addio di Meta al fact-checking è un regalo a Trump

9 Gennaio 2025Readings on Star PoliticsAmerican Sunlight Project, BirdWatch, Bluesky, California, censura, Community Notes, democrazia, disinformazione, Donald Trump, Elon Musk, estrema destra, Facebook, fact-checker, fact-checking, fake news, Instagram, Joel Kaplan, libertà di espressione, libertà di parola, Mar-a-Lago, Mark Zuckerberg, Meta, moderazione dei contenuti, Nina Jankowicz, politica-per-media, propaganda, Real Facebook Oversight Board, social, star politics, Texas, Threads, Twitter, XStar Politics

di David Gilbert (wired.it, 7 gennaio 2025)

Martedì 7 gennaio Meta ha annunciato che abbandonerà i programmi di fact-checking di terze parti su Facebook, Instagram e Threads, rimpiazzando i suoi attuali moderatori con un modello simile alle criticate Community Notes di X, che consentono agli utenti di segnalare pubblicamente i contenuti che ritengono non corretti o fuorvianti. In un post pubblicato sul blog aziendale per annunciare la novità, il nuovo responsabile degli affari globali di Meta Joel Kaplan ha dichiarato che la decisione – che inizialmente interesserà solo gli Stati Uniti – è stata presa per consentire di discutere apertamente un maggior numero di argomenti sulle piattaforme della società.

Continua la lettura di L’addio di Meta al fact-checking è un regalo a Trump →

I populisti vanno forte su TikTok

2 Dicembre 2024Readings on Star PoliticsAlice Weidel, Alternative für Deutschland (Afd), Barron Trump, bot, bro vote, ByteDance, Calin Georgescu, Cina, comunicazione politica, disinformazione, Donald Trump, Emmanuel Macron, influencer, Javier Milei, Jordan Bardella, Klaus Iohannis, Leïla Chaibi, Marcel Ciolacu, Marine Le Pen, Maximilian Krah, Nicolás Maduro, Nigel Farage, Pavel Popescu, politica-per-media, populismo, propaganda, Raphaël Glucksmann, Rassemblement National, Reform Uk, Robert F. Kennedy Jr., Romania, star politics, TikTok, Usa 2024Star Politics

(ilpost.it, 29 novembre 2024)

La vittoria a sorpresa di Calin Georgescu, candidato nazionalista e filorusso, al primo turno delle presidenziali in Romania, è almeno in parte dovuta alla grande quantità di contenuti pubblicati su TikTok, che hanno attratto e convinto un numero inatteso di elettori. Questo sta avvenendo non soltanto in Romania: in tutta Europa sulla piattaforma cinese vanno forte soprattutto i candidati populisti.

Continua la lettura di I populisti vanno forte su TikTok →

Il dibattito sul potere dei giornali dopo la vittoria di Trump

16 Novembre 2024Readings on Star Politicsall news, Call Her Daddy, campagna elettorale, David Remnick, democrazia, disinformazione, disintermediazione, Donald Trump, Elon Musk, Facebook, fact-checking, fake news, Google, Hollywood, influencer, informazione giornalistica, James O’Keefe, Joe Rogan, Kamala Harris, Mark Calaway, Mark Thompson, Matt Pearce, news influencer, podcaster, politica-per-media, potere del giornalismo, propaganda, Sharon Waxman, social, star politics, TikTok, Twitter, Usa 2024, X, You are the media now, youtuberStar Politics

(ilpost.it, 14 novembre 2024)

L’ultima campagna elettorale statunitense e la rielezione alla presidenza di Donald Trump hanno aperto un dibattito nei media americani intorno al fatto che il cosiddetto “potere del giornalismo” non esista più, o almeno sia molto diminuito. Le testate tradizionali, dai grandi quotidiani alle riviste più autorevoli alle maggiori televisioni, avevano tenuto in grande maggioranza posizioni critiche contro Trump o di vera opposizione.

Continua la lettura di Il dibattito sul potere dei giornali dopo la vittoria di Trump →

I video “deepfake” sono sopravvalutati

16 Novembre 2024Readings on Star PoliticsAleksej Kosygin, Apollo 11, Barry Stroud, Britt Paris, Cartesio, cheap fakes, collasso della realtà, Danielle Citron, deepfake, disinformazione, Donald Trump, epistemologia, fake news, Franklin Foer, garanzia epistemica, Georges Didi-Huberman, gnoseologia, Guerra fredda, Hubert Humphrey, Immagini malgrado tutto, intelligenza artificiale, Joan Donovan, Joe Biden, Joshua Habgood-Coote, Keith Raymond Harris, liar’s dividend, Misinformation Content Moderation and Epistemology: Protecting Knowledge, politica-per-media, propaganda, Regina Rini, Richard Nixon, Robert Chesney, star politics, teorie del complotto, The Significance of Philosophical ScepticismStar Politics

Ph. Sam Hodgson / The New York Times – Contrasto

(ilpost.it, 12 novembre 2024)

La missione spaziale statunitense Apollo 11, quella che il 20 luglio 1969 portò i primi esseri umani sulla Luna, è tra molte altre cose oggetto di diverse teorie del complotto, secondo cui le foto, i filmati e gli altri documenti sull’allunaggio sarebbero dei falsi. Uno degli argomenti più forti e più spesso utilizzati per respingere quelle teorie è che la notizia fu diffusa, per quanto laconicamente, anche dagli organi di stampa dell’Unione Sovietica, all’epoca impegnata contro gli Stati Uniti nella Guerra Fredda e nella corsa allo Spazio, e che avrebbe quindi avuto ogni interesse a svelare un’eventuale messinscena della Nasa.

Continua la lettura di I video “deepfake” sono sopravvalutati →

L’antidoto contro Miguel Bosé

11 Novembre 2024Readings on Star Politicsbaloney detection kit, Carl Sagan, celebrità, complottismo, cospirazionismo, Deb Roy, disinformazione, effetto di familiarità, Miguel Bosé, negazionismo, opinione pubblica, politica-per-media, Sinan Aral, social media, soft power, Soroush Vosoughi, star politics, The Demon-Haunted World: Science as a Candle in the Dark, The spread of true and false news onlineStar Politics

di Enrico Bucci (ilfoglio.it, 4 novembre 2024)

Miguel Bosé, un’icona della musica italo-spagnola con una carriera che abbraccia decenni, ha recentemente attirato l’attenzione non per le sue canzoni, ma per le sue dichiarazioni straordinarie e controverse su argomenti di importanza critica come la pandemia di Covid-19 e il cambiamento climatico. In un’intervista che ha fatto discutere, ha affermato senza remore: “Sono un negazionista e lo dico a testa alta”, insinuando che le misure sanitarie e la campagna vaccinale fossero parte di un complotto globale orchestrato per controllare la popolazione.

Continua la lettura di L’antidoto contro Miguel Bosé →

Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

21 Ottobre 2024Readings on Star Politics4chan, Alex Jones, alt-right, attivismo, complottismo, disinformazione, Donald Trump, Euromaidan, fake news, Fancy Bear, InfoWars, Jordan Peterson, Kamala Harris, Make America Great Again (Maga), Milos Yiannopoulos, Occupy Wall Street, On the Media, podcastsphere, politica-per-media, Project 2025, propaganda, Reddit, Russia, star politics, Tenet Media, The Joe Rogan Experience, Tim Pool, Tim Walz, Tulsi Gabbard, Twitch, Usa 2020, Usa 2024, Vice, WikiLeaks, YoutubeStar Politics

di Antonio Pellegrino (linkiesta.it, 8 ottobre 2024)

Giornalismo libero contro media mainstream. Su questo presunto conflitto si regge una retorica che da anni infesta il dibattito pubblico, avallando le attività di blogger indipendenti, reporter amatoriali e altre figure autoproclamatesi «scomode», il cui scopo comune è quello di diffondere propaganda dietro la maschera dell’informazione partita dal basso.

Continua la lettura di Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani →