(The Economist / internazionale.it, 8 novembre 2021)
Se Bollywood è la religione secolare dell’India, allora Aamir Khan, Salman Khan e Shah Rukh Khan sono la sua sacra trinità. I tre attori, che non sono imparentati tra loro, sono stati per trent’anni ai vertici dell’industria cinematografica indiana in lingua Hindi. Con i loro film, i loro personaggi e le loro figure hanno costruito l’immaginario del Paese. Insieme al primo ministro e al capitano della squadra nazionale di cricket, sono forse i volti più riconoscibili dell’India. Casualmente, sono anche musulmani. Per la maggior parte degli indiani, sempre che ci pensino, è un motivo di orgoglio: la fama dei Khan è un segnale del tollerante secolarismo del Paese.
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