Archivi tag: Covid-19

L’ironia nello Studio Ovale sull’abbigliamento di Zelensky

di David Puente (open.online, 1° marzo 2025)

Durante la visita di Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca [ieri, 28 febbraio 2025 – N.d.C.], Donald Trump ha preteso da lui elogi, gratitudine e una sorta di sudditanza. Il suo vicepresidente, J.D. Vance, ha sostenuto queste pretese, arrivando entrambi a minacciare Zelensky e il popolo ucraino se non avesse abbassato la testa di fronte al Presidente degli Stati Uniti.

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Dan Bongino, da podcaster a vicedirettore dell’Fbi

Ph. Jason Koerner / Getty Images

di Marco Arvati (ilfoglio.it, 24 febbraio 2025)

Dan Bongino, opinionista e noto podcaster della galassia ultraconservatrice, è stato nominato da Donald Trump vicedirettore dell’Fbi: in un post su Truth Social, il presidente lo ha definito «un uomo che ha un incredibile amore per il nostro Paese». Scegliere Bongino rappresenta una differenza radicale rispetto al modo in cui la posizione di vicedirettore si è selezionata negli anni: infatti, di prassi il ruolo viene assegnato a un agente in carriera, possibilmente con molti anni di esperienza, in quanto si tratta di una carica prettamente operativa.

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Come l’ossessione di Trump per “Y.M.C.A.” ha distrutto i Village People

Ph. Alex Brandon / Ap

di Savannah Walsh (vanityfair.it, 20 gennaio 2025)

Nell’ottobre del 2020, appena guarito dal Covid, Donald Trump aveva alzato i pugni in aria, esultando per la propria guarigione sul palco di un comizio politico in Florida sulle note di Y.M.C.A., la hit del 1978 dei Village People, davanti a un mare di cappellini rossi. Pur trattandosi di un momento di festa per Trump, le sue mosse nel mezzo della pandemia furono criticate da alcuni, tra cui Don Lemon della Cnn, che disse: «Non importa quante volte vada ai comizi e balli sulle note dei Village People… adesso se la spassa ballando sulle tombe di 215mila americani. Ballando».

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Su “Ymca” non si può restare neutrali

Mpp

(ilpost.it, 6 dicembre 2024)

Ymca, il tormentone che il gruppo dance statunitense dei Village People pubblicò nel 1978, divide da sempre chi l’ascolta in due fazioni: da un lato c’è chi la considera una canzone conviviale e fondamentalmente innocua, e che si lascia coinvolgere dal suo ritornello senza farsi troppe domande; dall’altro chi la reputa pacchiana, eccessiva e di pessimo gusto, e tremendamente fastidiosa anche e soprattutto per il balletto che puntualmente l’accompagna. Le vie di mezzo sono rare.

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Con Trump anche il Dr. Oz, medico star della tv

Ph. Ed Jones / Getty Images

di Matilde Nardi (huffingtonpost.it, 20 novembre 2024)

Il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato Mehmet Cengiz Öz alla guida del Centers for Medicare & Medicaid Services, l’agenzia federale che si occupa dell’assistenza sanitaria per 150 milioni di individui, pensionati e persone in difficoltà economica. Il chirurgo, celebre in tv come “Dr. Oz”, diventerà, dopo il via libera del Senato atteso il prossimo anno, il primo cittadino turco-americano a prendere decisioni fondamentali nel Paese.

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Per molti attori a Hollywood fare gli imprenditori non è più solo arrotondare

(ilpost.it, 15 novembre 2023)

Da diversi anni, gli attori e le attrici statunitensi in cima alla lista di quelli che guadagnano di più non sono necessariamente i più noti. Le testate che si occupano dell’industria del cinema negli Stati Uniti (note come “trades”) hanno l’abitudine di compilare una lista annuale delle persone più potenti, di chi è stato più pagato e in generale di chi ha guadagnato di più nel settore dello spettacolo. Per anni è stata una maniera di dare conto di chi avesse avuto una grande annata per quanto riguarda la recitazione, magari con un ingaggio particolarmente proficuo, e chi invece fosse in declino.

Ph. Dimitrios Kambouris / Getty Images for The Honest Company

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I comportamenti molesti ai concerti sono diventati un po’ la norma

(ilpost.it, 22 agosto 2023)

Chi frequenta spesso i concerti è abituato a veder lanciare sul palco cose dirette verso le artiste e gli artisti che ci si esibiscono, dai pupazzi alle magliette, ai bicchieri di plastica più o meno vuoti. Alcuni casi recenti hanno però portato a una serie di commenti sul fatto che episodi simili si stiano verificando con più frequenza di un tempo, sia in Italia sia all’estero. Alcune persone addette ai lavori hanno notato che, in generale, certi comportamenti molesti o aggressivi da parte del pubblico sono diventati un po’ la norma.

Instagram

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Donald Trump e la destrificazione di Twitter

di Emanuele Capone (huffingtonpost.it, 25 agosto 2023)

Dopo un’assenza durata 2 anni e 7 mesi, Donald Trump è tornato su Twitter (che ora si chiama X) per condividere con i follower la sua foto segnaletica. L’ex presidente degli Stati Uniti, che era stato bannato dalla piattaforma all’inizio del 2021 dopo l’assalto dei suoi seguaci a Capitol Hill e il timore di “ulteriori appelli alla violenza”, ha ancora quasi 87 milioni di follower, cui però non scriveva più niente appunto dall’8 gennaio 2021.

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Siamo proprio sicuri che ai brand faccia bene il royal effect?

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 5 luglio 2023)

The Vampire’s Wife sull’orlo del fallimento è solo l’ultimo brand della lista. Non c’è royal effect che tenga quando ci si mette di mezzo il fisco. È notizia di qualche giorno fa: la griffe amatissima da reali come la principessa Kate del Galles, Beatrice di York, Mette Marit di Norvegia e Sofia di Svezia rischia la chiusura a causa dei debiti accumulati durante la pandemia, un periodo nero per il business della moda dal momento che, costretti in casa, nessuno si sognava di pensare agli abiti da sera.

Ph. Tim Graham / Getty Images

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Winnie the Pooh imbarazza Xi e sparisce dai cinema di Hong Kong

di Eugenio Buzzetti (agi.it, 21 marzo 2023)

Winnie The Pooh torna a imbarazzare la Cina e sparisce dalle sale cinematografiche. L’orsacchiotto della Disney, spesso accostato, nelle forme, al presidente cinese Xi Jinping, non uscirà nelle sale di Hong Kong con il film horror Winnie the Pooh: Blood and Honey. La mancata proiezione sarebbe attribuita a “motivi tecnici”, ma non è la prima volta che il personaggio incontra ostacoli, in Cina.

Andrea Cauti / Agi

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