di Diego Passoni (ilpost.it, 16 febbraio 2022)
Questo non è l’ennesimo articolo sull’inclusività. Non parlerò della capacità della televisione italiana di rappresentare la sua gente, le minoranze, le donne. Non farò nemmeno alcun riferimento al monologo sull’unicità recitato da Drusilla Foer all’1 e 40 di quel giovedì sul palco del Teatro Ariston a Sanremo. Questo weekend Drusilla è stata intervistata a Verissimo, il programma su Canale 5. Non l’attore e autore di questo personaggio, non Gianluca Gori, ma il personaggio stesso. Accolta, Drusilla, e fatta sedere in studio e poi intervistata sulla sua vita, come se fosse vera. Sarebbe il format di Verissimo, parlare della vita privata di personaggi noti. Con la differenza però che, appunto, Drusilla non esiste. Personaggi di finzione che irrompono nel reale la televisione li usa da sempre, certo.
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