Archivi tag: Coronavirus

L’infowar di Putin

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 10 giugno 2022)

La guerra guerreggiata all’Ucraina è stata preceduta ed è accompagnata da una guerra cognitiva. Una “infowar” che la Russia ha combattuto contro l’Occidente, e di cui è stata obiettivo anche l’Italia. Divampano ora le polemiche sui simpatizzanti o propagandisti di Putin, e sul fatto se sia o no legittimo fare “liste di proscrizione”, ma – ad esempio – fu la Polizia Postale ad accertare che la notte tra il 27 e il 28 maggio 2018 si erano attivati all’improvviso quattrocento profili Twitter, fino ad allora dormienti, per scatenare, con centinaia di messaggi di insulti, richieste di impeachment del presidente Mattarella. E il tutto era stato ricondotto alla cosiddetta “Fabbrica di Troll”: quella Internet Research Agency, con sede al numero 55 di Via Savushkina a San Pietroburgo, che impiega decine di persone per immettere contenuti sui social 24 ore su 24, e il cui patron è Evgeny Prigozhin, l’oligarca famoso come “cuoco di Putin”.

Israel Palacio / Unsplash

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Il movimento religioso dietro a un famoso spettacolo di danza cinese

(ilpost.it, 3 giugno 2022)

Per tutto il mese di giugno grandi e importanti teatri italiani, fra cui il Massimo di Palermo, il Regio di Parma e il Verdi di Firenze, ospiteranno le tappe italiane dell’edizione 2022 dello spettacolo di danza e musica cinese Shen Yun, che si presenta col sottotitolo La Cina prima del comunismo. Da sabato 4 e per oltre una settimana Shen Yun andrà in scena a Milano al Teatro degli Arcimboldi con biglietti che risultano “non disponibili” sulle principali piattaforme di vendita e quasi esauriti, per tutte le date, sul sito ufficiale. La compagnia Shen Yun descrive le serate come “spettacoli di danza tradizionale cinese”, che “riportano sul palco 5mila anni di civiltà”. La Shen Yun Performing Arts Organization è stata fondata nel 2006 nello Stato di New York da esuli cinesi legati al movimento religioso-politico Falun Gong.

Shen Yun

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I Bts alla Casa Bianca per parlare di inclusione e crimini d’odio contro gli asiatici

di Camilla Sernagiotto (tg24.sky.it, 1° giugno 2022)

Martedì 31 maggio i Bts, gruppo pop coreano tra i più famosi del mondo, sono stati la special guest della White House: sono stati ricevuti dal presidente degli Stati Uniti d’America, Joe Biden, per discutere di inclusione e rappresentanza degli asiatici nel Paese. L’occasione è stata l’ultimo giorno del Mese del Patrimonio dell’Asia Americana e delle Isole del Pacifico. Il live stream ha mostrato che oltre un quarto di milione di persone si sono sintonizzate per seguire in diretta l’evento, un’ennesima cartina di Tornasole di quale enorme seguito caratterizzi questa band. La fama stratosferica del gruppo musicale coreano è molto importante e i Bts si rivelano quindi un megafono che amplifica la voce delle minoranze asiatiche negli Stati Uniti. La band si è fatta portavoce delle esigenze di quelle minoranze, discutendo con Biden dell’inclusione e della rappresentanza degli asiatici nella nazione.

The White House / Bts via Twitter

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Un Eurovision diverso dal solito

(ilpost.it, 7 maggio 2022)

Fra martedì 10 e sabato 14 maggio si terrà a Torino l’Eurovision Song Contest, il più famoso e seguito concorso musicale al mondo, a cui partecipano una quarantina di Paesi e che ogni anno attira decine di milioni di spettatori sparsi nel mondo, specialmente in Europa ma anche in alcuni Stati di altri continenti che nel tempo si sono affezionati alla competizione. L’edizione di quest’anno si disputerà a Torino perché la scorsa, tenuta a Rotterdam, nei Paesi Bassi, era stata vinta dalla band italiana dei Måneskin: da regolamento, il Paese vincitore è tenuto a ospitare l’edizione dell’anno successivo. Sarà comunque un Eurovision un po’ diverso da quelli a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, in quanto il primo da una trentina d’anni a svolgersi durante una guerra in Europa: nel 1993 e nel 1994 si combatteva in Bosnia ed Erzegovina, oggi in Ucraina a causa dell’invasione della Russia.

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I talk show italiani fanno informazione?

(ilpost.it, 23 aprile 2022)

Nelle ultime settimane i talk show italiani sono stati molto criticati per il modo in cui hanno seguito le vicende della guerra in Ucraina, ospitando in molti casi posizioni e versioni dei fatti controverse, quando non del tutto screditate e dimostrate come false. Le risposte più frequenti a queste critiche da parte di chi progetta e conduce i talk show alludono generalmente alla necessità di garantire una pluralità di opinioni nel dibattito, e di “dare l’opportunità di esprimerle ed eventualmente confutarle”: secondo molti però in questo atteggiamento ci sarebbe il tentativo di costruire appositamente uno sterile contraddittorio teatrale utile alla polemica e all’audience, ma a costo di dare spazio a falsità su argomenti per i quali la verità è già stata ampiamente accertata. «Il dibattito è normale, è normale non essere d’accordo. Il problema è quando il livello di conoscenza dell’argomento da parte di alcuni ospiti non è sufficiente a instaurarne uno», dice Olga Tokariuk, giornalista ucraina che ha collaborato a lungo coi media italiani e ultimamente ha rifiutato molti inviti.

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Le battute di Joe Biden alla cena dei corrispondenti

(ilpost.it, 1° maggio 2022)

Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha partecipato alla “cena dei corrispondenti della Casa Bianca”, un evento storico della politica americana che si è tenuto per decenni all’hotel Washington Hilton e nel quale tradizionalmente il presidente si esibisce in una serie di battute comiche davanti ai giornalisti che seguono la sua amministrazione. Quella di quest’anno, però, era la prima cena dei corrispondenti con un presidente in sei anni: nel 2020 e nel 2021 era stata annullata per via della pandemia, e prima era stata disertata da Donald Trump, che aveva notoriamente un pessimo rapporto con la maggior parte della stampa. Biden, in una delle sue battute, ha scherzato proprio su questo: «È la prima volta in sei anni che un presidente partecipa a questa cena. È comprensibile, abbiamo avuto un flagello orribile, seguito da due anni di Covid».

Ph. Patrick Semansky / Ap

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Fedez ha lanciato una sua Fondazione

di Nicola Bambini (vanityfair.it, 11 aprile 2022)

L’impegno sociale di Fedez continua a crescere, in maniera sempre più strutturata. Dopo l’operazione al pancreas a causa di un tumore neuroendocrino, il rapper ha infatti lanciato la sua Fondazione, «una realtà filantropica, senza scopo di lucro, che opera su tre pilastri fondativi: il sociale, la solidarietà e la pubblica utilità». Un’importante iniziativa che segue una serie di recenti progetti portati avanti dall’artista e dalla moglie, Chiara Ferragni; su tutte la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo reparto all’Ospedale San Raffaele di Milano per rispondere all’esplosione del Covid-19. La Fondazione Fedez E.T.S. (l’acronimo sta per Ente del Terzo Settore) «è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete da lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi. Con la Fondazione tutto questo assumerà un orizzonte più ampio», si legge ancora sul comunicato on line, «in quanto la gestione della contingenza verrà coniugata con l’attività programmatica propria di un ente di questo tipo».

Fedez via Instagram

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Trump in Pennsylvania appoggia il Dr. Oz

di Massimo Basile (agi.it, 10 aprile 2022)

Sfidando il suo cerchio magico e i big del partito repubblicano, Donald Trump ha dato il suo endorsement per la carica di senatore della Pennsylvania al controverso cardiochirurgo Mehmet Oz, celebre e chiacchierato personaggio televisivo, conosciuto dagli americani come Dr. Oz, conduttore del The Dr. Oz Show. Nato a Cleveland, in Ohio, da genitori turchi, 61 anni, laureato ad Harvard e poi diventato un accademico alla Columbia come “professore emerito di Chirurgia”, Oz ha assunto i contorni della star quando è diventato presenza fissa del popolare talk show condotto da Oprah Winfrey. Dopo cinque anni come ospite, Oprah gli propose di condurre un programma in prima persona. Dalla tribuna televisiva il Dr. Oz, come luminare della scienza, ha lanciato una serie di messaggi controversi.

Reuters

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Emmanuel Macron sta invecchiando in fretta

di Veronique Viriglio (agi.it, 11 marzo 2022)

A meno di un mese dal primo turno delle elezioni francesi, media e social rilanciano fotografie del presidente uscente Emmanuel Macron nelle quali appare prematuramente invecchiato, come a voler far dimenticare il suo volto fin troppo giovane e l’impetuosità dei suoi primi passi in politica e all’Eliseo. Per il quotidiano Le Point non sono altro che uno strumento di marketing politico i ritocchi che evidenziano i segni del tempo su Macron, 44 anni, alle prese con un complesso ruolo di “mediatore” diplomatico tra il presidente russo Vladimir Putin e quello ucraino Volodymyr Zelensky, oltre a essere in piena campagna elettorale per un secondo mandato.

Ph. Daniel Pier / NurPhoto via Afp

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Harry e Meghan hanno piantato una grana con Spotify

(agi.it, 30 gennaio 2022)

Harry e Meghan sono riusciti a piantare una grana anche con Spotify. La coppia ex regale ha un contratto di esclusiva con la piattaforma di streaming audio per una serie di podcast, ma dopo averne realizzato appena uno ha cominciato a lamentarsi per i controversi contenuti pubblicati da Joe Rogan. Harry e Maghan hanno espresso la loro preoccupazione a Spotify per i contenuti che possono rappresentare una fonte di disinformazione sul Covid-19, ma – sottolinea un portavoce della loro fondazione, Archewell – sono disposti a continuare a lavorare con la società. La dichiarazione dei Sussex arriva dopo che i cantanti Neil Young e Joni Mitchell hanno annunciato che ritireranno la loro musica da Spotify in segno di protesta nei confronti del podcast The Joe Rogan Experience, considerato il più popolare negli Stati Uniti.

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