Archivi tag: Coronavirus

Su “Ymca” non si può restare neutrali

Mpp

(ilpost.it, 6 dicembre 2024)

Ymca, il tormentone che il gruppo dance statunitense dei Village People pubblicò nel 1978, divide da sempre chi l’ascolta in due fazioni: da un lato c’è chi la considera una canzone conviviale e fondamentalmente innocua, e che si lascia coinvolgere dal suo ritornello senza farsi troppe domande; dall’altro chi la reputa pacchiana, eccessiva e di pessimo gusto, e tremendamente fastidiosa anche e soprattutto per il balletto che puntualmente l’accompagna. Le vie di mezzo sono rare.

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Con Trump anche il Dr. Oz, medico star della tv

Ph. Ed Jones / Getty Images

di Matilde Nardi (huffingtonpost.it, 20 novembre 2024)

Il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato Mehmet Cengiz Öz alla guida del Centers for Medicare & Medicaid Services, l’agenzia federale che si occupa dell’assistenza sanitaria per 150 milioni di individui, pensionati e persone in difficoltà economica. Il chirurgo, celebre in tv come “Dr. Oz”, diventerà, dopo il via libera del Senato atteso il prossimo anno, il primo cittadino turco-americano a prendere decisioni fondamentali nel Paese.

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I comportamenti molesti ai concerti sono diventati un po’ la norma

(ilpost.it, 22 agosto 2023)

Chi frequenta spesso i concerti è abituato a veder lanciare sul palco cose dirette verso le artiste e gli artisti che ci si esibiscono, dai pupazzi alle magliette, ai bicchieri di plastica più o meno vuoti. Alcuni casi recenti hanno però portato a una serie di commenti sul fatto che episodi simili si stiano verificando con più frequenza di un tempo, sia in Italia sia all’estero. Alcune persone addette ai lavori hanno notato che, in generale, certi comportamenti molesti o aggressivi da parte del pubblico sono diventati un po’ la norma.

Instagram

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Donald Trump e la destrificazione di Twitter

di Emanuele Capone (huffingtonpost.it, 25 agosto 2023)

Dopo un’assenza durata 2 anni e 7 mesi, Donald Trump è tornato su Twitter (che ora si chiama X) per condividere con i follower la sua foto segnaletica. L’ex presidente degli Stati Uniti, che era stato bannato dalla piattaforma all’inizio del 2021 dopo l’assalto dei suoi seguaci a Capitol Hill e il timore di “ulteriori appelli alla violenza”, ha ancora quasi 87 milioni di follower, cui però non scriveva più niente appunto dall’8 gennaio 2021.

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Perché il Twitter targato Musk è diventato un ring politico

di Alessio Nisi (agi.it, 25 novembre 2022)

L’acquisizione e le scelte compiute da Elon Musk in questo primo mese alla guida della piattaforma di microblogging sono sempre di più un caso politico che accende negli Stati Uniti lo scontro tra democratici e repubblicani. I primi, incluso il presidente Joe Biden, hanno sollevato preoccupazioni in ordine alla sicurezza della piattaforma: timori innescati dai massicci licenziamenti imposti dal tycoon (a ora i dipendenti sono poco più di 2mila, erano 7.500 prima di Musk).

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I politici Conservatori britannici che partecipano ai reality show

(ilpost.it, 4 novembre 2022)

Il prossimo 6 novembre comincerà la 22ma stagione di I’m a Celebrity… Get Me Out of Here!, un reality show britannico in cui un gruppo di personaggi famosi deve sopravvivere in mezzo alla natura australiana, superando una serie di sfide per procurarsi il cibo e guadagnare il voto del pubblico. Uno degli ospiti sarà Matt Hancock, ministro della Salute britannico durante il governo di Boris Johnson, secondo cui il programma sarà «un’opportunità per rivolgersi direttamente alle persone che non sempre sono interessate alla politica».

Matt Hancock via Twitter

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Ci sarà mai più qualcuno famoso come Elvis e Marilyn?

(ilpost.it, 7 ottobre 2022)

Nelle frequenti conversazioni incentrate sui confronti tra fenomeni del passato e del presente che appaiono in qualche misura paragonabili (invenzioni, atleti o geni, per esempio) emergono spesso due diverse inclinazioni. Una è quella a esaltare grandezze, capacità e valori dei fenomeni del passato, ritenendoli irripetibili sotto diversi aspetti. E l’altra è quella a ritenere l’osservazione del presente inevitabilmente condizionata da limiti di prospettiva che nel caso dei fenomeni del passato non si pongono, o sembrano meno influenti.

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Il vero problema degli scienziati che si candidano in politica

di Enrico Bucci (ilfoglio.it, 18 agosto 2022)

Durante le prossime elezioni, assisteremo a un fenomeno nuovo, o perlomeno a un fatto che si verifica a una scala prima non osservata: la presenza di candidati scelti fra le fila della comunità scientifica, in opposizione a una congerie più vasta del solito di candidati provenienti dall’area di chi invece alla scienza si oppone, e vorrebbe sostituirvi la propria credenza preferita (o, per meglio dire, il proprio insieme di cospirazioni alternative). Non mi occuperò di questi ultimi, che hanno rotto gli argini della decenza dai tempi in cui il MoVimento 5 Stelle ha imbarcato i sostenitori espliciti di ogni sorta di sciocchezze, purché fossero una manifestazione di opposizione a quanto fatto dai loro predecessori; non me ne occuperò, anche se, senza dubbio, pure in questo caso si osserva nel momento attuale un fenomeno che agisce su scale ben diverse da quelle sin qui viste, con intere liste fondate in aperta contrapposizione alle “verità ufficiali”, al “sistema”, e in supporto di ogni sorta di castroneria utile a scaldare gli animi.

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Djokovic è pronto per la politica

di Stefano Cagelli (linkiesta.it, 20 luglio 2022)

«Sei stati, cinque nazioni, quattro lingue, tre religioni, due alfabeti, un Nole». Nole sarebbe Novak Djokovic, uno dei più grandi tennisti della storia, uno dei più grandi atleti slavi della storia, uno dei più controversi campioni della storia. Quella che abbiamo riadattato è una frase iconica dei tempi della Jugoslavia unita e al posto di “Nole” c’era ovviamente “Tito”, il nome con cui era noto Josip Broz, presidente a vita della Repubblica Socialista Federale. Un’espressione che faceva capire immediatamente come un tale crogiuolo di popoli e culture fosse tenuto insieme quasi esclusivamente dall’adorazione quasi trascendente per il capo e dalle politiche dittatoriali con cui il segretario generale del Partito Comunista jugoslavo soggiogava i suoi “sudditi”. Cosa c’entra tutto questo con Djokovic?

Ph. Alastair Grant / Ap

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Storia breve e avventurosa del pigiama

di Manuele Menconi (esquire.com, 3 aprile 2022)

Io resto a casa, o meglio #iorestoacasa. Dopo più di due anni la moda lavora ancora su questa ineludibile presa di posizione, anche se nel frattempo siamo usciti. Quella del leisurewear è una tendenza che si sta prolungando oltre la curva massima registrabile su un fenomeno e che rapidamente è sconfinato all’interno di altre tipologie del vestire, per alterarne le caratteristiche. Dal post-lockdown la maggior parte dei designer ha proposto collezioni con una modellistica revisionata, articolata su tagli più ampi e proporzioni generose per il corpo, tanto nel classico quanto nel casual e nello sportswear; anche i tessuti sono cambiati, più morbidi, naturali, in colori caldi e senza stampe, a enfatizzare un senso diffuso di protezione.

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