Archivi tag: comunicazione politica

Schlein sul palco con J-Ax: la tentazione del politico di fare show

Elly Schlein via Instagram

(adnkronos.com, 10 ottobre 2024)

Elly Schlein, che – a sorpresa – è salita sul palco insieme agli Articolo 31 per “rappare” una canzone col celebre gruppo guidato da J-Ax, è solo l’ultima della lista. Ogni mattina un politico sa che deve svegliarsi e mettersi a caccia del consenso. Sin dai tempi della Prima Repubblica non c’è stato leader che non si sia messo in gioco pur di cercare l’empatia con i suoi elettori. Spesso su palcoscenici inediti, ben distanti dai “Palazzi” o dalle “stanze” del potere.

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La barba lunga di Grillo in attesa di Conte

Beppe Grillo via X

(lapresse.it, 3 ottobre 2024)

Continuano i dissidi interni al MoVimento 5 Stelle tra il fondatore Beppe Grillo e l’attuale leader, Giuseppe Conte, in merito al processo “costituente” in corso all’interno del partito. Qualche giorno fa Grillo aveva chiesto dei chiarimenti a Conte sullo svolgimento della prossima assemblea costituente e, “aspettando le risposte”, al garante pentastellato è cresciuta la barba.

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La politica a colpi di selfie

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 13 settembre 2024)

I selfie restituiscono il quotidiano della nostra storia repubblicana. Andamento e sostanza dei suoi governi. Un dato iconico di fatto. Cancellando quasi l’antica memoria delle quadrerie ufficiali che trovavano posto nei corridoi del Palazzo. Quirinale, Chigi, Madama, Montecitorio. Surclassando altrettanto i busti risorgimentali posti sulle sommità capitoline del Pincio e del Gianicolo.

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La tensione tra Cina e Taiwan si vede anche nelle serie tv

Ph. Wim van ’t Einde / Unsplash

di Lorenzo Lamperti (linkiesta.it, 28 settembre 2024)

Un soldato in divisa esprime rammarico per l’attuale separazione e auspica la «riunificazione nazionale». Poi appaiono droni ed elicotteri che si fanno strada tra la resistenza rivale, portata avanti da missili antiaerei simili a quelli prodotti dagli Stati Uniti. Inizia così il sesto episodio di Quenching, una serie prodotta dalla China Central Television, il broadcaster di Stato in Cina. In venti minuti viene messa in scena un’ipotetica azione militare per «salvaguardare la sicurezza nazionale» e «salvare Taiwan dalle minacce di secessione e interferenze esterne».

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Capitani tenebrosi

di Guia Soncini (linkiesta.it, 16 settembre 2024)

Le prime parole di gergo televisivo che imparai, quasi trent’anni fa in uno studio Rai, furono «luce cosmetica». Il direttore della fotografia mi spiegava come avrebbe illuminato la conduttrice: con una luce sparata in faccia che l’avrebbe fatta più giovane più bella più santino. Poi negli anni con la luce cosmetica hanno cominciato a esagerare, e irridere i riflettori sparati in faccia a Dietlinde Gruber o a Barbara D’Urso è diventato un pigro espediente di chiunque abbia un telefono connesso al mondo.

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L’operazione di “rebranding” della monarchia inglese

The Prince and Princess of Wales via Instagram

di Eva Grippa (repubblica.it, 10 settembre 2024)

Un’operazione di rebranding. Questo è, in termini pubblicitari, il videomessaggio di Catherine, principessa del Galles. Perché recepita la notizia – il cancro è in remissione, ha concluso la chemioterapia – e messa da parte l’emotività generata dalla sua voce e dalle poetiche immagini di lei assieme al marito e ai figli, resta da analizzare il modo in cui è stato scelto di darla. Il punto è insomma concentrarsi non tanto su quello che Kate ha detto, quanto sul come lo ha detto.

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Meloni vince perché somiglia ai suoi elettori

di Guia Soncini (linkiesta.it, 4 settembre 2024)

Cinque anni fa, a Sanremo ci fu una polemica che lì per lì sottovalutai. Riguardava la vittoria di Mahmood, che con Soldi aveva battuto Ultimo. La sottovalutai perché Soldi era così evidentemente la più bella canzone italiana di questi anni che polemizzare non poteva che essere indizio di fesseria. Ma la sottovalutai anche perché non avevo, prima di quel Sanremo, sentito nominare nessuno dei due, epperciò mi pareva una gara tra ignoti.

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Gli influencer, il narcisismo e Sangiuliano

Maria Rosaria Boccia via Instagram

di Riccardo Luna (huffingtonpost.it, 3 settembre 2024)

Cosa possiamo imparare dalla vicenda grottesca del ministro Gennaro Sangiuliano e della sua consigliera fantasma Maria Rosaria Boccia, di cui si occupano da giorni i giornali? (non le tv, le tv sono in qualche modo vicine al governo e se ne sono occupate solo per registrare la rassicurazione posticcia del ministro alla premier Meloni: non ha visto carte segrete, non abbiamo speso un euro per lei. Sì vabbè).

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Potus e Flotus: che accadrebbe se Kamala Harris vincesse

di Emanuele Capone (huffingtonpost.it, 5 agosto 2024)

In principio fu Barack Obama: il 44esimo presidente degli Stati Uniti, noto anche per essere particolarmente attivo on line e soprattutto sui social network, fu il primo per cui, il 18 maggio 2015, venne creato su Twitter l’account Potus, che poi è passato di mano in mano, prima a Donald Trump e in seguito a Joe Biden. Gli americani sono fissati con le sigle e le usano per più o meno tutto, anche grazie a una lingua che (diversamente dall’Italiano) si presta a questa abitudine.

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Elon Musk ha intervistato su X Donald Trump

(adnkronos.com, 13 agosto 2024)

È durata più di due ore la “conversazione” tra Donald Trump ed Elon Musk su X. Un’intervista iniziata con quaranta minuti di ritardo a causa di problemi tecnici che il ceo di Tesla e proprietario del social ha attribuito a un «massiccio cyberattacco», dovuto alla «molta opposizione a sentire cosa ha da dire» l’ex presidente degli Stati Uniti, ma la cui causa non è stata del tutto chiarita.

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