Archivi tag: Chiara Ferragni

Sanremo è espressione dello Stato sociale ed è ovvio che ci vada Zelensky

di Guia Soncini (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

Sanremo è una forma di welfare comunicativo. Ogni anno garantisce due mesi di carro di visibilità su cui salire per avere il proprio titolo di giornale. Tre anni fa ne approfittarono le femministe dell’Instagram, quando Amadeus disse che la fidanzata di Valentino Rossi stava un passo indietro: poteva non approfittarne Matteo Salvini?

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Da Ferragni a Elodie, gli influencer che possono spostare voti

di Lidia Sirna (ilmattino.it, 26 luglio 2022)

In principio c’era solo la coppia più pop del web: Chiara Ferragni e Fedez. Poi si è capito che l’intrattenimento di massa si era spostato sui social e così gli influencer della politica si sono moltiplicati. Oggi nascono, crescono e poi si schierano. Se i Ferragnez sono diventati la coppia più nota d’Italia, del resto, lo si deve anche – forse – al loro attivismo politico e sociale. Durante la prima ondata della pandemia di Covid-19, tanto per fare un esempio, organizzarono una raccolta fondi per costruire un reparto di terapia intensiva. Gesto che è valso loro il prestigioso Ambrogino d’Oro, consegnato direttamente dal sindaco di Milano Beppe Sala. Capita, dunque, che la più classica delle dinamiche italiane (la caduta di un governo dopo un ultimatum) travalichi i binari della comunicazione tradizionale e paludata.

iStock

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Ferragni e Segre, “passaggio di testimone” al Memoriale della Shoah

(huffingtonpost.it, 27 giugno 2022)

Dopo l’incontro privato a casa della senatrice, Chiara Ferragni ha accolto l’invito di Liliana Segre a visitare il Memoriale della Shoah di Milano. Nel corso della scorsa settimana, l’imprenditrice è stata in Piazza Edmond Jacob Safra, per scoprire, accompagnata da Liliana Segre «il luogo simbolo di una delle più grandi tragedie della storia recente, teatro delle deportazioni ad oggi rimasto intatto». «La nostra è stata una visita semplice, da nonna a nipote, un incontro tra generazioni, ma anche un passaggio di testimone», ha commentato Segre. «Quando i testimoni oculari non ci saranno più, dovremo fare affidamento su tutti quei cittadini che vorranno prendersi in carico la responsabilità di ricordare. Chi meglio di Chiara Ferragni allora, che ogni giorno parla con 27 milioni di persone?».

Chiara Ferragni via Instagram

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Fedez ha lanciato una sua Fondazione

di Nicola Bambini (vanityfair.it, 11 aprile 2022)

L’impegno sociale di Fedez continua a crescere, in maniera sempre più strutturata. Dopo l’operazione al pancreas a causa di un tumore neuroendocrino, il rapper ha infatti lanciato la sua Fondazione, «una realtà filantropica, senza scopo di lucro, che opera su tre pilastri fondativi: il sociale, la solidarietà e la pubblica utilità». Un’importante iniziativa che segue una serie di recenti progetti portati avanti dall’artista e dalla moglie, Chiara Ferragni; su tutte la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo reparto all’Ospedale San Raffaele di Milano per rispondere all’esplosione del Covid-19. La Fondazione Fedez E.T.S. (l’acronimo sta per Ente del Terzo Settore) «è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete da lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi. Con la Fondazione tutto questo assumerà un orizzonte più ampio», si legge ancora sul comunicato on line, «in quanto la gestione della contingenza verrà coniugata con l’attività programmatica propria di un ente di questo tipo».

Fedez via Instagram

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Ferragni ama tutti, tutti amano Ferragni

di Manuel Peruzzo (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2022)

Hanno vinto i conservatori. Ci ho pensato quando ho visto “Love Fiercely”, la campagna social con l’obiettivo di sensibilizzare i fan di Chiara Ferragni sulle forme d’amore inclusivo lgbtq+, che è un po’ come sensibilizzare i follower del Papa circa l’importanza di amare il prossimo e quelli di Lady Gaga sul vestirsi come gli pare. Nel video si intervistano tre coppie che si amano (l’uomo trans e la donna cis, le lesbiche interracial che si tengono per mano e i papà gay della ztl di Milano), rappresentative di tutti e di nessuno, e per dimostrare che l’amore è bello in ogni sua forma contro ogni pregiudizio si chiede loro “come vi siete conosciuti?”, ma anche “vi importa dello sguardo della gente?”. Certo, sono tutti content creator o talent o creativi, vivono dello sguardo sui social, e rispondere “non ci importa nulla” ha la stessa validità della Nike che dice che fa le scarpe per passione, mica per venderle.

Chiara Ferragni via Instagram

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Altro che rockstar, oggi abbiamo solo vetrinisti da Instagram

di Guia Soncini (linkiesta.it, 18 gennaio 2022)

Insomma pare ci sia il ritorno delle rockstar (no, non è un editoriale su Silvio al Quirinale). Non nelle canzoni, figuriamoci, le canzoni ormai sono solo televendite, e io canticchio da un mese «Vuitton e Prada non contan nada se tu non sei con me». Come stile di vita (quindi forse sì, è un editoriale su Silvio al Quirinale). Dice l’autorevole Guardian, in un articolo così pieno di refusi che neanche un comunicato delle Brigate Rosse, che la storia tra Megan Fox e Machine Gun Kelly è il ritorno dell’estetica delle rockstar. Lei ero convinta di ricordarmela: ma certo, era quella dello spot dei telefoni, l’unico modo per risultare memorabili al pubblico italiano (e invece macché, quella è Megan Gale: Megan Fox chissà come ci è finita, nell’impolverato sottoscala dei nomi a me noti); lui l’ho dovuto cercare su Google – pare sia rapper – ma se s’è scelto quel nome d’arte mi pare chiaro che non voleva fare carriera nel campo dei dipinti a olio.

Ph. Nicolò Campo / LaPresse

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Stampa trollata, Fedez non entra in politica

di Alessandra Magliaro (ansa.it, 15 novembre 2021)

Si capiva? Sì, ma era più importante fare finta che fosse vero e quindi titoloni, paginate e grandi dibattiti a seguire. Fedez, da qualcuno “bollato come lo stupidotto che ha fatto la terza media”, per una settimana ha fatto credere (a chi voleva crederci, s’intende) che stava scendendo in campo. La metafora non è casuale perché pure il logo, con la bandiera tricolore, evocava l’ingresso in politica di Silvio Berlusconi nel 1994 e così lo slogan “il nuovo miracolo italiano”. Consapevole o meno, la stampa ci è cascata e Federico Leonardo Lucia, in arte Fedez, ha deciso di chiarire oggi che no, non sta scendendo in politica con il movimento Disumano, che guarda caso è pure il titolo dell’album che esce il 26 novembre.

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La profezia dei Baustelle e il posizionamento del marchio Fedez

di Guia Soncini (linkiesta.it, 12 novembre 2021)

In una vecchia vignetta di Altan, un tizio si faceva le grandi domande: chi siamo, dove andiamo, che codice fiscale abbiamo. Ho passato ieri a farmi quelle e altre grandi domande: che cosa vuole venderci il marito della Ferragni? È difficile resistere al mercato (amore mio)? La catastrofe è inevitabile? Ed è vero che la Storia si ripete sempre due volte, la prima come tragedia e la seconda come Tomaso Montanari? «Anna pensa di soccombere al mercato, non lo sa perché si è laureata, anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada, finge di essere morta, scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile». Nell’inverno del 2008 esisteva un governo Prodi (sembra un attimo fa, sembra un secolo), esistevano i dischi (sembra un secolo, forse due), Chiara Ferragni non aveva ancora inventato il blog The Blonde Salad, il suo futuro marito era a malapena maggiorenne, e i blog in cui una si fotografava per farci vedere com’era vestita sembravano molte cose ma certo non un antipasto di futuro (è tutto un attimo, diceva quella).

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Fedez scende in campo?

(ilfoglio.it, 10 novembre 2021)

Mancava solo l’ultimo passo. Dopo l’impegno civico e quello – accesissimo, a ritmo di Instagram stories – per i diritti e il ddl Zan, forse Fedez sta gettando le basi per lo sbarco in politica. La società Zdf Srl, di proprietà del rapper, ha infatti registrato un dominio sul web che sembra lasciare poco spazio agli equivoci: fedezelezioni2023.it. Al momento non risulta attivo, ma tanto basta per lanciare il messaggio. E a confermarlo è la stessa Zdf: “Dalla società mi è arrivata via mail una richiesta di attivare questo dominio in data odierna”, ha spiegato all’agenzia Adnkronos il responsabile dell’area informatica. L’obiettivo dichiarato sarebbe appunto l’anno delle prossime elezioni politiche, se si arriverà a fine legislatura.

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Chiara e le altre

di Guia Soncini (linkiesta.it, 27 ottobre 2021)

La prima volta che il nuovo mondo mi fece impressione, fu sull’Instagram di Chiara Ferragni (la cui centralità in questo secolo è paragonabile a quella che aveva Avignone nel Trecento). Era la primavera del 2020, eravamo tutti chiusi in casa ad annoiarci, Chiara più di noi, e soprattutto più provata nel suo ruolo di Giorgio Mastrota del glamour: se non si esce non si vendono vestiti da sera, se si sta tutti in tinello perché mai uno stilista dovrebbe piazzare una borsetta al braccio della Ferragni. A quel punto Chiara ci aveva già traumatizzate dirottando la propria economia del sé su casalinghi e carboidrati (la volta in cui si fece riprendere mentre fingeva di pulire la doccia fu per me più sconvolgente di quella in cui fingeva di cucinare), ma non fu quello a cambiare il mondo.

Chiara Ferragni via Instagram

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