Archivi tag: Chiara Ferragni

L’epoca della celebrità frammentaria

Rai 1

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 marzo 2025)

«Ma io dico, ma Totti no, all’Europeo che fa il cucchiaio, prima del calcio di rigore je vai a chiéde la foto?». Lo dice Tony Effe, chiunque egli sia, intervistato alla tele da Alessandro Cattelan, e lo dice rovinandosi per sempre la possibilità d’avere una carriera televisiva: si sta lamentando dei microfonisti che a Sanremo gli chiedevano una foto assieme un secondo prima che salisse sul palco, i tecnici Rai hanno memoria da elefanti, Tony Chi? dovrà espiare a lungo.

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Sharenting: quando i figli finiscono in vetrina

Chiara Ferragni via Instagram

di Serena Mazzini (tpi.it, 12 aprile 2024)

Nell’era digitale anche la genitorialità è diventata un contenuto consumabile attraverso gli schermi dei nostri telefoni, trasformando momenti intimi e sensibili della vita dei più piccoli in attrazioni che nutrono gli algoritmi delle piattaforme. Sono infatti sempre più numerose le famiglie che scelgono di condividere la vita dei loro figli on line, con un numero sempre maggiore di account che guadagnano cifre astronomiche attraverso la loro esposizione.

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La classe dirigente che vive per i meme e la necessità di abolire i talk show

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 febbraio 2025)

Questo articolo rappresenta la mia sconfitta. Io volevo essere una grande intellettuale (era la mia ambizione di ripiego, fallita quella di miss In Gambissima), e invece eccomi qui a occuparmi di gente della quale tra cinquant’anni (ma pure tra cinquanta mesi) i filologi che studieranno la mia opera diranno: chi?! Eccomi qui ad analizzare il caso di Augusta Montaruli (chi?!) che va al programma di Tiziana Panella (chi?!).

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La lezione di Morandi

Rai

di Guia Soncini (linkiesta.it, 2 dicembre 2024)

A casa mia è successo tutto nello stesso momento, ieri pomeriggio. Stavo ascoltando un podcast con ospite Gianni Morandi, e scrivendo bestemmie all’amica che me l’aveva segnalato: ma ti pare che mi fai sentire questo intervistatore che non sa niente, questo cane che come tutti i conversatori scarsi tenta di finirgli le frasi senza mai mai mai capire dove Gianni vada a parare, questo cane bau.

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Il Trump di Rozzano

LaPresse

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 dicembre 2024)

«Comportarsi da bulli aiuta nella vita, anche se ha un prezzo. Davanti ai bulli si tace, si sopporta o ci si inchina. Quasi mai, però[,] li si ama. Arrivano alla pancia. Non al cuore». È la chiusa del corsivo dell’altro ieri di Massimo Gramellini, forse articolo vincitore del premio “Capire meno il mondo” 2024, un anno nel quale c’è stata tesa competizione per il trofeo. Ma lunedì, davanti alla prima pagina del Corriere, ho avuto quel friccico che si ha di fronte alla vera incomunicabilità, ai capelli che fanno male, ai croccantini di Pavlov fuoriusciti dalla ciotola.

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L’accanimento contro Chiara Ferragni, la Barnum di questo secolo

Ansa

di Guia Soncini (linkiesta.it, 5 ottobre 2024)

Adesso stai a vedere che riescono a trasformare Chiara Ferragni in un Enzo Tortora. Mettete giù quell’indignazione, non c’è bisogno che mi notifichiate le differenze tra un errore di persona e una che invece è proprio la Ferragni, quella che diceva accattatevill’ (il pandoro) e cureremo i bambini malati: giuro che ho contezza che non sia la stessa dinamica in entrata. Temo però lo stesso effetto in uscita, quello che discende dall’accanimento.

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Naomi Campbell non è Ferragni

Ph. Louise Delmotte / Ap

di Guia Soncini (linkiesta.it, 30 settembre 2024)

Per spiegare perché l’inciampo di Naomi Campbell è probabile non divenga il declino di Chiara Ferragni, è necessario partire da Boris Johnson. Anzi no, da Kate Middleton. Anzi no, da Teri Hatcher. Nell’aprile del 2006, Desperate Housewives è alla fine della seconda stagione, ed è il prodotto televisivo del momento in un modo che è difficile da far capire a chi sappia leggere il mondo solo con gli strumenti di due decenni dopo, quando di prodotti televisivi del momento ce ne sono una cinquantina l’anno.

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La società scroccona di massa e i suoi nemici

Ph. Hassan Ishan / Unsplash

di Guia Soncini (linkiesta.it, 22 luglio 2024)

Sul mio computer c’è da molti anni una cartellina che si chiama “Mastroianni”, e che non ha a che fare con Marcello Mastroianni ma col concetto di celebrità e la sua relativizzazione diciamo dal Grande fratello in poi. Da quando siamo più o meno tutti famosi, e la fama relativa smentisce ogni legge economica: è una valuta che non vale più niente e che tutti bramano.

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Il miglior lessico elementare e la società sognatrice di massa

Giorgia Meloni via X

di Guia Soncini (linkiesta.it, 3 agosto 2024)

E se uno dei problemi fosse che il Grande Indifferenziato riguarda anche il lessico? Se uno dei problemi fosse che è ormai impossibile distinguere Temptation Island dai ruoli di governo, la classe dirigente dai gruppi di mamme su Facebook, sentendone parlare i protagonisti? Certo, diranno i miei piccoli lettori, è la società dello spettacolo, tutti vogliono prendere gli stessi cuoricini, avere lo stesso consenso, ambire senza faticare, l’hai capito oggi, ben alzata. Sì, ma io parlo delle parole, mica delle azioni.

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Sanremo, i crimini dello stylistismo e l’abolizione del senso del ridicolo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 febbraio 2024)

È il Festival più instagrammatico di sempre, molto ma molto di più di quello dell’anno scorso in cui la Ferragni apriva un account ad Amadeus e tutti ci preoccupavamo che facessero pubblicità a Zuckerberg, e infatti poi il tapino è stato multato e lei, beh, non staremo qui a ribadire che la diretta Instagram dal palco di Sanremo, un anno dopo, non è più il principale problema etico nella percezione pubblica di Chiara Ferragni.

Fotogramma / Ipa

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