Archivi tag: Charlie Chaplin

Zelensky contro gli zombie: Cannes 75 parte in mimetica

di Teresa Marchesi (huffingtonpost.it, 18 maggio 2022)

A Cannes, con Volodymyr Zelensky impegnato in un dotto comizio che spazia tra Chaplin e Coppola a proposito di napalm e dittatori, la mimetica rimpiazza la tenue de soirée. Il vero film di apertura del Festival 75 è quello del presidente ucraino, a tutti gli effetti. Profetico il billboard gigante che TikTok ha piazzato davanti al Palais, in sfacciata competizione col manifesto ufficiale di Cannes. La scritta cita la celebre pipa di Magritte, in parafrasi: “Ceci n’est pas un film, c’est une vidéo TikTok”. Come dire che le piattaforme certificano il loro trionfo sull’antiquariato del cinema. Della performance di Zelensky, che invade militarmente la cerimonia inaugurale, si potrebbe dire lo stesso. Non c’è film che possa competere: ceci n’est pas un film. Avrebbe appannato qualsiasi immagine a seguire sul grande schermo della maestosa Salle Lumière.

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Abbé Pierre, il prete dei poveri e degli emarginati

di Susanna Schimperna (huffingtonpost.it, 5 agosto 2021)

Lo si poteva incontrare ovunque, l’Abbé Pierre. Tra i poveri di tutto il mondo, gli emarginati, i senzatetto, gli ultimi. Ma anche a colloquio con Einstein, Camus, Gide, con il re del Marocco Mohammed V e con il leader tunisino Bourghiba, con Eisenhower e con Indira Gandhi. Nel Duomo di Torino, impegnato in un digiuno di protesta contro le condizioni di prigionia degli accusati di terrorismo. A Sarajevo, durante l’assedio per cercare di fermare la guerra. Lo si poteva incontrare ovunque, e amare come difensore dei diritti umani o accusare come fiancheggiatore di gente pericolosa e razzista.

Ph. Gilles Bassignac / Gamma-Rapho via Getty Images

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Le migliori 10 commedie gioiosamente nazifasciste

di Gabriele Niola (wired.it, 24 ottobre 2020)

Più sono atroci, più fanno ridere. Più sembra che non ci sia niente da ridere, più le ironie sono divertenti. Più è spinoso l’argomento, più si crea nel pubblico una strana forma di eccitazione data dalla consapevolezza di essere parte di qualcosa di scomodo, per alcuni condannabile e in un certo senso tabù. Ridere del nazismo e del fascismo rientra perfettamente nella categoria, e negli anni diversi film (non tantissimi) hanno preso questa strada con successo. Questa settimana I predatori dà una spallata all’idea.0_To_Be_or_Not_To_Be Continua la lettura di Le migliori 10 commedie gioiosamente nazifasciste

Il cortocircuito di quelli che vogliono boicottare lo spot Lavazza

di Alice Scaglioni (corriere.it, 7 maggio 2020)

Un celebre discorso pronunciato da Charlie Chaplin ottant’anni fa, la musica di Ezio Bosso e un messaggio di umanità, pace e speranza lanciato dal nuovo spot pubblicitario di Lavazza. Tanto è bastato a far scaldare gli animi sui social nelle ultime ore, in particolare su Twitter, dove l’hashtag #Lavazza è terzo nelle Tendenze in Italia.

United Artists
United Artists

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Finalmente un discorso sulle disuguaglianze. Peccato che a farlo sia Joaquin Phoenix e non un politico

di Luca Telese (tpi.it, 10 febbraio 2020)

Fateci caso. Un discorso fortemente politico è stato trasformato da molti media in un discorso privato. Ed è ovvio che fosse giusto e toccante l’omaggio familiare di Joaquin Phoenix che, dopo aver ricevuto il premio Oscar, ha ricordato il fratello morto. Ma il titolo non era quello.

Ph. Kevin Sullivan / Zuma Wire
Ph. Kevin Sullivan / Zuma Wire

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Quando Hollywood e le sue star chiamavano alla guerra

di Irene Bignardi («Il Venerdì», suppl. a «la Repubblica», 9 giugno 2017)

Avevo sempre creduto che la celebre frase «il cinema è l’arma più forte» fosse stata pronunciata nella neonata Unione Sovietica. A quanto pare invece la dobbiamo a Cecil B. DeMille che, nel 1918, quando ormai i giochi della prima guerra mondiale erano fatti e gli Stati Uniti erano intervenuti nel conflitto, di fronte a un pubblico di duemila eminenti figure del mondo di Hollywood affermò: “Il film è il più potente mezzo di propaganda e manda un messaggio attraverso la cinepresa che non può essere modificato da nessun diplomatico, per quanto abile».DeMille Continua la lettura di Quando Hollywood e le sue star chiamavano alla guerra