Archivi tag: censura

Trump sta chiudendo anche Radio Free Europe

Reuters

(ilpost.it, 24 marzo 2025)

Sabato il governo della Repubblica Ceca ha proposto che venga creata «una coalizione di Stati europei» per sostituire gli Stati Uniti nel finanziamento di Radio Free Europe / Radio Liberty, una delle emittenti pubbliche statunitensi cui l’amministrazione di Donald Trump ha bloccato i fondi in vista di una chiusura definitiva. Radio Free Europe / Radio Liberty è operativa dagli anni Cinquanta e nel corso della Guerra Fredda fu essenziale per far arrivare l’informazione libera nei Paesi che appartenevano al blocco sovietico.

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Come Trump ha smantellato Voice Of America

Ph. Jonathan Raa / NurPhoto via Getty Images

di Eugenio Cau (ilpost.it, 17 marzo 2025)

Nel corso del fine settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, con un ordine esecutivo firmato venerdì notte, ha bloccato le operazioni delle più importanti emittenti pubbliche americane e costretto al congedo migliaia di giornalisti che lavorano per media storici come Voice Of America, Radio Free Europe / Radio Liberty e Radio Free Asia. Nel giro di poche ore i programmi di informazione radio e tv di queste emittenti, che venivano trasmessi in più di cento Paesi del mondo, sono stati sospesi.

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Il Pentagono ha messo al bando alcuni libri

Getty Images

(agi.it, 17 febbraio 2025)

C’è anche una storia per bambini scritta dall’attrice Julianne Moore nella lista redatta dal Pentagono dei libri vietati nelle scuole frequentate dai figli dei suoi dipendenti. L’ha rivelato su Instagram la stessa star di Hollywood – cinque nomination all’Oscar, una statuetta vinta nel 2015 e un Orso d’Argento al Festival di Berlino –, che ha parlato di «grande shock».

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Attrice turca arrestata per aver interpretato una combattente curda

di Adalgisa Marrocco (huffingtonpost.it, 6 febbraio 2025)

L’attore veste una maschera, non è davvero ciò che interpreta. Un principio basilare che il regime di Recep Tayyip Erdoğan sembra aver dimenticato. Melisa Sözen, celebre volto del cinema e della televisione turca, è stata arrestata e interrogata dalla polizia al suo rientro in patria da un viaggio all’estero.

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“Il mio giardino persiano”, un film più potente della censura

di Marta Allevato (agi.it, 30 gennaio 2025)

Diventare famosa nel proprio Paese anche se il film in cui reciti è vietato dalle autorità e tu non sei neppure un’attrice professionista. È successo in Iran a Lili Farhadpour, 64 anni, giornalista e attivista prestata al cinema, e protagonista del film Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, in Italia con Academy Two.

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Il trumpiano Nile Gardiner all’attacco di Harry e Meghan

AI-generated / workpermit.com

(adnkronos.com, 17 gennaio 2025)

Harry e Meghan stanno abusando dei loro titoli reali per promuovere inappropriate convinzioni «politiche». Lo sostiene Nile Gardiner, direttore del Margaret Thatcher Center for Freedom e Bernard and Barbara Lomas Fellow presso la Heritage Foundation, il quale ha dichiarato al Daily Beast che le critiche dei Sussex alla decisone di Meta di eliminare il fact-checking suoi social media sono una «questione profondamente politica».

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La svolta “trumpiana” Zuckerberg

Ph. Jaap Arriens / NurPhoto via Getty Images

di Matteo Flora (wired.it, 13 gennaio 2025)

Negli ultimi anni, Mark Zuckerberg e la sua Meta (ex Facebook) sono stati sinonimo di posizioni progressiste, programmi di inclusione e diversità, e un’adesione — quanto meno di facciata — ai valori dell’Identity Politics. Eppure, nell’arco di poche settimane, abbiamo assistito a un ribaltamento quasi totale delle politiche interne di Meta: dall’abolizione del fact-checking (almeno negli Stati Uniti) al clamoroso taglio dei programmi Dei (Diversity, Equity & Inclusion). Un’inversione di rotta tanto brusca da lasciare interdetti dipendenti, analisti e semplici osservatori.

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Tony Effe, il Campidoglio e il valore politico del tempo libero

di Enrico Loprevite (huffingtonpost.it, 20 dicembre 2024)

Tony Effe torna con un nuovo tormentone. Stavolta non è la hit dell’estate, ma il caso del concerto di Capodanno nella Capitale. Breve riepilogo delle puntate precedenti: Alessandro Onorato, assessore ai grandi eventi, sport e moda al Comune di Roma, decide di ingaggiare Mahmood, Mara Sattei e il trapper di Rione Monti, noto per i suoi testi violenti e sessisti. All’annuncio si scatenano le critiche da ogni parte politica.

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In Cina va in onda una serie tv in 39 episodi sulla vita del papà di Xi Jinping

Cctv

di Carlo Renda (huffingtonpost.it, 8 novembre 2024)

Un’epopea della vita di Xi Zhongxun, figlio di contadini della Cina Nord-Occidentale diventato un rivoluzionario comunista e un alto dirigente del Partito, nonché padre di Xi Jinping, presidente plenipotenziario della Repubblica popolare cinese dal 2013 fino a quando vorrà. È la serie tv Time in the Northwest, finanziata dal Dipartimento centrale di propaganda del Partito comunista cinese (Pcc), in onda sulla Cctv, la televisione di Stato cinese, in 39 episodi, per raccontare 25 anni di esistenza di un cinese esemplare e, nelle intenzioni, «esaltare i sentimenti rivoluzionari della vecchia generazione».

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