Archivi tag: celebrity politics

In Corea del Nord è vietato chiamarsi come la figlia di Kim

(ansa.it, 13 febbraio 2023)

In Corea del Nord è vietato chiamarsi con lo stesso nome della figlia del leader Kim Jong-un. A rivelare l’ultima mossa del regime comunista è Radio Free Asia, che, citando due fonti anonime, scrive che le autorità nord-coreane stanno costringendo le ragazze e le donne a cambiare nome se si chiamano Ju-ae. Secondo quanto è trapelato, i governi locali nelle città di Jeongju e Pyongsong avrebbero ordinato alle donne di cambiare addirittura i loro certificati di nascita.

Ansa / Epa

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Yoko Ono, 90 anni con un albero dei desideri virtuale

(ansa.it, 18 febbraio 2023)

Yoko Ono festeggia 90 anni con un “albero dei desideri” virtuale creato per lei dal figlio Sean Ono Lennon. Sarà un’installazione on line, ispirata al primo “albero dei desideri” creato da Yoko nel 1996. È un’antica usanza giapponese quella di scrivere un desiderio su un foglietto e poi appenderlo al ramo di un albero: “Da lontano, con quei foglietti mossi dal vento, sembrano alberi in fiore”, aveva spiegato l’artista all’epoca dell’installazione originaria.

wishtreeforyokoono.com

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A Festival di Berlino “Superpower” di Sean Penn sull’Ucraina di Zelensky

di Gabriella Monaco (movieplayer.it, 23 gennaio 2023)

Il documentario di Sean Penn girato in Ucraina con Volodymyr Zelensky debutterà il mese prossimo alla Berlinale. Nel corso degli ultimi mesi, l’attore si è inoltre recato nella stessa Ucraina per esprimere il suo sostegno. Superpower è il titolo del documentario diretto da Sean Penn e Aaron Kaufman, come riportato da Deadline, che documenta quanto accaduto in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa.

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Iran, le star di Hollywood si mobilitano

di Barbara Berti (luce.lanazione.it, 7 gennaio 2023)

Mentre le star di Hollywood continuano la mobilitazione per sostenere il popolo iraniano, nel Paese le violenze non accennano a diminuire. Tanto che, nelle ultime ore, sono stati impiccati altri due uomini. Cate Blanchett, Jason Momoa, Samuel L. Jackson, Jada Pinkett Smith e Bryan Cranston sono tra gli oltre 50 attori e rappresentanti dell’industria dell’intrattenimento mondiale scesi in campo per sostenere pubblicamente la campagna che chiede di porre fine alle esecuzioni capitali di manifestanti anti-regime in Iran.

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Angelina Jolie si è dimessa da inviata speciale dell’Onu

di Paolo Mastrolilli (repubblica.it, 18 dicembre 2022)

Angelina Jolie lascia l’incarico di inviata speciale dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, dimostrando che dopo vent’anni neanche lei, come tanti altri in buona o cattiva fede, capisce come funziona il Palazzo di Vetro. Jolie rientra sicuramente nella categoria dei frustrati in buona fede, e infatti la separazione è stata quanto meno presentata come un atto consensuale, con il suo impegno a continuare il lavoro per le questioni umanitarie e dei diritti umani.

Ph. Jordan Pix / Getty Images

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Facciamoci coraggio

di Christian Rocca (linkiesta.it, 13 novembre 2022)

Le straordinarie e commoventi immagini della popolazione civile di Kherson che si precipita per strada ad abbracciare e a ringraziare i liberatori dell’esercito ucraino, dopo nove terribili mesi di occupazione imperialista russa, testimoniano il coraggio di un popolo formidabile, ammirevole e indomito che lotta per la propria indipendenza e per la propria libertà.

Ap / LaPresse

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La clamorosa protesta della Germania ai Mondiali in Qatar

a cura di Maurizio De Santis (fanpage.it, 23 novembre 2022)

Mano sulla bocca: è la clamorosa forma di protesta della Germania, che posa così per la foto di rito prima della partita dei Mondiali con il Giappone. Imbavagliati, così si mostrano i calciatori tedeschi: lo fanno per accendere i riflettori contro la censura imposta perché in Qatar certi argomenti, come la questione dei diritti civili, umani e la condizione dei lavoratori, sono considerati tabù, qualcosa di perseguibile per legge.

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I capitani delle nazionali non potranno usare fasce arcobaleno ai Mondiali in Qatar

(ilpost.it, 21 novembre 2022)

In un comunicato congiunto pubblicato lunedì, le nazionali di calcio di Inghilterra, Galles, Belgio, Danimarca, Germania, Olanda e Svizzera hanno annunciato che i loro capitani non indosseranno le fasce arcobaleno durante i Mondiali di calcio in Qatar. Durante le fasi finali dei tornei organizzati dalla Fifa, i capitani di ciascuna nazionale partecipante possono indossare soltanto fasce approvate e fornite dall’organizzazione stessa.

Ph. Michael Regan / Getty Images

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La protesta arriva al Mondiale: gli iraniani non cantano l’inno, gli inglesi s’inginocchiano

(agi.it, 21 novembre 2022)

Primo gesto di protesta della nazionale iraniana ai mondiali in Qatar: nessuno degli 11 giocatori in campo ha cantato l’inno prima della partita di esordio contro l’Inghilterra. Si tratta di una chiara espressione di solidarietà della squadra con le proteste in corso nel Paese da oltre due mesi per chiedere maggiori libertà e la fine della Repubblica islamica.

Getty Images

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Gli arresti di personaggi famosi in Iran che sostengono le proteste contro il regime

(ilpost.it, 21 novembre 2022)

Domenica in Iran sono state arrestate due attrici piuttosto note a livello nazionale, Hengameh Ghaziani e Katayoun Riahi, che si erano mostrate in pubblico senza velo per esprimere solidarietà a chi sta manifestando contro il regime. La loro protesta non è stata isolata: di recente diversi personaggi popolari in Iran, conosciuti per essere noti nei settori dello spettacolo, dello sport e della cultura, hanno espresso apertamente il proprio sostegno ai manifestanti, e sono stati arrestati.

Hengameh Ghaziani via Twitter

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