di Stefano Semeraro (lastampa.it, 19 settembre 2023)
Domani sono 50 anni esatti dalla “battaglia dei sessi”, l’esibizione – ma qualcuno la chiamerebbe stangata – che all’Astrodrome di Houston, davanti a quasi 30mila spettatori e 30 milioni di americani collegati via tv, mise di fronte Billie Jean King e il più grande volpone che abbia mai calcato un campo da tennis, Bobby Riggs.
Nei momenti più intensi dei concerti dal vivo, può capitare che i musicisti o i cantanti si tolgano la camicia o la maglietta rimanendo a petto nudo. È un gesto che in Spagna hanno cominciato a fare anche alcune cantanti, sia per rivendicare i diritti delle donne sia per superare gli stereotipi legati al corpo femminile nudo e invocare la lotta per l’uguaglianza tra i generi. L’ultima cantante spagnola ad aver mostrato il seno in pubblico durante un concerto è stata Eva Amaral, che è anche la più famosa.
di Valentine Ulgu-Servant (vanityfair.it, 7 agosto 2023)
Meryl Streep e George Clooney sostengono il vento di rabbia che soffia a Hollywood. Gli attori si sono uniti agli sceneggiatori nello sciopero delle ultime tre settimane, e le star più importanti sono poche e lontane dal picchetto. Niente panico: gli attori più famosi non sono insensibili alla causa. Altrettanti sostengono il movimento di protesta dietro le quinte, mettendo le mani in tasca. Più che un gesto simbolico, si tratta di un gesto cruciale per gli scioperanti più precari, per i quali la chiusura dell’industria sta rendendo difficile arrivare a fine mese.
Da anni Lizzo, 35enne cantante afroamericana nata a Detroit, in Michigan, è non soltanto uno dei nomi più prestigiosi del mainstream musicale internazionale, ma anche un punto di riferimento per il nuovo attivismo di stampo liberal: la performer ha fatto della sua condizione di donna nera sovrappeso un marker di identità finora sottorappresentate e vittime di discriminazione. Lo scorso dicembre Lizzo ha usato il suo momento sul palcoscenico dei People’s Choice Awards per «amplificare le voci marginalizzate» di 17 attiviste di ogni appartenenza, consegnando al pubblico un altro discorso ispirato da portavoce dei movimenti sociali.
Tempi durissimi per noialtre aspiranti Jack Nicholson. Non ricordo neanche su che giornale fosse che da piccola lessi una frase sulla beneficenza attribuita a Jack Nicholson. Ero troppo giovane per saper vagliare l’attendibilità delle fonti, quindi esiste la possibilità che non l’avesse mai detta, ma io comunque mi rifaccio a quella che ho deciso essere la sua scuola filosofica. La frase diceva più o meno: non credo nella beneficenza, pago le tasse e mi aspetto che di chi ha bisogno si occupi il governo (gli americani dicono «il governo» nelle occasioni in cui noi diciamo «lo Stato», essendo la loro incasinata organizzazione divisa in cinquanta Stati).
Il 24 luglio 2022, durante il più famoso festival annuale di musica folk al mondo, a Newport nel Rhode Island, la 42enne cantautrice statunitense Brandi Carlile annunciò dal palco in cui avrebbe dovuto suonare con altri musicisti un’ospite inattesa: Joni Mitchell, una delle più influenti, famose e versatili cantautrici nordamericane degli anni Sessanta e Settanta. La sua presenza fu celebrata dai media come un grande evento: Mitchell, che ha 79 anni ed è autrice di canzoni popolarissime tra cui Both sides now, A case of you e Big yellow taxi, si era infatti vista pochissimo in pubblico dopo un aneurisma avuto nel 2015 e un lento recupero, e già all’epoca non faceva concerti da oltre un decennio.
Negli ultimi giorni molti giornali italiani hanno scritto con una certa continuità del giornalista Andrea Giambruno, il compagno della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, conduttore su Rete 4 della trasmissione Diario del giorno. Lo hanno fatto con maggiori attenzioni rispetto al solito soprattutto dopo che una settimana fa, durante la conduzione, Giambruno aveva espresso opinioni controverse sul clima, facendo diverse battute e considerazioni ironiche per minimizzare il caldo eccezionale di quest’ultimo periodo.
Tempi duri per Meghan Markle, che stavolta si trova a dover affrontare le critiche della platea che in passato l’ha sostenuta nel suo percorso, difendendola perfino dalle accuse dei detrattori. Si tratta delle femministe, che cinque anni dopo il matrimonio dell’ex attrice birazziale di Suits con il principe Harry si pongono seri dubbi sulla sua autenticità. Le critiche, in realtà, non sono così recenti, ma sommate alle recenti notizie in merito a un dirigente di Spotify che avrebbe definito la coppia «truffatori del cazzo», compongono un quadro da cui Meghan esce parecchio male.
di Livia Paccarié (hollywoodreporter.it, 17 luglio 2023)
“Komak”, “aiuto”. È la mattina di domenica 16 luglio e Mohammad Sadeghi, attore iraniano, è aggrappato al davanzale della finestra del suo appartamento a Teheran. Ripete: “Komak”. Un attimo prima era in diretta su Instagram: «Per che cosa vivi? Perché vieni pagato? Per uccidere le donne e rapirle chiudendole in un furgone?» chiedeva alla polizia morale iraniana, accusando quelle pattuglie che agli angoli delle strade riempiono i loro furgoni con le “badhejab”, le “malvelate” – donne che indossano il velo, obbligatorio in Iran, «in modo inappropriato”.
La bicicletta con cui nel 1949 il grande campione di ciclismo Gino Bartali arrivò secondo al Tour de France potrà essere ammirata al “Museo della Memoria, Assisi 1943-1944”, che si arricchisce così di un nuovo prezioso oggetto. L’esposizione, grazie alla concessione temporanea dal collezionista Gianfranco Trevisan di Padova, verrà allestita nei locali del vescovado-santuario della spogliazione e durerà circa due mesi.