Archivi tag: celebrity politics

«Oprah, non farlo»

di Giulia Belardelli (huffingtonpost.it, 9 gennaio 2018)

Tutti pazzi per Oprah, dunque? Non proprio, non tutti. Se è vero che il suo discorso “presidenziale” ai Golden Globes ha galvanizzato l’opinione pubblica e parte dei democratici, a mente fredda arrivano le prime frenate da alcuni dei giornali più influenti d’America.oprah2018 Continua la lettura di «Oprah, non farlo»

Un sermone obamiano ai Golden Globe rilancia l’avventura politica di Oprah

di Mattia Ferraresi (ilfoglio.it, 9 gennaio 2018)

Il maestro delle cerimonie dei Golden Globes, Seth Meyers, ha accolto le signore e i remaining gentlemen, ha officiato il funerale del molestatore collettivo davanti alle schiere di erinni nerovestite e ha scherzosamente proibito a Oprah Winfrey di candidarsi alla presidenza degli Stati Uniti.Oprah-Obama Continua la lettura di Un sermone obamiano ai Golden Globe rilancia l’avventura politica di Oprah

Il discorso di Oprah Winfrey ai Golden Globe

(ilpost.it, 8 gennaio 2018)

Questa notte c’è stata la 75esima edizione dei Golden Globe, i più importanti premi americani per il cinema e le serie tv (gli Oscar premiano solo i film). Oltre ai 25 premi normali, ne è stato assegnato uno alla carriera a Oprah Winfrey, conduttrice, attrice e personaggio molto rilevante da quelle parti.

Paul Drinkwater/NBCUniversal via Getty Images
Paul Drinkwater/NBCUniversal via Getty Images

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Weah presidente della Liberia, quando a Milanello diceva: «Conosco la fame, non farò mai politica»

di Gian Antonio Stella (corriere.it, 29 dicembre 2017)

«Dormivamo in quattordici in una stanza. La nonna nel letto e noi tredici fratelli sul pavimento. Mio padre William e mia madre By si erano separati e se n’erano andati lontani, la nonna aveva radunato tutta la famiglia in una stanza e affittava il resto della casa per qualche soldo. Mangiavamo riso. Riso e basta. Avevo sempre fame». Così raccontò la sua vita, un po’ di anni fa, George Weah.Weah-Liberia-Election Continua la lettura di Weah presidente della Liberia, quando a Milanello diceva: «Conosco la fame, non farò mai politica»

Quando la politica è un racconto di fantascienza

di Massimiliano Panarari («D», suppl. a «la Repubblica», 2 dicembre 2017)

Fantascienza, o fantapolitica? Le “guerre stellari” della comunicazione politica si fanno sempre di più a colpi di citazioni e di rimandi a un immaginario a metà tra la science fiction e i fumetti dei supereroi. E la fantascienza si afferma sempre di più come chiave di lettura dei fenomeni del nostro inquieto presente, e quale modello comunicativo (per la politica, appunto, come per l’azienda).Obama-Joker-2010 Continua la lettura di Quando la politica è un racconto di fantascienza

Non solo Nick Cave. Ecco tutti quelli che non si piegano alla censura anti-Israele

L’artista australiano ha parlato della pressione esercitata sugli artisti dai movimenti internazionali anti-israeliani: i musicisti che si esibiscono in Israele sono costretti a “passare attraverso una sorta di umiliazione pubblica da parte di Roger Waters and co”

(ilfoglio.it, 21 novembre 2017)

Sarà anche il poeta oscuro del rock ma la sua posizione è limpida: domenica scorsa, Nick Cave ha accusato il movimento anti-israeliano BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) di cercare di dividere i musicisti, “bulleggiandoli” e “imbavagliandoli”, e ha detto di aver preso una “posizione di principio” scegliendo di esibirsi in Israele. L’artista australiano, uno dei più influenti e carismatici interpreti della musica contemporanea, è molto popolare in Israele e i suoi due prossimi spettacoli a Tel Aviv sono già sold out.Cave-Israele Continua la lettura di Non solo Nick Cave. Ecco tutti quelli che non si piegano alla censura anti-Israele

Il gesto delle manette di Pogba, per i migranti in Libia

(ilpost.it, 20 novembre 2017)

Ieri Paul Pogba, uno dei più forti calciatori in Europa, ha spiegato dal suo account Instagram il significato di un particolare gesto che aveva fatto il giorno prima durante una partita del campionato inglese tra la sua squadra, il Manchester United, e il Newcastle. Dopo avere segnato un gol, Pogba ha incrociato i polsi, come a simulare il gesto delle manette.POGBA Continua la lettura di Il gesto delle manette di Pogba, per i migranti in Libia

Potenza divina

Taylor Swift mette alle corde Apple, uno spot con Clooney vale milioni, un party con Sharon Stone costa oltre 100mila dollari. Nulla influenza mercati e opinione pubblica più della star giusta. E ognuna ha la sua quotazione nel listino

di Giovanni N. Ciullo («D», suppl. a «la Repubblica», 11 luglio 2015)

Ben prima che la celebrità fosse calcolata in Nobel, Pulitzer, Grammy e Oscar (la statuetta), fu un altro Oscar (Wilde) a darne una definizione da allora mai tramontata: «C’è una sola cosa peggiore di essere sulla bocca di tutti ed è di non essere sulla bocca di nessuno». Perché fama è popolarità. E popolarità è potere.West-Orman Continua la lettura di Potenza divina

Pop Power

L’Onu si affida a Shakira e Beyoncé

di Federico Rampini («la Repubblica», 5 ottobre 2015)

È uno degli annunci conclusivi dell’assemblea generale Onu. Dal Palazzo di Vetro il comunicato dice che «Shakira e i presidenti di Tanzania, Indonesia e Cile entrano nella nuova commissione internazionale per finanziare l’accesso alla scuola, perché 124 milioni di bambini esclusi dall’istruzione possano studiare, a cominciare dai piccoli profughi».CLINTON_GLOBAL_INITIATIVE Continua la lettura di Pop Power

Il filosofo: «Sto con Kim Kardashian. Incarna l’essenza della celebrità»

Slavoj Žižek e la difesa della star dei reality americani: «È facilissimo prenderla in giro ma il suo esibizionismo spudorato è più onesto di quello di Angelina»

di Slavoj Žižek (corriere.it, 6 ottobre 2016)

Quando si è saputo che Kim Kardashian era stata legata e derubata dei suoi gioielli in un lussuoso residence parigino, il celebre stilista Karl Lagerfeld l’ha criticata per lo sfoggio eccessivo che fa della sua ricchezza. Pertanto era lei stessa in parte responsabile di quanto accaduto. Continua la lettura di Il filosofo: «Sto con Kim Kardashian. Incarna l’essenza della celebrità»