Archivi tag: celebrity politics

La vera lezione di “Cowboy Carter” di Beyoncé

15 Aprile 2024Readings on Star PoliticsAmerican Requiem, Beyoncé Knowles, biopolitica, Blackbird, celebrity politics, country music, Cowboy Carter, Donald Trump, Drake, Kanye West, Kendrick Lamar, Lavender Country, LGBTQI+, politica-per-media, Renaissance, star politics, Taylor Swift, The BeatlesStar Politics

di Patrizio Ruviglioni (vanityfair.it, 31 marzo 2024)

E no, nonostante i vari avvisi all’ingresso – o forse sono stati messi proprio per questo, per creare aspettative – non sarà mai una scelta come tante, quella di Beyoncé di realizzare un disco country come il nuovo Cowboy Carter. Ok, l’album in questione è la “seconda parte” di Renaissance (2022) – quasi il suo “negativo” fotografico: sulla prima copertina sedeva su un cavallo argentato, ora in una foto identica è su un esemplare bianco, con bandiera degli Stati Uniti e abbigliamento, a modo suo, da rodeo al seguito – ma la presa di posizione è più fragorosa di prima.

Continua la lettura di La vera lezione di “Cowboy Carter” di Beyoncé →

Per molti attori a Hollywood fare gli imprenditori non è più solo arrotondare

17 Marzo 2024Readings on Star PoliticsArnold Classic, Arnold Schwarzenegger, Ashton Kutcher, biopolitica, Brad Pitt, Brock Pierce, CAA, Casamigos, celebrity politics, Covid-19, Digital Entertainment Network, Dwayne Johnson, Fabletics, George Clooney, Goop, Gwyneth Paltrow, Harry Styles, Hello Sunshine, Hollywood, Internet Gaming Entertainment, iperdivismo, Jennifer Lopez, Jessica Alba, JLo Beauty, Kate Hudson, Kendall Ostrow, Kim Kardashian, Mark Wahlberg, Newman’s Own, NOWwith, Paul Newman, Plan B Entertainment, Pleasing, politica-per-media, postdivismo, Reese Witherspoon, Rob McElhenney, Robert De Niro, Ryan Reynolds, Sarah Jessica Parker, SJP, SPiN, star politics, Susan Sarandon, Tequila Flecha Azul, Tequila Teremana, The Honest Company, Toby Borg, trades, TriBeCa Productions, Twitter, Wahlburgers, Wrexham, ZOAStar Politics

(ilpost.it, 15 novembre 2023)

Da diversi anni, gli attori e le attrici statunitensi in cima alla lista di quelli che guadagnano di più non sono necessariamente i più noti. Le testate che si occupano dell’industria del cinema negli Stati Uniti (note come “trades”) hanno l’abitudine di compilare una lista annuale delle persone più potenti, di chi è stato più pagato e in generale di chi ha guadagnato di più nel settore dello spettacolo. Per anni è stata una maniera di dare conto di chi avesse avuto una grande annata per quanto riguarda la recitazione, magari con un ingaggio particolarmente proficuo, e chi invece fosse in declino.

Ph. Dimitrios Kambouris / Getty Images for The Honest Company

Continua la lettura di Per molti attori a Hollywood fare gli imprenditori non è più solo arrotondare →

Oscar 2024: perché le star indossavano una spilla rossa

12 Marzo 2024Readings on Star PoliticsAcademy Awards 2024, Artists 4 Ceasefire, Ava DuVernay, Billie Eilish, biopolitica, Cate Blanchett, celebrity politics, Finneas O’Connell, Jennifer Lopez, Joe Biden, Mark Ruffalo, politica-per-media, Quannah Chasinghorse, Ramy Youssef, red carpet, Richard Gere, Selena Gomez, star politics, Striscia di GazaStar Politics

di Alfredo Toriello (vanityfair.it, 11 marzo 2024)

Anche quest’anno il red carpet degli Oscar 2024 ha brillato a dovere. Forse il gotha di Hollywood non osa come in passato, con abiti un pizzico meno spettacolari, ma non si può non rimanere lo stesso a bocca aperta davanti ai look che hanno calcato il tappeto rosso. I più attenti avranno notato una particolarità su alcune mise: una spilla rossa.

Continua la lettura di Oscar 2024: perché le star indossavano una spilla rossa →

Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo

27 Febbraio 2024Readings on Star Politics23 March Movement (M23), biopolitica, celebrity politics, Congo, Coppa d’Africa 2024, Debout Congolais, Felix Tshisekedi, Héritier Luvumbu, Huang Xia, Hutu, Nord Kivu, On nous tue et le silence règne, Patrick Muyaya, politica-per-media, Rayon Sports, Rishi Sunak, Romelu Lukaku, Ruanda, star politics, Stephen Goetghebuer, TutsiStar Politics

di Edoardo Giribaldi (huffingtonpost.it, 19 febbraio 2024)

Héritier Luvumbu, ala sinistra da qualche giorno non più in forze al Rayon Sports, squadra che naviga nelle zone alte della classifica della Premier League del Ruanda, massimo campionato di calcio a livello nazionale, segna, direttamente da calcio di punizione, il gol dell’1-0 nel match contro il Police F.C. Qualche giorno più tardi viene sospeso dalla Federazione calcistica del Ruanda per sei mesi, il suo contratto col Rayon Sports viene stracciato per “cattiva condotta” ed è costretto a lasciare il Paese, rifugiandosi nella Repubblica Democratica del Congo, accolto dal ministro dello Sport locale.

Continua la lettura di Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo →

Il gesto di Lukaku per il genocidio in Congo

17 Febbraio 2024Readings on Star Politicsbiopolitica, celebrity politics, Congo, Coppa d’Africa 2024, politica-per-media, Romelu Lukaku, star politicsStar Politics

(ansa.it, 15 febbraio 2024)

«Free Congo DR. Stop the genocide». Romelu Lukaku, belga di madre congolese, lancia tramite i propri social il suo messaggio al termine del match della Roma contro il Feyenoord. L’attaccante ha postato la foto della sua esultanza dopo il gol agli olandesi, in cui per celebrare la sua rete ha ripetuto il gesto che usavano fare nella recente Coppa d’Africa, durante l’esecuzione dell’inno, i giocatori della Repubblica Democratica del Congo.

Continua la lettura di Il gesto di Lukaku per il genocidio in Congo →

Schwarzenegger fermato per un orologio di lusso da mettere all’asta per beneficenza

19 Gennaio 2024Readings on Star PoliticsArnold Classic, Arnold Schwarzenegger, Audemars Piguet, Austria, biopolitica, celebrity advocacy, celebrity politics, plutocrazia, politica-per-media, Schwarzenegger Climate Initiative, Stanglwirt Hotel, star politicsStar Politics

(huffingtonpost.it, 18 gennaio 2024)

Arnold Schwarzenegger è stato arrestato in un aeroporto tedesco con l’accusa di non aver dichiarato un orologio di lusso che intendeva mettere all’asta per beneficenza. Secondo quanto riferisce la Bbc, ieri l’attore di Hollywood è stato trattenuto per tre ore all’aeroporto di Monaco. È stata avviata un’indagine per presunta evasione fiscale perché l’orologio doveva essere venduto all’interno dell’Unione Europea e, secondo le norme comunitarie, chiunque arrivi con «contanti o determinati oggetti di valore’’ oltre i 10mila euro deve dichiararlo.

Continua la lettura di Schwarzenegger fermato per un orologio di lusso da mettere all’asta per beneficenza →

L’anguria palestinese sbarca a Hollywood

9 Gennaio 2024Readings on Star Politicsanguria palestinese, biopolitica, celebrity politics, freedom melon crewneck, Guerra dei Sei Giorni, Jennifer Garner, politica-per-media, star politics, Stop Antisemitism, Violet Affleck, Wear the PeaceStar Politics

(lastampa.it, 6 gennaio 2024)

È verde, ma anche rossa, bianca e nera. Proprio come la bandiera palestinese. In più è un frutto coltivato in tutto il Medio Oriente da millenni. Quanto basta perché l’anguria, ormai da decenni, diventasse un simbolo politico, adottato in tutto il mondo dai sostenitori della causa palestinese. Ma ora questo frutto, diventato ormai un logo, sbarca a Hollywood.

Continua la lettura di L’anguria palestinese sbarca a Hollywood →

Cosa fare con i dittatori morti

5 Gennaio 2024Readings on Star PoliticsBenito Mussolini, biopolitica, celebrity politics, Chen Shui-bian, Chengchi University, Chiang Ching-kuo, Chiang Kai-shek, Cina, dittatura, Kuomintang (Kmt), Mao Zedong, Partito Nazionalista, politica-per-media, Song Mei-ling, star politics, TaiwanStar Politics

di Ilaria Maria Sala (ilpost.it, 1° dicembre 2023)

Prima o poi, tutte le transizioni democratiche devono vedersela con la questione del cosa fare con i dittatori morti. E con le loro statue, con i luoghi pubblici che portano il loro nome, con i mausolei a loro dedicati. Non ultimo, bisogna stabilire cosa fare del corpo stesso del dittatore, dato che il potere distruttivo continua anche dalla tomba. Non vale solo per i dittatori, certo: come abbiamo visto di recente, il mondo continua a essere pieno di statue di dittatori, ma anche di schiavisti, colonialisti, e navigatori ed eroi che hanno fatto largo a schiavisti e colonialisti.

Continua la lettura di Cosa fare con i dittatori morti →

Nicaragua, l’ira di Ortega contro la nuova Miss Universo

17 Dicembre 2023Readings on Star PoliticsBernardo Argüello Leiva, celebrity politics, Daniel Ortega, Karen Celebertti, Martin Argüello Leiva, Miss Universe 2023, Nicaragua, politica-per-media, Rolando Álvarez, Rosario Murillo, Sheynnis Palacios, star politicsStar Politics

di Daniele Mastrogiacomo (repubblica.it, 14 dicembre 2023)

Persino Miss Universo 2023, la reginetta che ha fatto conquistare per la prima volta l’ambito premio al Nicaragua, diventa una “terrorista” per Daniel Ortega. Prigioniero del suo ego smisurato, deciso a restare al potere con il pugno di ferro, comminando anni di carcere ed esili forzati a qualsiasi voce critica, l’ex guerrigliero trasformato in dittatore è stato costretto a un voltafaccia che ha fatto infuriare l’intero Paese centroamericano.

Continua la lettura di Nicaragua, l’ira di Ortega contro la nuova Miss Universo →

Taylor Swift for President. Luce scintillante in tempi bui, con l’ombra lunga di Trump

7 Dicembre 2023Readings on Star Politics2023 Person of the Year, Alyssa Farah Griffin, Ana Clara Benevides Machado, celebrity politics, Donald Trump, Effetto Swift, Eras Tour, Eric Swalwell, Forbes, Grimes, Harvard University, indipendente.org, Javier Milei, Joe Alwyn, Joe Biden, Marsha Blackburn, Only the young, politica-per-media, Sam Lansky, soft power, star politics, Taylor Swift, Taylor Swift for President, Ticketmaster, Time, Travis KelceStar Politics

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 6 dicembre 2023)

Una luce brillante, in tempi così bui. Con questa motivazione la rivista Time incorona Taylor Swift persona dell’anno, al culmine di un 2023 scintillante come cantante e come regina del soft power, “la protagonista del mondo”. “Taylor Swift for President” è lo slogan dei fan. Non è solo una boutade, è ormai un tema da politologi.

Continua la lettura di Taylor Swift for President. Luce scintillante in tempi bui, con l’ombra lunga di Trump →