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La cosa più interessante della poetica di Amanda Gorman

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 9 aprile 2021)

C’è una cosa che m’interessa moltissimo della poetica di Amanda Gorman: i soldi. Non mi riferisco solo al fatto che l’edizione italiana di The Hill We Climb costi dieci euro per centocinquanta versi, stampati solo recto una strofa per pagina senza testo a fronte né note esplicative, mentre in casa ho l’edizione critica di una raccolta di tragedie di Shakespeare pagata dodici euro e novanta. Mi riferisco piuttosto a quanto la stessa Gorman dichiara a Vogue, di avere finora rinunciato a complessivi diciassette milioni di dollari che le erano stati offerti per far pubblicità a questo e a quello. La Gorman spiega di aver rifiutato di fare da testimonial perché le offerte provenivano da aziende che “non le parlavano”.

Ph. Patrick Semansky / Pool – Ap
Ph. Patrick Semansky / Pool – Ap

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I tre club britannici che boicottano i social per protestare contro il razzismo

di Enzo Boldi (giornalettismo.com, 9 aprile 2021)

I razzisti di oggi vivono nascosti nell’ombra dei social. Pensano di non essere individuabili e denunciati per quel che scrivono, ma forse la loro ignoranza mentale li porta a non considerare che anche quel che si scrive sui social è passibile di reato. Adesso, però, anche il mondo del Calcio chiede rimedi esemplari contro questo disgustoso (e criminale) fenomeno. Il tutto è partito con la campagna Enough is Enough dello Swansea City, che boicotta i social. Poi, l’esempio del club gallese è stato seguito dal Birmingham City e dai Rangers di Glasgow. Così il Calcio britannico prova a dare un calcio al razzismo. «Come squadra di calcio, abbiamo visto molti dei nostri giocatori soggetti ad abusi abominevoli solo nelle ultime sette settimane e riteniamo che sia giusto prendere posizione contro comportamenti che sono un flagello per il nostro sport e la società in generale» si legge nel comunicato diramato giovedì pomeriggio sul sito ufficiale dello Swansea City.

@SwansOfficial via Twitter
@SwansOfficial via Twitter

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E se i Ferragnez scendessero in politica?

di Clarissa Valia (tpi.it, 8 aprile 2021)

I Ferragnez sono sempre più politicizzati. Dall’ultima diretta Instagram di Fedez da 2 milioni di visualizzazioni con il parlamentare dem Alessandro Zan per accendere l’attenzione sul ddl contro l’omotransfobia e spiegare perché è bloccato al Senato, passando alla battaglia della “femminista” Chiara Ferragni contro la Regione Lombardia sulla gestione del piano vaccini (con tanto di appello rivolto al premier Mario Draghi), fino alla raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele per rafforzare il reparto di terapia intensiva a Milano nel momento forse più critico della pandemia in Italia. Senza dimenticare la telefonata dell’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte alla coppia di influencer per lanciare una campagna di sensibilizzazione sull’utilizzo delle mascherine anti-Covid.

Ansa
Ansa

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Harry e Meghan produttori, debuttano su Netflix con doc sugli Invictus Games

di Nicola Bambini (vanityfair.it, 6 aprile 2021)

Semaforo verde. Harry d’Inghilterra e Meghan Markle, a oltre sei mesi dal multimilionario accordo con Netflix, si apprestano a realizzare – tramite la Archewell Productions – il loro primo progetto per la celebre piattaforma di streaming. Stando all’annuncio che arriva dagli Stati Uniti, si tratta di una docuserie sugli Invictus Games, l’evento lanciato nel 2014 dal principe britannico che prevede la competizione in diverse discipline sportive tra veterani che hanno contratto disabilità permanenti in servizio o per causa di servizio. Heart of Invictus – questo il titolo originale – seguirà da vicino un gruppo di concorrenti e racconterà il loro passato, mostrandone la resilienza e la determinazione nel superare gli ostacoli che la vita gli ha messo davanti.Netflix-InvictusGames Continua la lettura di Harry e Meghan produttori, debuttano su Netflix con doc sugli Invictus Games

Caitlyn Jenner valuta la candidatura a governatore della California

(ansa.it, 6 aprile 2021)

L’ex star dei reality Caitlyn Jenner valuta una sua possibile candidatura a governatore della California per i repubblicani. Lo riporta Axios citando alcune fonti, secondo le quali Jenner sta esaminando la possibilità insieme a dei consulenti politici. L’indiscrezione arriva mentre l’attuale governatore Gavin Newsom rischia di essere rimosso, sommerso dalle critiche per la gestione della pandemia di Covid-19. Se passerà la petizione per cacciare Newsom, i cittadini della California si troverebbero a pronunciarsi entro la fine dell’anno su un nuovo governatore. E la candidatura di Jenner, repubblicana di alto profilo, attirerebbe ancora maggior attenzione sulla corsa per la guida dello Stato più popoloso d’America.

Sport Illustrated
Sport Illustrated

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Vivienne Westwood: 80 anni di un’icona punk, ambientalista, ribelle

di Essia Sahli (vanityfair.it, 8 aprile 2021)

Per definire l’impatto di uno stilista nella storia della moda non basta prenderne in considerazione lo stile avanguardista e innovativo, e nemmeno design e qualità sartoriale ineccepibili, per quanto importanti: per diventare un’icona dell’industria bisogna andare ben al di là di essa, radicarsi e segnare un’epoca, un cambio generazionale o una metamorfosi sociale, supportando questi processi – e spesso definendoli – proprio attraverso le creazioni. E colei che, a partire dagli anni Settanta, si è conquistata di diritto un posto nel firmamento dei fashion designer più iconici, è Vivienne Westwood. Che oggi, 8 aprile, spegne ben 80 candeline, e in grande stile: con un videomessaggio al mondo, in diretta da Piccadilly Circus. Per celebrare il suo compleanno, infatti, la designer ha presentato un cortometraggio di 10 minuti in collaborazione con Circa, intitolato Do not buy a bomb.

Ph. Ki Price / Vivienne Westwood Archive
Ph. Ki Price / Vivienne Westwood Archive

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Dopo Norvegia e Olanda, è il turno della Germania: i Mondiali in Qatar diventano un caso politico

di Andrea Distaso (calciomercato.com, 29 marzo 2021)

Il mondo del calcio fa sentire la propria voce in difesa dei diritti umani. L’inizio del cammino di qualificazione ai Mondiali del 2022, che saranno disputati in Qatar ed eccezionalmente nel periodo invernale, ha rappresentato l’occasione di dare grande risalto alle denunce portate avanti da anni dalle associazioni internazionali che hanno posto l’accento sulle gravi violazioni compiute negli Emirati. In particolare, sulla morte di circa 6.500 operai coinvolti negli ultimi undici anni nella realizzazione degli impianti che ospiteranno la manifestazione. Un grave atto d’accusa lanciato per primi dal quotidiano inglese Guardian e da Amnesty International e che ha smosso le coscienze di alcune delle federazioni calcistiche più importanti.1_Norvegia_Qatar_2022 Continua la lettura di Dopo Norvegia e Olanda, è il turno della Germania: i Mondiali in Qatar diventano un caso politico

E ora Meghan Markle punta a una carriera in politica

di Stefania Saltalamacchia (vanityfair.it, 16 marzo 2021)

Chiunque abbia conosciuto Meghan Markle, che faccia parte dei suoi sostenitori o dei suoi detrattori, usa sempre lo stesso aggettivo per definirla: «determinata». La 38enne, cresciuta a Los Angeles da madre insegnante di yoga afroamericana e papà direttore delle luci sul set di General Hospital, lo è sempre stata. Fin dai tempi della Immaculate Heart High School, d’impronta cattolica, per sole ragazze. Meghan durante gli anni scolastici frequenta laboratori teatrali, fa volontariato, è sempre la prima in classe ad alzare la mano. Invia addirittura una letterina all’allora First Lady Hillary Clinton per dirle che lo slogan di una pubblicità di detersivo non va bene, è sessista. «Tutte le donne d’America combattono contro lo sporco e l’unto delle pentole», la frase da cambiare.MeghanMarkle_politics Continua la lettura di E ora Meghan Markle punta a una carriera in politica

Elton John critica il Vaticano: «Dicono no a nozze gay, ma guadagnano con “Rocketman”»

(tg24.sky.it, 16 marzo 2021)

«Come può il Vaticano rifiutarsi di benedire i matrimoni gay che “sono peccato” e intanto trarre profitto investendo milioni in Rocketman, un film che celebra la felicità finalmente trovata grazie al mio matrimonio con David?». Sono queste le parole, scritte in un post sui suoi social network, con cui Elton John attacca la Santa Sede dopo la decisione di impedire la benedizione per i matrimoni delle coppie omosessuali. La star inglese ha concluso il suo messaggio con l’hashtag #hypocrisy, accusando dunque di ipocrisia il Vaticano. Elton John, 73 anni, dal 2014 è sposato col regista e produttore David Furnish. Del matrimonio si parla anche nell’epilogo di Rocketman, biopic musicale sugli inizi della carriera dell’artista: è descritto come l’evento grazie al quale la star raggiunge finalmente una sua serenità dopo anni di tormenti e sofferenze.

Elton John via Instagram
Elton John via Instagram

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Il cuscino di Massini e la scomparsa definitiva del senso del ridicolo

di Guia Soncini (linkiesta.it, 16 marzo 2021)

Oggi, qui, io volevo scrivere della serie su Francesco Totti. Ho le prove. Mi ero annotata un incipit. Faceva così. «Anche questo dobbiamo aggiungere, ai danni dell’aver brasato la carriera a Kevin Spacey: che a sfondare la quarta parete e ammiccare al pubblico è rimasto Pietro Castellitto». Purtroppo sei minuti di realtà hanno fatto irruzione nella mia visione della finzione (finzione fino a un certo punto: nella serie su Totti ci sono i filmini di lui da piccolo, le immagini del vero Totti in tribuna all’Olimpico, e insomma pensa The Crown fatto con la collaborazione della regina). L’effetto della realtà è stato quello che la visione dei film di Antonioni aveva avuto su Elide Catenacci. Come diceva Elide tornata dal cinema, io mi sono stranita. Non riuscivo più a guardare la finta Ilary Blasi incinta (è incinta per la maggior parte delle scene delle prime tre puntate) senza pensare al cuscino.

La7
La7

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