Archivi tag: celebrity politics

Brigitte Bardot condannata per insulti ai cacciatori

(lastampa.it, 30 giugno 2021)

Il tribunale di Arras, nel Nord della Francia ha condannato Brigitte Bardot a pagare una multa di cinquemila euro per ingiurie nei confronti del capo della Federazione francese dei cacciatori, Willy Schraen. L’attrice di sconfinata bellezza e icona del cinema anni Sessanta dovrà inoltre pagare mille euro di danni, e altri mille euro per il rimborso delle spese legali sostenute da Schraen durante il processo. Il tribunale ha chiesto alla Bardot anche di provvedere alla cancellazione, entro quindici giorni, di tutti i passaggi ingiuriosi nei confronti del capo dei cacciatori contenuti in un editoriale al vetriolo pubblicato sul sito Internet della sua celebre Fondazione per la difesa degli animali. Per ogni giorno di ritardo BB dovrà sborsare cento euro di multa.

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Roger Waters contro Mark Zuckerberg

di Luca Colantuoni (punto-informatico.it, 16 giugno 2021)

Le opinioni di Roger Waters su politica, religione e capitalismo sono note a tutti, in particolare ai fan che partecipano ai suoi concerti. Non stupisce quindi la risposta data a Facebook dopo aver ricevuto la richiesta di usare un suo brano musicale per una pubblicità su Instagram. Durante un evento in sostegno di Julian Assange, l’ex bassista del Pink Floyd ha usato anche alcune espressioni colorite contro Mark Zuckerberg. Il video dell’intervento è stato pubblicato dallo stesso Waters su Facebook e Instagram. Durante l’incontro pubblico, il co-fondatore dei Pink Floyd ha mostrato e letto una lettera ricevuta da Facebook, con la quale l’azienda di Menlo Park chiedeva di poter utilizzare il famoso brano Another Brick in the Wall, Part 2, dall’album The Wall, in cambio di un’enorme somma di denaro.

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I princìpi della Nazionale italiana

di Giuseppe Pastore (esquire.com, 28 giugno 2021)

Parafrasando il capitano della Nazionale italiana di Calcio, venerdì sera ci vorrebbero certamente coraggio e sangue freddo per andare a combattere il Nazismo in Germania. Per fortuna è il luglio del 2021 e il Nazismo, almeno nella sua versione originale, è venuto a mancare 76 estati fa, così possiamo dedicarci a questioni più impellenti. Almeno, possiamo dedicarcene noi: perché la Nazionale italiana di Calcio – com’è del resto suo diritto – non ne ha alcuna voglia. Innanzitutto una precisazione formale a proposito di alcune notizie che stanno facendo il giro dei social: al momento in cui scriviamo, la Federcalcio non ha diramato alcuna nota ufficiale riguardo al comportamento da tenere al fischio d’inizio di Italia-Belgio.

Ph. Catherine Ivill / Getty Images

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Questo Grillo ricorda Berlusconi

di Ugo Magri (huffingtonpost.it, 28 giugno 2021)

Per quanto possa suonare provocatorio, sacrilego, addirittura osceno, c’è tanto in comune tra Berlusconi e Grillo. Il quale rispetto a Conte si sta comportando proprio come l’altro, otto anni fa, aveva trattato il povero Alfano: presi a pedate entrambi per lesa maestà. Variano i personaggi, cambiano le etichette, ma la storia inesorabile si ripete a conferma che la politica ha “corsi e ricorsi”, come direbbe Vico, ovvero il teatrino è sempre lo stesso. C’è un leader carismatico un po’ vecchio e spompato che finge di volersi ritirare, individua il presunto successore, lo incoraggia a farsi avanti, addirittura si incontrano per concordare il passaggio delle consegne e poi sul più bello, quando l’altro ormai si sente in tasca le chiavi di casa, bruscamente lo accompagna alla porta. Addio.

Ph. Simona Granati / Corbis via Getty Images

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Leon Goretzka, un calciatore che si schiera

di Daniele Fiori (ilfattoquotidiano.it, 24 giugno 2021)

«Niente calcio per i fascisti». Se pensate ai calciatori e alla loro tendenza al politicamente corretto, dimenticatevi di Leon Goretzka. Centrocampista del Bayern Monaco e della nazionale tedesca, 26 anni compiuti a febbraio, non è abituato a nascondersi. Prima degli Europei, intervistato dal magazine tedesco Db Mobil, si è fatto fotografare con una bandiera nera con la scritta «Kein Fußball den Faschisten». Un messaggio diretto chiaramente al partito tedesco di ultradestra, Alternative für Deutschland, che ha definito «una vergogna per la Germania». Continua la lettura di Leon Goretzka, un calciatore che si schiera

L’inchino dei Bleus divide la Francia

(agi.it, 15 giugno 2021)

Fa discutere in Francia la decisione dei giocatori “Bleus” d’inginocchiarsi prima del debutto agli europei di Calcio contro la Germania, in omaggio al movimento Black Lives Matter e per condannare le discriminazioni razziali. Il numero due del movimento di estrema destra Rassemblement National (Rn), Jordan Bardella, si è chiesto se questa attenzione ai diritti umani varrà sempre: «Ci metteremo in ginocchio anche l’anno prossimo alla Coppa del Mondo in Qatar per rendere omaggio agli oltre 6.500 operai immigrati morti per costruire gli stadi della vergogna?», ha twittato l’esponente lepenista. I calciatori francesi si erano già inginocchiati prima dell’amichevole contro l’Olanda in vista degli europei, e negli ambienti nazionalistici era già montata la protesta con l’hashtag #BoycottEquipeDeFrance.

Afp
Afp

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L’album con cui Marvin Gaye liberò la musica black dai suoi cliché

di Carlo Massarini (linkiesta.it, 29 maggio 2021)

«Man, what’s happening?», un chiacchericcio iniziale in slang, musicisti che si preparano, dopo pochi secondi si apre su un ritmo che pulsa mediolento, rilassato, le congas che accolgono un riff di sax. E su questo tappeto morbido, accompagnata da un coro che lo raddoppia, si appoggia una voce… Mother, mother… «Madre, madre / ce ne sono troppe di voi che stanno piangendo / Fratello, fratello, fratello / ce ne sono fin troppi di voi che stan morendo / Sai che dobbiamo trovare un modo / per portare un po’ di amore qui, oggi».

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Dai girotondi a Mahmood, Nanni Moretti entra in maggioranza

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 3 giugno 2021)

Più o meno è andata così: Nanni Moretti annuncia la candidatura a Cannes di Tre piani con un video Instagram in cui si mette in smoking e canta Soldi di Mahmood, e i fan gli rispondono: “Ti amiamo”. E il video diventa virale, come si dice in questi casi, e fa male un po’ anche pensarlo, per uno che nel 1977 ha inchiodato “il barone” Monicelli alla “ricerca ansiosa e angosciosa del successo”. Insomma, fa una certa impressione osservare Nanni Moretti che sembra voler fare il simpatico, voler uscire dal suo personaggio irsuto e corrosivo di moralista talentuoso, addirittura voler abbracciare il pop, proprio quella maggioranza delle persone in cui ha sempre teorizzato di non voler credere.

Nanni Moretti via Instagram
Nanni Moretti via Instagram

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Come i Bts e la loro Army hanno cambiato il music business

di Francesco Cellino (vice.com, 4 maggio 2021)

Un comizio elettorale di Donald Trump che si trasforma in un flop clamoroso. Un Parlamento che modifica rigidissime leggi sul servizio militare. Una raccolta fondi milionaria per Black Lives Matter. Un titolo in Borsa che schizza alle stelle. C’è un filo che unisce tutti questi eventi apparentemente distanti, e quel filo passa per la boy band più seguita al mondo e una devota rete di fan pronti a mobilitarsi per le iniziative più disparate. Se il 2020 passerà alla storia per i motivi che possiamo immaginare, sento il dovere di aggiungere una postilla per bilanciare il tutto: il 2020 è stato (anche) l’anno dei Bts.

Big Hit Entertainment
Big Hit Entertainment

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Bob Dylan, 80 anni di un artista “never ending”

di Enzo Bonaiuto (adnkronos.com, 22 maggio 2021)

Cantautore, musicista, poeta, persino pittore e scultore: qualunque categoria si scelga, appare riduttiva per descrivere l’artista Bob Dylan, che lunedì compirà ottant’anni, essendo nato il 24 maggio del 1941 (da genitori ebrei ucraini, con nonni paterni di origini turche e materni di origini lituane) a Duluth, cittadina americana del Minnesota, porto sui Grandi Laghi, con il nome di Robert Allen Zimmerman, poi cambiato legalmente in Robert “Bob” Dylan – che, dunque, non può considerarsi un nome d’arte – quando aveva vent’anni. Artista a 360 gradi, che comunque ha un posto riservato nell’Olimpo della Musica.

Fotogramma / Ipa
Fotogramma / Ipa

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