Archivi tag: celebrity politics

Un albero tropicale si chiamerà DiCaprio

(agi.it, 11 gennaio 2022)

Un albero tropicale delle foreste di Ebo, in Camerun, recentemente scoperto, porterà il nome della star di Hollywood Leonardo DiCaprio, noto per il suo impegno a tutela dell’ambiente. Lo ha deciso un gruppo di scienziati dei giardini botanici reali (Rbg) di Londra, i Kew Gardens, e del National Herbarium del Camerun, che hanno voluto onorare l’attenzione rivolta da DiCaprio all’area protetta di Yabassi Key, all’interno della Ebo Forest, la cui biodiversità era stata minacciata da una concessione di disboscamento risalente al 2020. L’uvariopsis dicaprio è il nome scientifico assegnato all’albero tropicale, scoperto nella foresta camerunense, appartenente alla famiglia ylang-ylang.

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Sidney Poitier, la black star che infranse i pregiudizi

di Antonello Catacchio (ilmanifesto.it, 8 gennaio 2022)

Avrebbe compiuto 95 anni il mese prossimo Sir Sidney L. Poitier, venuto a mancare il giorno dell’Epifania alle Bahamas, dove ha concluso una vita singolare e significativa. Sin dalla nascita. I suoi genitori, Evelyn Outten e Reginald James Poitier, erano contadini di Cat Island, Bahamas, all’epoca colonia britannica. E per vendere i loro prodotti andavano sino alla vicina Miami, dove Sidney nacque, inatteso, il 20 febbraio 1927. Era settimino e il settimo fratello più piccolo della numerosa famiglia. Rimase a Miami presso dei parenti perché sembrava destinato a non sopravvivere. Invece dopo tre mesi aveva superato la situazione critica, trovandosi così nella condizione di essere cittadino statunitense perché nato in Florida.

Ph. Sasa Kralj / Ap

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Boicottare le Olimpiadi funziona?

(ilpost.it, 11 dicembre 2021)

Le Olimpiadi hanno una lunga storia di boicottaggi, cioè di mancate partecipazioni da parte di alcuni Paesi o di alcune delegazioni per protesta contro qualche avvenimento o torto percepito. Si cominciò a parlare di boicottaggio olimpico per la prima volta nel 332 a.C., quando Atene minacciò di ritirare i suoi atleti perché uno di loro era stato accusato di barare. L’ultimo è stato quello annunciato questa settimana da parte degli Stati Uniti e di alcuni alleati: sarà un boicottaggio “diplomatico” contro le Olimpiadi invernali che si apriranno a febbraio in Cina, per protestare contro le violazioni dei diritti umani e i crimini contro l’umanità commessi dal governo cinese, in particolare contro la minoranza musulmana degli uiguri.

Ph. Abhishek Chinnappa / Getty Images

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Meghan Markle non può candidarsi negli Stati Uniti

di Sara Calamandrei (vanityfair.it, 9 dicembre 2021)

Per impedire a Meghan Markle di candidarsi in politica, gli americani potrebbero scomodare addirittura Napoleone Bonaparte. È necessario fare un passo indietro: la duchessa del Sussex non ha mai ammesso di volersi dedicare alla carriera politica e, tantomeno, candidarsi alle presidenziali degli Stati Uniti, prima o poi. Però è vero che si è espressa in prima persona a favore dell’approvazione di una legge che istituisce il congedo parentale retribuito dopo la nascita di un figlio. Per perorare la causa, ha indirizzato una lettera pubblica alla Presidente della Camera, Nancy Pelosi, e a Chuck Schumer, leader della maggioranza al Senato.

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Sócrates e l’esperimento della Democracia corinthiana

di Pietro Cabrio (ilpost.it, 16 dicembre 2021)

Nella prima metà degli anni Ottanta il Brasile stava vivendo gli ultimi anni della dittatura militare che governava il Paese dal 1964. I tempi favorevoli per il regime dei generali erano finiti: gli effetti del boom economico che per quasi un decennio — dal 1968 al 1976 — avevano mantenuto la crescita nazionale costantemente al di sopra del 5 per cento annuo si erano esauriti, lasciando spazio a crisi di occupazione, disuguaglianze sempre più marcate e manifestazioni a favore del ritorno della democrazia. Con le proteste nel Nord-Est del Paese nel 1983, larghe rappresentanze di cittadini iniziarono a chiedere di poter eleggere direttamente il loro presidente.

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Steve Bronski è morto

di Matteo Cruccu (corriere.it, 9 dicembre 2021)

Si potrebbe definire banalmente un gruppo da one-hit-band, di quelli che fanno un pezzo ammazzaclassifiche e poi spariscono. Ma i Bronski Beat sono stati molto più di questo, oggi che ne torniamo a parlare per la scomparsa di Steve Bronski, co-fondatore della band britannica, morto all’età di 61 anni, secondo quanto ha dichiarato il suo celebre ex compagno di band, il cantante Jimmy Somerville. Già il pezzo ammazzaclassifiche, Smalltown boy, storia di un ragazzo omosessuale che deve abbandonare il suo paesino natale e i genitori, perché discriminato e perseguitato da gang omofobe, scalò immediatamente le classifiche di tutto il mondo.

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Joséphine Baker nel Panthéon

di Catherine Cornet (internazionale.it, 1° dicembre 2021)

Dal 30 novembre la Francia onora Joséphine Baker collocando nel Panthéon di Parigi, dove sono ricordati ottantuno uomini e cinque donne illustri della repubblica francese, un monumento funebre a lei dedicato. Ma visitando il Castello delle Milandes, nel cuore della Dordogna, si scopre una Joséphine Baker dalle vite multiple. Questo piccolo gioiello rinascimentale sembra ancora abitato: per trent’anni è stato la casa della ballerina e cantante delle Folies Bergères, della coraggiosissima resistente al nazismo e della madre antirazzista ante litteram. All’ultimo piano ci sono tantissimi lettini: qui infatti Joséphine Baker ha cresciuto i suoi 12 figli adottivi provenienti da tutto il mondo, dal Giappone alla Finlandia, dalla Colombia all’Algeria.

Chesnot / Getty Images

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Barbados diventa una repubblica e come primo atto nomina Rihanna “eroina nazionale”

(ilgiorno.it, 30 novembre 2021)

Allo scoccare della mezzanotte locale (le 5 del mattino in Italia) Barbados è diventata una Repubblica parlamentare governata da due donne, la prima ministra Mia Mottley e la presidente Sandra Mason, mentre una terza, la regina Elisabetta II, ha perso il titolo di capo di Stato, segnando il tramonto della Corona britannica sull’isola dopo quattro secoli di dominio. Nel settembre del 2020 il micro Stato caraibico aveva proclamato unilateralmente il divorzio da Londra – sulla scia del movimento Black Lives Matter – e stabilito come scadenza per il cambiamento costituzionale la data del 30 novembre 2021, in concomitanza con il 55esimo anniversario dell’indipendenza dalla Gran Bretagna, risalente al 1966.

Ph. Jeff J. Mitchell / Pool – Getty Images

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Ilona Staller per chi non c’era

(ilpost.it, 26 novembre 2021)

Elena Anna Staller, più nota come Ilona Staller e ancor più nota come Cicciolina, compie oggi settant’anni. Nata a Budapest, in Ungheria, è stata modella, conduttrice radiofonica, forse spia, attrice, cantante, parlamentare e attrice porno. Ha recitato con Moana Pozzi e John Holmes, ha cantato una canzone arrangiata da Ennio Morricone, si è candidata con Marco Pannella, è stata sposata con l’artista Jeff Koons, se l’è presa con Google, e di lei parlarono, tra gli altri, Umberto Eco e Leonardo Sciascia. Ilona Staller è stata un’apprezzatissima pornostar – «per chi era adolescente negli anni Settanta e Ottanta è stata la porta spalancata sul sesso e i suoi piaceri», ha scritto su Repubblica Luigi Bolognini – ma è stata anche molto altro, per l’Italia di un paio di decenni.

Ansa

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L’impegno di Lady Gaga per il movimento Lgbtq+

di Francesco Lepore (linkiesta.it, 16 novembre 2021)

Ascolti record per l’ultima puntata di Che tempo che fa, nei cui studi Fabio Fazio ha accolto Lady Gaga giunta a Milano per la première di House of Gucci. 3.611.000 persone hanno ascoltato la popstar statunitense mentre con semplicità raccontava della sua infanzia, della sua carriera e del film di Ridley Scott, in cui interpreta il ruolo di Patrizia Reggiani. Ma l’hanno vista anche più volte commossa, a partire dalle prime battute dell’intervista, quando Fazio ha introdotto il tema dell’affossamento del ddl Zan. Ne è seguita la messa in onda di un breve video della manifestazione milanese, tenutasi all’Arco della Pace il 28 ottobre per protestare contro quanto successo al Senato.

Ph. Diego Longobardi

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