Archivi tag: celebrity politics

I Lego ispirati alla guerra in Ucraina

di Monica Coviello (vanityfair.it, 16 marzo 2022)

Con i minifig che ritraggono il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Citizen Brick, un’azienda danese che realizza mattoncini Lego, ha raccolto 16.540 dollari per aiutare i cittadini ucraini. Oltre al minifig in edizione limitata, che indossa una tuta verde kaki e ha la barba e i capelli neri, la Citizen Brick ha realizzato anche delle mini molotov con la bandiera dei colori dell’Ucraina, giallo e celeste, e delle fiamme rosse che escono dal collo delle bottiglie. L’azienda, sulla sua pagina Instagram, ha voluto ringraziare tutti quelli che hanno aderito all’iniziativa: «L’intero importo è stato donato a @directrelief [ente di beneficenza specializzato nella fornitura di cure mediche di emergenza in tutto il mondo che, attualmente, collabora con il ministero della Salute dell’Ucraina – N.d.R.] per aiutarli nello sforzo di portare forniture mediche a chi ne ha bisogno».

Continua la lettura di I Lego ispirati alla guerra in Ucraina

Il video di Arnold Schwarzenegger per il popolo russo

(ilpost.it, 17 marzo 2022)

L’attore e politico (ex governatore della California) Arnold Schwarzenegger ha pubblicato un video sulla guerra in Ucraina rivolgendosi direttamente al popolo russo. Nei primi minuti del video, Schwarzenegger racconta di quando a 14 anni incontrò il campione di sollevamento pesi Yuri Petrovich Vlasov, «l’uomo che diventò il mio eroe» nonostante l’opposizione iniziale di suo padre, che assediò Leningrado nelle fila dell’esercito nazista e che non amava i russi. Ma l’incontro con Vlasov e i suoi successivi viaggi nel Paese, racconta Schwarzenegger, consolidarono uno stretto legame di amicizia e affetto con la Russia e i russi.

Arnold Schwarzenegger via Twitter / Tristar Picture

Continua la lettura di Il video di Arnold Schwarzenegger per il popolo russo

Kate in blu supporta il popolo ucraino

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 15 marzo 2022)

Da quando è scoppiata la guerra in Ucraina, il blu su Kate Middleton assume un nuovo significato. Se prima era il colore che ben si abbinava al suo anello di fidanzamento, ora invece diventa un modo di mostrare solidarietà al popolo ucraino. La duchessa di Cambridge si è presentata alla funzione del Commonwealth Day nell’Abbazia di Westminster con un coat dress su misura nuovo di zecca firmato Catherine Walker abbinato a un cappello in stile Jacqueline Kennedy di Sean Barrett. La silhouette aderente del capo in crêpe di lana è movimentata da due grandi patte delle tasche in vita mentre il rever a scialle è di velluto. Il cappotto copre un abito del medesimo colore, mentre il tacco dieci firmato Rupert Sanderson è di una gradazione appena più scura.

Ph. Samir Hussein

Continua la lettura di Kate in blu supporta il popolo ucraino

Le cose che anticipò “Kony 2012”

(ilpost.it, 10 marzo 2022)

Nel 2012 Invisible Children era una semisconosciuta associazione californiana impegnata da otto anni in attività di informazione e sensibilizzazione dei Paesi occidentali sui crimini commessi in Africa Centrale da un violento gruppo di milizie fondamentaliste guidato da un leader ugandese chiamato Joseph Kony. Nei primi giorni di marzo di quell’anno, esattamente dieci anni fa, il nome e il lavoro di Invisible Children diventarono eccezionalmente noti negli Stati Uniti e in molti altri Paesi del mondo, oltre ogni realistica previsione, dopo che l’associazione pubblicò su Internet un documentario di circa mezz’ora intitolato Kony 2012. In sei giorni diventò il primo video su YouTube a essere visto oltre 100 milioni di volte.

Continua la lettura di Le cose che anticipò “Kony 2012”

Ferragni ama tutti, tutti amano Ferragni

di Manuel Peruzzo (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2022)

Hanno vinto i conservatori. Ci ho pensato quando ho visto “Love Fiercely”, la campagna social con l’obiettivo di sensibilizzare i fan di Chiara Ferragni sulle forme d’amore inclusivo lgbtq+, che è un po’ come sensibilizzare i follower del Papa circa l’importanza di amare il prossimo e quelli di Lady Gaga sul vestirsi come gli pare. Nel video si intervistano tre coppie che si amano (l’uomo trans e la donna cis, le lesbiche interracial che si tengono per mano e i papà gay della ztl di Milano), rappresentative di tutti e di nessuno, e per dimostrare che l’amore è bello in ogni sua forma contro ogni pregiudizio si chiede loro “come vi siete conosciuti?”, ma anche “vi importa dello sguardo della gente?”. Certo, sono tutti content creator o talent o creativi, vivono dello sguardo sui social, e rispondere “non ci importa nulla” ha la stessa validità della Nike che dice che fa le scarpe per passione, mica per venderle.

Chiara Ferragni via Instagram

Continua la lettura di Ferragni ama tutti, tutti amano Ferragni

Sean Penn in Ucraina per un documentario sull’invasione russa

(adnkronos.com, 26 febbraio 2022)

«Se lasciamo che l’Ucraina combatta da sola, la nostra anima come America è persa». Così Sean Penn, che si trova nel Paese per girare un documentario sull’invasione della Russia, che condanna con forza, in un’intervista al Washington Post. «È un errore che sta già costando vite e infrangendo cuori» ha detto l’attore e regista hollywoodiano, noto per il suo attivismo politico, sottolineando che «se non si fermerà, Putin commetterà il più orribile errore per tutta l’umanità». Penn ha avuto poi parole di lode per il coraggio e l’eroismo degli ucraini: «Il presidente Zelensky e il popolo ucraino sono elevati a simboli storici del coraggio e del principio», ha affermato Penn, che aveva visitato l’Ucraina già a novembre per preparare il film.

Volodymyr Zelensky via Instagram

Continua la lettura di Sean Penn in Ucraina per un documentario sull’invasione russa

Non c’è più posto in Nba per Enes Kanter

(ilpost.it, 22 febbraio 2022)

Lo scorso 14 febbraio il giocatore turco di Nba Enes Kanter è stato ceduto dai Boston Celtics agli Houston Rockets insieme ad altri due compagni. Poco dopo averlo scambiato, però, i Rockets hanno deciso di escluderlo dalla rosa, lasciandolo senza squadra a stagione ormai inoltrata. Fin lì, in 35 partite giocate con Boston, Kanter aveva tenuto una media di 11,7 minuti a partita con 3,7 punti, 4,6 rimbalzi e una percentuale al tiro del 52,6: numeri che, uniti a quelli più sostanziosi della stagione precedente trascorsa a Portland, avrebbero potuto tenerlo ancora tra le squadre di medio-alto rendimento, perlomeno come rimpiazzo. Kanter era all’undicesima stagione in Nba e a 29 anni avrebbe potuto aggiungere ancora qualcosa, ma dopo essere rimasto senza squadra molto probabilmente non avrà un’altra opportunità.

Ph. Charles Krupa / Ap

Continua la lettura di Non c’è più posto in Nba per Enes Kanter

Hugh Grant contro Boris Johnson

(ilmattino.it, 17 febbraio 2022)

Hugh Grant ha mostrato tutto il suo sostegno alla marcia anti Boris Johnson di sabato 19 febbraio a Londra. La protesta è organizzata dal gruppo di attivisti Take Back Democracy, che si dicono «completamente stufi del governo britannico di Boris Johnson e del partito Tory». Una dichiarazione sul loro sito web recita: «Ci siamo sentiti in dovere di fare qualcosa sulla scia della corruzione in corso al governo. Vogliamo fare qualcosa per fermare la transizione al fascismo e per essere una contro-argomentazione all’agenda populista. Crediamo nell’inclusione, nell’uguaglianza e in un Paese equo per tutti. Non abbiamo affiliazioni di partito politico e siamo membri di partiti diversi o di nessun partito».

The New Daily

Continua la lettura di Hugh Grant contro Boris Johnson

L’artivismo è la vera (e unica) avanguardia di questi anni Venti

di Luca Beatrice (linkiesta.it, 22 gennaio 2022)

La parola è stridente, quasi cacofonica, come succede ai termini innaturalmente composti. Però “artivismo” offre la temperatura dell’arte di oggi, politicamente impegnata su temi di larga condivisione come i diritti, l’ambiente, le pari opportunità, le migrazioni, i disequilibri tra le diverse zone del mondo. Questioni tra le poche, peraltro, ad attrarre un pubblico giovane. E si sa quanto la cultura abbia bisogno di un ricambio generazionale. Artivismo. Arte, politica, impegno si direbbe un instant se non fosse che l’autore, Vincenzo Trione, ci ha abituati a lunghe ed esaurienti disamine critiche ben oltre la soglia del contingente. Il suo saggio precedente, L’opera interminabile, viaggiava sulla complessità di artisti-mondo impossibili da incasellare.

Ph. Cecilia Fabiano / LaPresse

Continua la lettura di L’artivismo è la vera (e unica) avanguardia di questi anni Venti

Muhammad Ali è ancora un passo avanti

di Giulio Zoppello (esquire.com, 17 gennaio 2022)

Lewis Hamilton e Lebron James che si schierano per il Black Lives Matter, Serena Williams che si mobilita per i diritti delle donne delle minoranze, Eric Cantona che senza mezzi termini condanna i mondiali di calcio in Qatar. Ci sarebbero anche altri esempi da portare, ma tutti hanno una cosa in comune: la loro voce si leva oggi perché, per primo, a farlo in quanto star dello sport conscia della propria responsabilità, lo fece un ragazzo nato a Louisville, Kentucky, il 17 dicembre di ottant’anni fa. Venne registrato all’anagrafe dal padre pittore come Cassius Marcellus Clay, ma sarebbe diventato tra i personaggi più iconici della storia del XX secolo con il nome che lui stesso si scelse: Muhammad Ali.

Ph. Russell McPhedran / Hulton Archive – Getty Images

Continua la lettura di Muhammad Ali è ancora un passo avanti