Archivi tag: celebrity politics

DiCaprio-Bolsonaro, scontro sull’Amazzonia via social

(adnkronos.com, 30 aprile 2022)

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha risposto a Leonardo DiCaprio dopo che l’attore hollywoodiano, fervente ambientalista, ha esortato i giovani del Paese a votare alle elezioni di fine anno. «Il Brasile ospita l’Amazzonia e altri ecosistemi critici per il cambiamento climatico», ha scritto giovedì DiCaprio su Twitter. «Quello che succede lì conta per tutti noi e il voto dei giovani è fondamentale per guidare il cambiamento per un pianeta sano», ha aggiunto. Bolsonaro, che ha tagliato i fondi per la tutela ambientale, ha risposto con sarcasmo. «Grazie per il tuo sostegno, Leo! È davvero importante che tutti i brasiliani votino alle prossime elezioni», ha twittato il leader di estrema destra, in carica dal 2019. «Il nostro popolo deciderà se vuole mantenere la nostra sovranità sull’Amazzonia o essere governato da criminali che servono interessi stranieri».

LR / Afp

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Lundini ha fatto la satira dei concertoni al concertone del Primo Maggio, ma nessuno se n’è accorto

(ilfoglio.it, 1° maggio 2022)

Valerio Lundini è salito sul palco del concertone del Primo Maggio verso le sette di sera e diverse ore di musica infarcita da discorsi sulla guerra e sulla pace che seguivano i canoni della più tradizionale retorica pacifista della sinistra italiana. Il comico romano ha cantato La guerra è brutta, accompagnato dai VazzaNikki. Una canzone che è il concentrato proprio di quelle frasi che si erano sentite sino a pochi istanti prima: “non servono le armi”, “non servono i bunker”, “perché solo la musica ci può salvare dall’imminente scoppio di un conflitto mondiale”. Insomma, niente di nuovo, non fosse per il “perché più di qualunque proiettile è potente la nostra retorica”, che era una dichiarazione di intenti, un modo per avvisare gli spettatori, un modo per dire sì, sto proprio parlando di voi, sto ironizzando su di voi, proprio su di voi.

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Fedez ha lanciato una sua Fondazione

di Nicola Bambini (vanityfair.it, 11 aprile 2022)

L’impegno sociale di Fedez continua a crescere, in maniera sempre più strutturata. Dopo l’operazione al pancreas a causa di un tumore neuroendocrino, il rapper ha infatti lanciato la sua Fondazione, «una realtà filantropica, senza scopo di lucro, che opera su tre pilastri fondativi: il sociale, la solidarietà e la pubblica utilità». Un’importante iniziativa che segue una serie di recenti progetti portati avanti dall’artista e dalla moglie, Chiara Ferragni; su tutte la raccolta fondi per la costruzione di un nuovo reparto all’Ospedale San Raffaele di Milano per rispondere all’esplosione del Covid-19. La Fondazione Fedez E.T.S. (l’acronimo sta per Ente del Terzo Settore) «è, per esplicita e dichiarata intenzione del suo fondatore, la naturale evoluzione della responsabilità sociale dimostrata da Fedez nelle molte azioni concrete da lui messe in atto in prima persona nelle emergenze che il nostro Paese ha dovuto affrontare in questi ultimi difficilissimi mesi. Con la Fondazione tutto questo assumerà un orizzonte più ampio», si legge ancora sul comunicato on line, «in quanto la gestione della contingenza verrà coniugata con l’attività programmatica propria di un ente di questo tipo».

Fedez via Instagram

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Trump in Pennsylvania appoggia il Dr. Oz

di Massimo Basile (agi.it, 10 aprile 2022)

Sfidando il suo cerchio magico e i big del partito repubblicano, Donald Trump ha dato il suo endorsement per la carica di senatore della Pennsylvania al controverso cardiochirurgo Mehmet Oz, celebre e chiacchierato personaggio televisivo, conosciuto dagli americani come Dr. Oz, conduttore del The Dr. Oz Show. Nato a Cleveland, in Ohio, da genitori turchi, 61 anni, laureato ad Harvard e poi diventato un accademico alla Columbia come “professore emerito di Chirurgia”, Oz ha assunto i contorni della star quando è diventato presenza fissa del popolare talk show condotto da Oprah Winfrey. Dopo cinque anni come ospite, Oprah gli propose di condurre un programma in prima persona. Dalla tribuna televisiva il Dr. Oz, come luminare della scienza, ha lanciato una serie di messaggi controversi.

Reuters

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La reunion dei Pink Floyd per l’Ucraina

di Claudia Fascia (ansa.it, 7 aprile 2022)

I Pink Floyd tornano a suonare insieme per un nuovo brano dal titolo Hey Hey Rise Up, in uscita l’8 aprile, a supporto al popolo ucraino. Si tratta della prima musica originale registrata dai Pink Floyd riuniti dai tempi di The Division Bell, del 1994. La traccia vede la collaborazione di David Gilmour e Nick Mason con il bassista Guy Pratt, Nitin Sawhney alle tastiere, con una performance vocale straordinaria di Andriy Khlyvnyuk della band ucraina Boombox. Registrata mercoledì 30 marzo, utilizza la voce di Andriy estrapolata da un suo post Instagram che lo immortala mentre canta in Sofiyskaya Square a Kiev. Il brano Oh, The Red Viburnum In The Meadow è un brano ucraino folk di protesta scritto durante la prima guerra mondiale che si è diffuso in tutto il mondo durante lo scorso mese contro l’invasione dell’Ucraina.

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Sean Penn chiede una “colletta” ai miliardari per fermare la guerra

di Fabiana Salsi (vanityfair.it, 2 aprile 2022)

La fine della guerra in Ucraina per Sean Penn è anche in mano ai miliardari. Anzi, i miliardari secondo lui potrebbero essere decisivi per determinare le sorti del conflitto e dare il colpo finale all’esercito russo. L’attore due volte premio Oscar lo ha appena scritto su Twitter, ipotizzando anche un calcolo: «2 squadroni di F-15 o 16 (ovvero 12 velivoli con una tecnologia migliore dei Mig russi o dei SU) adeguati per piloti ucraini rapidamente addestrabili (3 settimane) costerebbero a un privato circa 300 milioni di dollari», ha scritto Penn. «A questi» ha proseguito «basterebbe aggiungere 200 milioni in difesa missilistica per un totale di 500 milioni». Poi ha continuato con un altro tweet, scrivendo: «Un miliardario potrebbe porre fine a questa guerra in Ucraina. Ovviamente ci sono componenti aggiuntive da considerare, ma credo che valga la pena pensarci».

Ph. Chris Pizzello / Invision – Ap

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Meghan Markle debutta su Spotify con un podcast sugli stereotipi femminili

(ansa.it, 27 marzo 2022)

La duchessa di Sussex sbarca su Spotify con una prima serie di appuntamenti da lei condotti nell’ambito di un podcast dedicato a denunciare gli stereotipi sulle donne che tuttora vengono utilizzati come etichette per frenare l’emancipazione femminile e il percorso verso un pieno riconoscimento della parità di genere. Lo annuncia la stessa Meghan Markle dalla California, dove ha scelto di vivere assieme al marito Harry e ai piccoli Archie e Lilibet Diana dopo lo strappo traumatico della coppia “ribelle” dalla famiglia reale britannica. L’obiettivo – ha spiegato la duchessa ed ex attrice, citata dai media del Regno Unito – è quello d’indagare “sugli stereotipi che trascinano le donne indietro”.

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Dolly Parton è sempre favolosa

(ilpost.it, 22 marzo 2022)

La settimana scorsa la cantautrice country americana Dolly Parton ha detto di essere molto grata e lusingata dalla candidatura ricevuta per entrare nella Rock & Roll Hall of Fame, il popolare museo di Cleveland che annualmente celebra una serie di musicisti che hanno fatto la storia del rock, ma ha chiesto «rispettosamente» di essere tolta dall’elenco dei candidati al riconoscimento sostenendo di non esserne all’altezza. Diventata famosa soprattutto negli anni Settanta e Ottanta grazie a canzoni come Jolene, 9 to 5 e Here You Come Again, Parton è considerata un’icona del country ma ha ispirato nei decenni artiste e artisti di ogni genere musicale e generazione, diventando popolarissima e amata, oltre che per la gran voce e il talento, anche per il suo carisma, il suo aspetto appariscente e la sua autoironia.

Ph. Jack Plunkett / Invision – Ap

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Gli Oscar sono sempre stati politici, e quest’anno non sarà diverso

di David Canfield (vanityfair.it, 26 marzo 2022)

L’anno scorso, in questo periodo, Donald Trump definiva gli Oscar troppo «politicamente corretti», accusando lo spettacolo di essere utile come piattaforma per il Partito Democratico e suggerendo che l’Academy si fosse allontanata dalla sua funzione iniziale di onorare i film senza riconoscere il mondo che li circonda. A parte la natura generale e sconclusionata della dichiarazione, la sua premessa implicita era sbagliata: gli Oscar hanno sempre messo in mostra momenti politici. Di conseguenza, i tentativi di lunga data dell’Academy di raggiungere una più ampia rilevanza culturale saranno sicuramente rispettati anche questa domenica sera, quando i padroni di casa Wanda Sykes, Amy Schumer e Regina Hall metteranno in scena uno spettacolo stellare in un momento di guerra.

Mariel Tyler – Getty Images

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A Schwarzenegger ha risposto una delle star mondiali del sollevamento pesi

di Nuccia Bianchini (agi.it, 21 marzo 2022)

«Non hai letto le lettere dei bambini nel Donbass, ora non deluderli: vieni a vedere con i tuoi occhi la realtà delle cose». È una delle star del sollevamento pesi mondiale, Maryana Naumova, una bella 23enne alta e dai muscoli scolpiti, famosa per aver scalato giovanissima vette mondiali, a rispondere da Mosca all’appassionato appello di Arnold Schwarzenegger a Vladimir Putin perché fermi la guerra. E l’appello di Maryana, una lunga lettera, in risposta al video visto da milioni di persone, non è meno coinvolgente, perché chiama in causa i bambini che hanno vissuto per anni sotto le bombe nel Donbass. Naumova divenne famosa da adolescente, quando fu la prima donna sotto i 18 anni a competere in gare di sollevamento pesi. Gare tra cui anche la famosa competizione di forza organizzata da Schwarzenegger.

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