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Angelina Jolie si è dimessa da inviata speciale dell’Onu

di Paolo Mastrolilli (repubblica.it, 18 dicembre 2022)

Angelina Jolie lascia l’incarico di inviata speciale dell’Alto commissariato Onu per i rifugiati, dimostrando che dopo vent’anni neanche lei, come tanti altri in buona o cattiva fede, capisce come funziona il Palazzo di Vetro. Jolie rientra sicuramente nella categoria dei frustrati in buona fede, e infatti la separazione è stata quanto meno presentata come un atto consensuale, con il suo impegno a continuare il lavoro per le questioni umanitarie e dei diritti umani.

Ph. Jordan Pix / Getty Images

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Il “duetto” tra Bono e Papa Francesco sul ruolo delle donne nella lotta per l’ambiente

(tgcom24.mediaset.it, 19 maggio 2022)

Bono è a Roma per partecipare a un incontro con il Papa organizzato da Scholas Occurrentes, una fondazione pontificia che si occupa di educazione dei più svantaggiati, nel corso di una cerimonia nell’Aula Magna dell’Università Urbaniana. «L’educazione delle ragazze è un superpotere per combattere l’estrema povertà, e vorrei chiedere a Sua Santità sei lei pensa che le donne e le ragazze abbiano lo stesso ruolo potente per cambiare il mondo e il cambiamento climatico», ha detto il leader degli U2. «Parliamo della madre-terra, non del padre-terra», ha risposto il Pontefice con un sorriso, ricevendo un lungo applauso. I giovani hanno accolto il Papa con uno spettacolo di canti e recite ispirati alla tutela dell’ambiente. «Serve poesia e coraggio» per la cura della casa comune, bisogna «difendere l’armonia della creazione, e le donne sanno di armonia più di quanto sappiamo noi uomini», ha detto Francesco, che ha lanciato il Movimento Educativo Internazionale Scholas Occurrentes durante un incontro con i ragazzi.

Ansa

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Zelensky nomina Shevchenko ambasciatore di United24

(rainews.it, 18 maggio 2022)

«Andriy ha una grande missione: far aumentare l’assistenza internazionale al nostro Paese». Con questo messaggio Volodymyr Zelensky ha sigillato la nomina dell’ex fuoriclasse del calcio Andriy Shevchenko ad ambasciatore di United24, l’iniziativa che il presidente dell’Ucraina ha lanciato per raccogliere donazioni a sostegno del Paese in guerra. «L’ambasciatore Andriy si è guadagnato molta fiducia nell’arena internazionale con il suo lavoro e i suoi risultati sportivi. Ora ha una nuova, importante missione: raccontare al mondo gli eventi in Ucraina e far aumentare gli aiuti internazionali al nostro Paese. Sono sicuro che ci riuscirà», ha scritto Zelensky su Telegram, condividendo le immagini dell’incontro con l’ex campione rossonero.

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A Schwarzenegger ha risposto una delle star mondiali del sollevamento pesi

di Nuccia Bianchini (agi.it, 21 marzo 2022)

«Non hai letto le lettere dei bambini nel Donbass, ora non deluderli: vieni a vedere con i tuoi occhi la realtà delle cose». È una delle star del sollevamento pesi mondiale, Maryana Naumova, una bella 23enne alta e dai muscoli scolpiti, famosa per aver scalato giovanissima vette mondiali, a rispondere da Mosca all’appassionato appello di Arnold Schwarzenegger a Vladimir Putin perché fermi la guerra. E l’appello di Maryana, una lunga lettera, in risposta al video visto da milioni di persone, non è meno coinvolgente, perché chiama in causa i bambini che hanno vissuto per anni sotto le bombe nel Donbass. Naumova divenne famosa da adolescente, quando fu la prima donna sotto i 18 anni a competere in gare di sollevamento pesi. Gare tra cui anche la famosa competizione di forza organizzata da Schwarzenegger.

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Sidney Poitier, la black star che infranse i pregiudizi

di Antonello Catacchio (ilmanifesto.it, 8 gennaio 2022)

Avrebbe compiuto 95 anni il mese prossimo Sir Sidney L. Poitier, venuto a mancare il giorno dell’Epifania alle Bahamas, dove ha concluso una vita singolare e significativa. Sin dalla nascita. I suoi genitori, Evelyn Outten e Reginald James Poitier, erano contadini di Cat Island, Bahamas, all’epoca colonia britannica. E per vendere i loro prodotti andavano sino alla vicina Miami, dove Sidney nacque, inatteso, il 20 febbraio 1927. Era settimino e il settimo fratello più piccolo della numerosa famiglia. Rimase a Miami presso dei parenti perché sembrava destinato a non sopravvivere. Invece dopo tre mesi aveva superato la situazione critica, trovandosi così nella condizione di essere cittadino statunitense perché nato in Florida.

Ph. Sasa Kralj / Ap

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Boicottare le Olimpiadi funziona?

(ilpost.it, 11 dicembre 2021)

Le Olimpiadi hanno una lunga storia di boicottaggi, cioè di mancate partecipazioni da parte di alcuni Paesi o di alcune delegazioni per protesta contro qualche avvenimento o torto percepito. Si cominciò a parlare di boicottaggio olimpico per la prima volta nel 332 a.C., quando Atene minacciò di ritirare i suoi atleti perché uno di loro era stato accusato di barare. L’ultimo è stato quello annunciato questa settimana da parte degli Stati Uniti e di alcuni alleati: sarà un boicottaggio “diplomatico” contro le Olimpiadi invernali che si apriranno a febbraio in Cina, per protestare contro le violazioni dei diritti umani e i crimini contro l’umanità commessi dal governo cinese, in particolare contro la minoranza musulmana degli uiguri.

Ph. Abhishek Chinnappa / Getty Images

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Joséphine Baker nel Panthéon

di Catherine Cornet (internazionale.it, 1° dicembre 2021)

Dal 30 novembre la Francia onora Joséphine Baker collocando nel Panthéon di Parigi, dove sono ricordati ottantuno uomini e cinque donne illustri della repubblica francese, un monumento funebre a lei dedicato. Ma visitando il Castello delle Milandes, nel cuore della Dordogna, si scopre una Joséphine Baker dalle vite multiple. Questo piccolo gioiello rinascimentale sembra ancora abitato: per trent’anni è stato la casa della ballerina e cantante delle Folies Bergères, della coraggiosissima resistente al nazismo e della madre antirazzista ante litteram. All’ultimo piano ci sono tantissimi lettini: qui infatti Joséphine Baker ha cresciuto i suoi 12 figli adottivi provenienti da tutto il mondo, dal Giappone alla Finlandia, dalla Colombia all’Algeria.

Chesnot / Getty Images

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L’impegno di Lady Gaga per il movimento Lgbtq+

di Francesco Lepore (linkiesta.it, 16 novembre 2021)

Ascolti record per l’ultima puntata di Che tempo che fa, nei cui studi Fabio Fazio ha accolto Lady Gaga giunta a Milano per la première di House of Gucci. 3.611.000 persone hanno ascoltato la popstar statunitense mentre con semplicità raccontava della sua infanzia, della sua carriera e del film di Ridley Scott, in cui interpreta il ruolo di Patrizia Reggiani. Ma l’hanno vista anche più volte commossa, a partire dalle prime battute dell’intervista, quando Fazio ha introdotto il tema dell’affossamento del ddl Zan. Ne è seguita la messa in onda di un breve video della manifestazione milanese, tenutasi all’Arco della Pace il 28 ottobre per protestare contro quanto successo al Senato.

Ph. Diego Longobardi

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La profezia dei Baustelle e il posizionamento del marchio Fedez

di Guia Soncini (linkiesta.it, 12 novembre 2021)

In una vecchia vignetta di Altan, un tizio si faceva le grandi domande: chi siamo, dove andiamo, che codice fiscale abbiamo. Ho passato ieri a farmi quelle e altre grandi domande: che cosa vuole venderci il marito della Ferragni? È difficile resistere al mercato (amore mio)? La catastrofe è inevitabile? Ed è vero che la Storia si ripete sempre due volte, la prima come tragedia e la seconda come Tomaso Montanari? «Anna pensa di soccombere al mercato, non lo sa perché si è laureata, anni fa credeva nella lotta, adesso sta paralizzata in strada, finge di essere morta, scrive con lo spray sui muri che la catastrofe è inevitabile». Nell’inverno del 2008 esisteva un governo Prodi (sembra un attimo fa, sembra un secolo), esistevano i dischi (sembra un secolo, forse due), Chiara Ferragni non aveva ancora inventato il blog The Blonde Salad, il suo futuro marito era a malapena maggiorenne, e i blog in cui una si fotografava per farci vedere com’era vestita sembravano molte cose ma certo non un antipasto di futuro (è tutto un attimo, diceva quella).

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