di Gianni Santoro (repubblica.it, 14 maggio 2019)
La citazione è nota e gliela rinfacciano spesso: “Non dimenticare le canzoni che ti hanno fatto piangere e le canzoni che ti hanno salvato la vita”, cantava Morrissey nel 1985 in Rubber ring, una delle tante canzoni con cui il suo gruppo, gli Smiths, segnò la vita di una comunità di fan che con gli anni sarebbe cresciuta a dismisura ben oltre lo status di cult band. Gliela rinfacciano per dirgli che è cambiato, che non è rimasto molto di quell’adolescente che piangeva nella cameretta di Manchester ascoltando le sue canzoni preferite ora che è diventato un burbero e controverso signore di mezza età (il 22 maggio sono 60) sempre pronto a sfidare i suoi fan a colpi di dichiarazioni in odore di sovranismo britannico.
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