di Daniele Cassandro (internazionale.it, 12 luglio 2021)
Il 24 maggio 1988, in Inghilterra, Galles e Scozia entrò in vigore un emendamento del Local Government Act chiamato Clause 28 (Sezione 28). Questa clausola, votata dal governo conservatore di Margaret Thatcher, obbligava le autorità locali a: “non promuovere intenzionalmente l’omosessualità o pubblicare materiale con l’intenzione di promuovere l’omosessualità” o “promuovere l’insegnamento in qualsiasi scuola finanziata dallo Stato dell’accettabilità dell’omosessualità come pretesa relazione familiare”. È una legge che oggi non esiteremmo a definire discriminatoria, nata in un periodo storico in cui le comunità lgbt+ di tutto il mondo erano sterminate dall’Aids, e gay, lesbiche e trans erano generalmente visti dall’opinione pubblica come degli untori.