Archivi tag: biopolitica

Fatoumata Diawara racconta un’Africa che vuole cambiare

di Andrea de Georgio (internazionale.it, 23 luglio 2021)

7 luglio 2021. Mentre il Sole comincia lentamente a calare, una fiumana di gente affolla la Corniche Président John Fitzgerald Kennedy di Marsiglia, trafficato lungomare che collega il centro città alle spiagge di Catalans, Malmousque, Maldormé e, più avanti, Prado. Il Théâtre Silvain, suggestivo anfiteatro immerso nel verde che scalda le estati musicali marsigliesi, stasera ospita il concerto di Fatoumata Diawara, una delle voci più eccentriche e interessanti del panorama artistico africano. I biglietti per la serata clou del Festival de Marseille, che chiude la 17ª edizione di Africa Fête, sono esauriti da giorni.

Ph. Pierre Gondard

Continua la lettura di Fatoumata Diawara racconta un’Africa che vuole cambiare

Harry e Meghan si lanciano nella finanza etica

di Annalisa Misceo (vanityfair.it, 13 ottobre 2021)

Soltanto investendo l’uno nell’altro possiamo cambiare il mondo. Ne sono convinti i duchi di Sussex, Harry e Meghan, che con questa dichiarazione sul loro sito Archewell hanno ufficializzato la loro partnership con la società d’investimenti Ethic, compagnia newyorchese la cui parola d’ordine è sostenibilità. Non paghi del loro impegno in difesa dell’ambiente con l’azienda di viaggi sostenibili Travalyst, i Sussex ora si lanciano nella finanza etica. La Ethic, infatti, che, pur gestendo un fondo da oltre un miliardo di dollari si definisce una società “hippie”, dichiara di voler «rendere i mercati dei titoli una forza per il bene», e di farlo «creando soluzioni sostenibili personalizzate per aiutare gli investitori a impiegare il proprio denaro in imprese che trattano le persone e il pianeta con rispetto».

Continua la lettura di Harry e Meghan si lanciano nella finanza etica

A Cinecittà facevano recitare i nazisti

di Gianni Del Vecchio (huffingtonpost.it, 31 luglio 2021)

Che nel secondo Dopoguerra Roma pullulasse di nazisti in fuga verso il Sudamerica o il Medio Oriente lo si sapeva. Che nella loro permanenza fossero aiutati e sostenuti da importanti pezzi delle gerarchie vaticane pure lo si sapeva. Che tutto ciò avvenisse con il beneplacito dei servizi segreti americani – che utilizzavano le ex prime linee di Hitler in chiave anticomunista – è ormai verità storica conclamata. Che invece tanti di loro, almeno tre ma forse di più, sbarcassero il lunario recitando in ruoli minori in importanti film italiani – come Una vita difficile di Dino Risi o La caduta degli dei di Luchino Visconti – è meno noto. O meglio: è noto per lo più a storici e addetti ai lavori.

Continua la lettura di A Cinecittà facevano recitare i nazisti

Macron in campo per beneficenza

(ansa.it, 14 ottobre 2021)

Poco prima d’indossare maglia e scarpini per partecipare nel pomeriggio a un match di beneficenza, il presidente francese Emmanuel Macron ha annunciato oggi un “enorme colpo d’acceleratore” per “mettere lo sport al centro della nazione” francese entro i Giochi Olimpici di Parigi 2024, con la costruzione di 5.000 strutture ed equipaggiamenti di prossimità. Per questo obiettivo verranno stanziati circa 200 milioni di euro, di cui 100 già dal 2022, ha confermato il capo dello Stato a pochi mesi dalle elezioni presidenziali di aprile. Benché non ancora candidato a una riconferma, Macron sta moltiplicando in questi ultimi giorni gli annunci legati a nuovi investimenti: dallo sport all’industria, e via dicendo.

Ansa / Epa

Continua la lettura di Macron in campo per beneficenza

Il fenomeno dei santoni in India

(ilpost.it, 10 ottobre 2021)

Nell’agosto del 2017, il predicatore indiano Gurmeet Ram Rahim Singh – dal 1990 a capo del gruppo Dera Sacha Sauda, un’organizzazione indiana non governativa con decine di milioni di devoti in tutto il mondo – fu condannato per violenza sessuale a 20 anni di carcere da un tribunale speciale del Central Bureau of Investigation (Cbi), l’agenzia nazionale indiana per le inchieste criminali. Subito dopo la lettura del verdetto, oltre centomila seguaci di Ram Rahim riuniti per le strade del distretto di Panchkula, nell’India settentrionale, protestarono per la condanna. Nei violenti scontri con la polizia, intervenuta per contenere i disordini, 38 persone furono uccise e 250 rimasero ferite. Ram Rahim – noto anche con il nome “Msg”, o Messenger of God – sta scontando una pena all’ergastolo dopo una successiva condanna per il suo coinvolgimento nell’omicidio del giornalista indiano Ram Chander Chhatrapati, ucciso nel 2002, autore dell’inchiesta che portò all’accusa di stupro contro lo stesso Ram Rahim.

Ph. Tsering Topgyal / Ap

Continua la lettura di Il fenomeno dei santoni in India

La censura cinese ha raggiunto Hollywood

(ilpost.it, 14 settembre 2021)

Alla fine di maggio l’attore americano John Cena, uno dei protagonisti del decimo film della saga di Fast & Furious, pubblicò sul social network cinese Weibo un video di scuse in cui diceva – in Mandarino – di aver «commesso un errore» e di amare e rispettare molto la Cina e i cinesi. Nel video Cena non diceva esplicitamente per cosa si stesse scusando: pochi giorni prima, durante una conferenza stampa, si era riferito a Taiwan parlandone come di un Paese indipendente e irritando il governo cinese, che invece considera Taiwan un proprio territorio. Cena si era scusato per aver detto qualcosa che andava contro i valori del governo cinese, ma in particolare per evitare che Fast & Furious 9 – The Fast Saga, che tra le altre cose era stato prodotto anche dalla China Film Group Corporation, venisse censurato.

Ph. Andy Wong / Ap

Continua la lettura di La censura cinese ha raggiunto Hollywood

Kate versione Goldfinger non è altro che un’influencer?

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 1° ottobre 2021)

L’abito che la duchessa di Cambridge ha indossato per la prima di No time to die dal 5 ottobre potrà essere vostro. A conti fatti, la moglie del secondo in linea di successione per il trono del Regno Unito è stata la testimonial del lancio della capsule collection Jenny Packham 007. Il “Kate effect” è ben noto alla designer britannica che veste da sempre la prestigiosa cliente. Chi quindi meglio di lei poteva vestire uno dei modelli di punta della collaborazione tra il brand e Eon Production, la casa cinematografica che produce i film di James Bond?

whatkatewore.com

Continua la lettura di Kate versione Goldfinger non è altro che un’influencer?

Scandalo a New York: Meghan Markle prega per i poveri con un outfit da 450mila dollari

(huffingtonpost.it, 28 settembre 2021)

Occhi puntati su Meghan Markle e – ancora una volta – i tabloid britannici non risparmiano critiche alla moglie del principe Harry. I duchi di Sussex sono stati ospiti a New York e hanno presenziato al Global Citizen Live per testimoniare sull’importanza dell’equa distribuzione dei vaccini, contro le nazioni più ricche che accumulano dosi mentre in quelle povere non ce ne sono di disponibili. Per l’occasione – dettagli sottolineati dal Daily Mail, come simbolo di ipocrisia – la Markle indossava un abito bianco di Valentino da 4mila e 500 dollari, orecchini, orologio e braccialetto firmati Cartier, rispettivamente da 16mila e 500 dollari, 12mila dollari, 6mila e 900 dollari.

Ph. Theo Wargo / Getty Images for Global Citizen

Continua la lettura di Scandalo a New York: Meghan Markle prega per i poveri con un outfit da 450mila dollari

L’attivismo su Instagram serve davvero a qualcosa?

di Niccolò Carradori (esquire.com, 23 settembre 2021)

Ecco un esempio calzante di inception dell’era mediatica che stiamo vivendo: l’altra sera Alexandria Ocasio-Cortez, al Met Gala di New York, ha indossato un abito da sera di Brother Vellies con sopra stampato lo slogan “Tax the Rich”, poi ha postato la foto su Instagram con una didascalia il cui incipit citava una famosa frase-concetto del sociologo canadese Marshall McLuhan, “the medium is the message”. Ecco, è difficile comprendere in senso lato quale fosse il medium in questione a cui Ocasio-Cortez si riferiva — se l’abito (palesemente) o in realtà (involontariamente) il post di Instagram — perché alla fine di questo anno del Signore 2021 è chiaro a tutti che Instagram è il vero collettore della tipologia di message che Ocasio-Cortez voleva dare.

Ph. Noam Galai / Getty Images

Continua la lettura di L’attivismo su Instagram serve davvero a qualcosa?

Global Citizen Live, un concerto per salvare il pianeta

(ansa.it, 26 settembre 2021)

Lo hanno ribattezzato il concerto più grande del mondo: ventiquattr’ore ininterrotte di musica rock, pop, rap, soul dai palchi di tutti e cinque i continenti. Un mega festival per chiedere la fine della povertà estrema entro il 2030 e raccogliere fondi per i Paesi più bisognosi. Il Global Citizen Live in questo weekend vede alternarsi centinaia di big della musica davanti a oltre 100mila spettatori in presenza e almeno un miliardo di telespettatori collegati ai quattro angoli del pianeta. Numeri da far impallidire persino il mitico “juke box globale” del Live Aid del 1985. Ad esibirsi tra New York, Londra, Parigi, Los Angeles, Rio de Janeiro, Sidney, Lagos, Seul e Mumbai artisti del calibro di Elton John, Stevie Wonder, Ed Sheeran, Coldplay, Jennifer Lopez, Demi Lovato, Duran Duran.

Continua la lettura di Global Citizen Live, un concerto per salvare il pianeta