Archivi tag: biopolitica

Trump ha incorniciato la sua foto segnaletica alla Casa Bianca

Dan Scavino via X

(adnkronos.com, 15 febbraio 2025)

Dan Scavino, vice chief of staff e storico social media manager di Donald Trump, ha pubblicato un video in occasione di San Valentino. Nel filmato appare un dettaglio notevole: all’ingresso dello Studio Ovale è stata appesa la prima pagina del New York Post con la foto segnaletica di Trump.

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Kate Middleton non vuole che si parli più di com’è vestita

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di Nadia Ferrigo (lastampa.it, 2 febbraio 2025)

Secondo i sempre bene-informati media inglesi, Kensington Palace non comunicherà più i «dettagli» dell’abbigliamento indossato per le occasioni ufficiali dalla principessa del Galles Kate Middleton. Non ci sarà più alcuna comunicazione ufficiale sui brand ospitati nel suo regale armadio, nessun indizio per informazioni sul genere «per l’attesissimo ritorno la principessa ha rispolverato un abito bianco firmato Jenny Packham» e «a Southport, nell’ottobre del 2024, ha tirato fuori dall’armadio un cappotto cioccolato Alexander McQueen già avvistato a Boston nel 2021 e un abito burgundy a pois etichettato Whistles del 2018».

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La guerra segreta tra Melania Trump e Anna Wintour

Ph. Patrick McMullan / Getty Images

di Cristina Insalaco (lastampa.it, 13 febbraio 2025)

Il Telegraph l’ha definita «la guerra segreta tra le due donne più potenti d’America». È quella tra Melania Trump e Anna Wintour. La First Lady, modella e moglie dell’uomo più potente del mondo, contro la regina della moda, la direttrice di Vogue. Eppure vent’anni fa, quando Donald non era ancora presidente degli Stati Uniti, Melania era stata scelta da Wintour per la copertina di Vogue e tra le due era tempo di pace.

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Mete, fischi e politica: Philadelphia rovina il Super Bowl dei Maga

Ph. Patrick Smith – Getty Images

di Paolo Mastrolilli (repubblica.it, 10 febbraio 2025)

Samuel Jackson vestito da Zio Sam, personificazione dell’America, che rimprovera il rapper Kendrick Lamar perché il suo show all’intervallo del Super Bowl è “too ghetto”, una roba troppo da cultura nera dei quartieri emarginati. Sarebbe bello poter guardare una partita di football solo per il suo valore agonistico, ma se è vero che lo sport è una metafora della vita, è impossibile che la vita non s’impicci dello sport.

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Kanye West ha messo in vendita una maglietta con la svastica

di Simona Marchetti (corriere.it, 11 febbraio 2025)

Dopo aver monopolizzato i Grammy grazie al nude-look della moglie Bianca Censori, Kanye West si è preso anche il Super Bowl 2025. O, quantomeno, buona parte dei titoli del giorno successivo. E, manco a dirlo, lo ha fatto alla Kanye West. Ovvero, scioccando ancora una volta tutti. Rapido recap: durante l’evento sportivo più importante del mondo, è stato trasmesso uno spot registrato dallo stesso Ye con il suo iPhone, dove reclamizzava il suo brand Yeezy.

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Kanye West dopo lo scandalo ai Grammy: “Sono autistico, non bipolare”

Getty Images for The Recording Academy

di Ugo Leo (lastampa.it, 6 febbraio 2025)

Kanye West ha annunciato di soffrire di autismo e non di disturbo bipolare, come gli sarebbe stato erroneamente diagnosticato in precedenza. Parlando con Justin Laboy nel suo podcast The Download, West, che ora si fa chiamare Ye, ha raccontato che sua moglie Bianca Censori gli ha suggerito di sottoporsi a una nuova diagnosi.

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Il nuovo primo ministro del Belgio pensa spesso all’Impero Romano

Ph. Dirk Waem / Belga via Zuma Press

(ilpost.it, 3 febbraio 2025)

Lo scorso 31 gennaio il nuovo primo ministro del Belgio Bart De Wever ha annunciato che era stato trovato un accordo per formare un governo scrivendo su X: «Alea iacta est!», cioè “Il dado è tratto”. Può sembrare strano che un politico straniero festeggi usando un’espressione in Latino che probabilmente risulta criptica per buona parte del suo pubblico, ma per De Wever non è una novità.

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C’è chi dice no: le calciatrici spagnole si oppongono alla Supercoppa in Arabia Saudita

Ph. Álex Caparrós / Uefa – Getty Images

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 31 gennaio 2025)

«Quello che so dell’Arabia Saudita è che la condizione delle donne non è molto tutelata. C’è ancora tanta strada da fare, e quindi non so se mi sentirei a mio agio a giocare lì». Il messaggio apparso sui social è firmato dalla centrocampista del Barcellona Aitana Bonmatí, la calciatrice più forte al mondo. La sua posizione è stata condivisa da altre colleghe: non sono favorevoli al trasferimento della Supercoppa spagnola in terra saudita – ipotesi al vaglio – e a motivare la loro decisione sarebbe anche l’imbarazzo di esibirsi in un luogo in cui delitti d’onore e molestie ai danni delle donne sono all’ordine del giorno.

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“Il mio giardino persiano”, un film più potente della censura

di Marta Allevato (agi.it, 30 gennaio 2025)

Diventare famosa nel proprio Paese anche se il film in cui reciti è vietato dalle autorità e tu non sei neppure un’attrice professionista. È successo in Iran a Lili Farhadpour, 64 anni, giornalista e attivista prestata al cinema, e protagonista del film Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, in Italia con Academy Two.

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I calzini di Justin Trudeau

Ph. Beata Zawrzel / NurPhoto – Ipa

di Federico Rocca (vanityfair.it, 28 gennaio 2025)

La passione – o vogliamo dire l’eccentrico vezzo? – del Primo Ministro canadese Justin Trudeau per i calzini a fantasie colorate è nota, arcinota, quasi proverbiale. Non c’è occasione pubblica che l’apprezzato politico non riservi alle sue caviglie tutta l’attenzione che meritano, vestendole di colori sgargianti e di fantasie fanciullesche, a controbilanciare outfit sempre formali e sartorialmente impeccabili.

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