Archivi tag: biopolitica

La politica a colpi di selfie

di Fulvio Abbate (huffingtonpost.it, 13 settembre 2024)

I selfie restituiscono il quotidiano della nostra storia repubblicana. Andamento e sostanza dei suoi governi. Un dato iconico di fatto. Cancellando quasi l’antica memoria delle quadrerie ufficiali che trovavano posto nei corridoi del Palazzo. Quirinale, Chigi, Madama, Montecitorio. Surclassando altrettanto i busti risorgimentali posti sulle sommità capitoline del Pincio e del Gianicolo.

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Arrivano i Trump Watch, “un fantastico regalo di Natale”

(adnkronos.com, 27 settembre 2024)

«Non perdetevi i Trump Watch», saranno «un fantastico regalo per Natale» e «li adorerete». Così, sul suo Truth Social, l’ex presidente americano e candidato repubblicano alle elezioni presidenziali Donald Trump ha lanciato una sua «collezione di orologi». Sul quadrante, nero, rosso o dorato che sia, appare proprio il nome di “Trump”. Presente anche la riproduzione della firma dell’ex inquilino della Casa Bianca.

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Il Britpop è tornato improvvisamente di moda

Ph. Christopher Furlong / Getty Images

di Elia Pelizzari (esquire.com, 2 settembre 2024)

Usciva nel 1997 il disco che avrebbe rivoluzionato la musica pop/rock. Parlo di Ok Computer dei Radiohead: un album cupo, distorto, calmo, un progetto che rispecchia lo spirito della band. Dodici canzoni in cui Thom Yorke, il cantante, monta e costruisce un preludio sconsolato su ciò che saranno gli anni Duemila con l’avvento sempre più deciso della tecnologia. I Radiohead portano una wave nuova nel panorama del rock britannico e per i media Ok Computer avrebbe anche sancito, tra le varie cose, la fine del Britpop.

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Capitani tenebrosi

di Guia Soncini (linkiesta.it, 16 settembre 2024)

Le prime parole di gergo televisivo che imparai, quasi trent’anni fa in uno studio Rai, furono «luce cosmetica». Il direttore della fotografia mi spiegava come avrebbe illuminato la conduttrice: con una luce sparata in faccia che l’avrebbe fatta più giovane più bella più santino. Poi negli anni con la luce cosmetica hanno cominciato a esagerare, e irridere i riflettori sparati in faccia a Dietlinde Gruber o a Barbara D’Urso è diventato un pigro espediente di chiunque abbia un telefono connesso al mondo.

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Michael Kors alla New York Fashion Week: “Le elezioni il nuovo red carpet”

di Carole Hallac (lastampa.it, 14 settembre 2024)

«Le elezioni sono il nuovo red carpet» ha dichiarato lo stilista Michael Kors durante la Fashion Week di New York, dove la politica ha fatto da protagonista con simboli patriotici in passerella, figure politiche in prima fila e collezioni che rispecchiano diverse visioni della società americana. In particolare, la prospettiva di una donna alla Casa Bianca ha galvanizzato l’industria della moda, che, già all’inizio della kermesse, è scesa in strada per incoraggiare gli elettori a recarsi alle urne.

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Perché i deepfake di Kamala Harris sono fatti così male

Wired Staff

di Will Knight (wired.it, 12 settembre 2024)

Quando la scorsa settimana Elon Musk ha condiviso su X un’immagine che apparentemente ritraeva una Kamala Harris vestita da dittatrice comunista, è stato subito evidente che l’illustrazione era un falso creato dall’Intelligenza Artificiale. La candidata alla presidenza degli Stati Uniti del Partito Democratico – appena uscita da un dibattito decisamente positivo contro il suo avversario Donald Trump – non è comunista, e (per quanto ne sappiamo) nemmeno una cosplayer che s’ispira all’Unione Sovietica.

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“Siamo nella Kamala Era”: Harris cita Swift

Ph. Eugene Gologursky / Getty Images

(ansa.it, 14 settembre 2024)

La campagna di Kamala Harris per la Casa Bianca capitalizza l’endorsement di Taylor Swift con maxi-pubblicità a Times Square e lungo la Strip di Las Vegas. Un tabellone digitale nella piazza di Manhattan “ombelico del mondo” mostra immagini rotanti di Harris con lo slogan: “Siamo nella nostra Era Kamala!” e “Un nuovo modo di andare avanti… Pronti?”, duplice riferimento al The Eras Tour della Swift e al suo brano Ready for it? dall’album Reputation.

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L’operazione di “rebranding” della monarchia inglese

The Prince and Princess of Wales via Instagram

di Eva Grippa (repubblica.it, 10 settembre 2024)

Un’operazione di rebranding. Questo è, in termini pubblicitari, il videomessaggio di Catherine, principessa del Galles. Perché recepita la notizia – il cancro è in remissione, ha concluso la chemioterapia – e messa da parte l’emotività generata dalla sua voce e dalle poetiche immagini di lei assieme al marito e ai figli, resta da analizzare il modo in cui è stato scelto di darla. Il punto è insomma concentrarsi non tanto su quello che Kate ha detto, quanto sul come lo ha detto.

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La stampa mimetica, dalla guerra alla moda

Ph. Jean-Louis Atlan / Getty Images

di Ilaria Perrotta (vanityfair.it, 12 settembre 2024)

La stampa mimetica è tra i trend moda dell’imminente autunno che Pinterest suggerisce di tenere d’occhio. Secondo il social, infatti, le ricerche per “outfit mimetico” sono in aumento del 2.295%. Un numero enorme, non c’è che dire. E il fatto di aver visto alcune celeb estremamente cool come Rihanna, Jaden Smith ed Ella Emohff indossare di recente capi e accessori camouflage, rafforza la questione: no camo, no style.

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Il cameo di Brigitte Macron nella nuova stagione di “Emily in Paris”

Netflix via Afp

di Vittoria Romagnuolo (tg24.sky.it, 12 settembre 2024)

Emily Cooper si sarà anche trasferita con tutti i suoi amici e colleghi nella Capitale – al punto che la seconda parte della quarta stagione è stata ribattezzata Emily in Rome –, ma lo show di Darren Star in nessun caso riuscirebbe a perdere la sua anima francese, rafforzata anche dalla presenza nei nuovi episodi di volti simbolo d’Oltralpe. Nella seconda e ultima parte della stagione quattro, in streaming su Netflix dal 12 settembre, visibile anche su Sky Q, Sky Glass e Now, compare infatti, come aggiunta al cast davvero speciale, Brigitte Macron.

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