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Joe Biden per la prima volta su TikTok

di Gianmichele Laino (giornalettismo.com, 27 dicembre 2021)

Non sarà un suo account personale, non sarà nemmeno quello istituzionale della Casa Bianca. Ma fa un certo effetto vedere l’ottantenne Joe Biden su TikTok, in un video virale che ha superato – negli ultimi giorni – decine di milioni di visualizzazioni. Il video vuole spingere le nuove generazioni a essere molto più propositive nei confronti della campagna vaccinale. I Jonas Brothers si sono prestati allo scopo, girando diverse clip in varie ale della Casa Bianca: «Sei vaccinato?», «Sì, signore» è stato il tormentone che ha caratterizzato i 17 secondi di un video pubblicato su TikTok e su Instagram; alla fine compare Biden, sorriso smagliante e smartphone in mano, che fa finta di riprendere tutto e che commenta: «Sì, ce l’abbiamo fatta».

Jonas Brothers via TikTok

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Boicottare le Olimpiadi funziona?

(ilpost.it, 11 dicembre 2021)

Le Olimpiadi hanno una lunga storia di boicottaggi, cioè di mancate partecipazioni da parte di alcuni Paesi o di alcune delegazioni per protesta contro qualche avvenimento o torto percepito. Si cominciò a parlare di boicottaggio olimpico per la prima volta nel 332 a.C., quando Atene minacciò di ritirare i suoi atleti perché uno di loro era stato accusato di barare. L’ultimo è stato quello annunciato questa settimana da parte degli Stati Uniti e di alcuni alleati: sarà un boicottaggio “diplomatico” contro le Olimpiadi invernali che si apriranno a febbraio in Cina, per protestare contro le violazioni dei diritti umani e i crimini contro l’umanità commessi dal governo cinese, in particolare contro la minoranza musulmana degli uiguri.

Ph. Abhishek Chinnappa / Getty Images

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Kate Middleton ha suonato il piano nell’Abbazia di Westminster

di Ilaria Costabile (fanpage.it, 25 dicembre 2021)

Kate Middleton si è mostrata in una versione completamente inedita al pubblico inglese, cimentandosi per la prima volta in pubblico in un’esibizione ripresa anche dalla tv di Stato, tenutasi per Natale nell’Abbazia di Westminster. La Duchessa di Cambridge, infatti, ha accompagnato al pianoforte uno degli artisti più noti della scena musicale inglese, e non solo, ovvero Tom Walker, in un suggestivo e intimo concerto per rivolgere un pensiero a coloro che non ci sono più a causa della pandemia. Una donna dai tanti interessi e dalle mille abilità, così si potrebbe definire in poche parole Kate Middleton, sempre più amata dai sudditi inglesi che hanno potuto ammirarla in una veste completamente nuova.

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Gli spericolati selfie di Salvini

di Federica Fantozzi (huffingtonpost.it, 22 dicembre 2021)

A settembre dell’anno scorso Matteo Salvini si lamentava di avere il braccio indolenzito: “Ho preso 3 Muscoril”. Non per colpa del vaccino (che ancora non c’era) bensì dei troppi selfie, decine al giorno, ovunque e con chiunque, record alla festa leghista di Massa con 16 autoscatti in 88 secondi. Inevitabile il male alla spalla: del resto il Capitano è un’icona social, non si nega e non si risparmia, mentre gira l’Italia come una trottola, dalle iniziative elettorali alle udienze dei processi. Loro di ogni età glielo chiedono, lui li asseconda. Il sito BeUnSocial ha suddiviso in categorie le motivazioni degli “amici” salviniani: il senso di appartenenza; la voglia di seguire la tendenza; l’afflato verso “uno di noi” che gioca a pallone in spiaggia e mangia la Nutella dal vasetto.

Mondadori Portfolio via Getty Images

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L’autogol mediatico dei virologi che cantano

(giornalettismo.com, 21 dicembre 2021)

Nel corso della puntata di ieri di Un giorno da pecora su Radio1, tre scienziati che sono in prima linea sui media da quando è iniziata l’emergenza Coronavirus hanno intonato la canzone Jingle bells con un testo modificato in chiave pro vaccino. Andrea Crisanti, Matteo Bassetti e Fabrizio Pregliasco hanno dato prova di doti canore, modulando la tradizionale canzone natalizia su un testo che fa più o meno così: «Sì sì sì, sì sì vax, vacciniamoci / se tranquillo tu vuoi stare i nonni non baciare». E altre amenità. La trasmissione li ha ribattezzati “il Trio Virologi”.

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Corea del Nord: chi ride è fuori

di Stefano Baldolini (huffingtonpost.it, 21 dicembre 2021)

Nella Corea del Nord di Kim Jong-Un è vietato ridere per undici giorni. In realtà per celebrare il decimo anniversario della morte del capo supremo è anche vietato celebrare compleanni, bere alcol e perfino parlare a voce alta in pubblico. Pare che tutto questo non sia una novità, anzi che accada ogni anno di questi tempi. Riporta l’Ansa che “in passato molte persone sorprese a bere o a fumare durante il periodo del lutto – come ha raccontato un residente della provincia sud-occidentale di South Hwanghae – sono state arrestate e trattate come prigionieri politici”.

Ph. Kim Won Jin / Getty Images

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La nazionale russa di Hockey su ghiaccio ha giocato con magliette dell’Unione Sovietica

(ilpost.it, 20 dicembre 2021)

Domenica, in una partita disputata a Mosca contro la Finlandia, i giocatori della nazionale russa maschile di Hockey su ghiaccio hanno indossato una maglietta con la scritta “CCCP”, l’equivalente in alfabeto cirillico della sigla URSS, che fa riferimento ai tempi dell’Unione Sovietica. La motivazione ufficiale per l’uso delle magliette (una rossa e una bianca) era la celebrazione del «75° anniversario dell’Hockey su ghiaccio in Russia» e dei suoi successi (soprattutto in periodo sovietico, quando la squadra divenne nota come la “macchina rossa”).

Russia Hockey via Twitter

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La Coppa Davis delle magliette rosse

di Pietro Cabrio (ilpost.it, 19 dicembre 2021)

Il 19 dicembre 1976, a Santiago del Cile, l’Italia vinse la sua prima e ancora unica Coppa Davis, la competizione a squadre del Tennis internazionale che si disputa fin dall’anno 1900. La vittoria, ottenuta proprio contro il Cile da Nicola Pietrangeli (capitano – non giocatore), Adriano Panatta, Paolo Bertolucci, Corrado Barazzutti e Antonio Zugarelli fu il massimo successo della miglior epoca del Tennis maschile nazionale e rimane ancora oggi storica, non solo per l’aspetto sportivo. All’epoca il Cile era governato da tre anni dalla più famigerata dittatura sudamericana del Novecento, che, l’11 settembre 1973, aveva deposto il presidente democraticamente eletto Salvador Allende, suicidatosi nel palazzo presidenziale sotto i bombardamenti dell’aviazione militare.

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“Súper Bigote”, il supereroe che assomiglia a Nicolás Maduro

(ilpost.it, 13 dicembre 2021)

A inizio dicembre sulla televisione di Stato venezuelana Vtv è stato trasmesso un breve cartone animato con protagonista Súper Bigote, un supereroe alto, muscoloso e soprattutto baffuto che somiglia particolarmente a Nicolás Maduro, il presidente del Venezuela. Non si sa esattamente chi lo abbia disegnato, se sia stato finanziato con denaro pubblico o se ci saranno altri episodi. Alcuni analisti, citati tra gli altri dal Washington Post, hanno definito Súper Bigote (Super Baffo) uno strumento di propaganda che ha l’obiettivo di provare a risollevare la popolarità di Maduro e del suo regime, soprattutto dopo la perdita di consensi registrata alle ultime elezioni locali.

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Fenomenologia di Povia

di Silvia Renda (huffingtonpost.it, 13 dicembre 2021)

Correva l’anno 2005. Con le mani nascoste in un paio di jeans, un ragazzo all’apparenza intimidito si esibiva per la prima volta sul palco dell’Ariston di Sanremo. La sua canzone non era in gara, esclusa dalla competizione perché già eseguita in pubblico in un festival musicale di minore popolarità. Ma Paolo Bonolis – conduttore quell’anno della kermesse – ne riconobbe il potenziale e chiese al suo autore di presentarla ugualmente nella prima serata di Rai Uno, abbinandola a un progetto solidale. Il Festival quell’anno lo vinse Francesco Renga con Angelo, ma la vera rivelazione fu il brano cantato da quel ragazzo dai modi apparentemente introversi e pacati: I bambini fanno oh di Giuseppe Povia rimase al numero uno nella hit parade italiana per venti settimane, portando a casa sette dischi di platino.

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