Archivi tag: biopolitica

Così “Matrix” ha influenzato la cultura di massa

di Mattia Giusto Zanon (ilfoglio.it, 3 gennaio 2022)

Da quando nel 1999 Neo, messo di fronte alla scelta tra pillola rossa e pillola blu, scelse la prima, qualcosa è cambiato, nel cinema e nel mondo. Un punto fermo nella galassia della cultura pop. Un prima e un dopo. Colpa degli ingredienti di quel film, Matrix: una miscela unica di fantascienza cyberpunk, thriller ma anche drammi esistenziali strabilianti e profondi. La narrazione ambiziosa è stata eguagliata da immagini lussureggianti, che hanno immediatamente edificato un immaginario preciso: linee verdi gocciolanti di codice informatico, uno scenario post-apocalittico di umani-batteria racchiusi in capsule e protagonisti androgini che sfoggiano guardaroba virtuali con sfumature sadomaso mentre sfidano le leggi della Fisica per schivare i proiettili.

Warner Bros

Continua la lettura di Così “Matrix” ha influenzato la cultura di massa

Bisogna salvare la musica country dall’appropriazione culturale dell’estrema destra

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 24 dicembre 2021)

Tra le cose che è ora di dire attorno all’America di oggi, se ci si concentra sull’ambito musicale, c’è quella che varrebbe la pena di misurare la temperatura della relazione tra country music e razzismo. Due episodi significativi possono essere la scintilla della riflessione. Il primo parla di Morgan Wallen, artista sconosciuto da noi, dove le sonorità country risultano incomprensibili al di fuori di una ristretta cerchia di cultori, ma autentica superstar oltreoceano. Wallen è di quelli che riaggiorna il filone “outlaw” del country, quello suonato e cantato da personaggi irregolari, anarchici e con un palese penchant per le trasgressioni. Ma lui piace, e moltissimo, nel tempo in cui il country più che mai in passato è divenuta musica identitaria di chi non ne vuole sapere di rinunciare all’America che torni grande riproducendo un modello immaginario del passato.

Continua la lettura di Bisogna salvare la musica country dall’appropriazione culturale dell’estrema destra

Come andrà a finire questa storia di una donna al Quirinale

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 6 gennaio 2022)

Questa storia di una donna al Quirinale è una vertigine definitoria che rischia di prenderci la mano. Parte infatti dall’assioma non verificato secondo cui una generica donna presidente debba per forza essere meglio di ciascuno dei nomi maschili che vengono avanzati ormai da settimane, mesi. Prosegue con la fallacia secondo cui, dopo tot presidenti maschi, adesso tocchi a una donna qualsiasi, come se la carica dovesse essere assegnata secondo una turnazione fra categorie (secondo la stessa logica, a questo punto potrebbe toccare anche a un sacerdote, a un punk, a un vigile urbano, a una persona con la barba…).

Ph. Tristan Fewings / Getty Images

Continua la lettura di Come andrà a finire questa storia di una donna al Quirinale

La Serbia è Novak, Novak è la Serbia

di Antonella Piperno (agi.it, 12 gennaio 2022)

Tra Grande Slam e Grande Serbia, Novak Djokovic potrebbe avere già scelto. A fornire la chiave di lettura dell’intricata vicenda tennistica, sanitaria e politica di cui Nole è protagonista assoluto in Australia, ci ha pensato suo padre Srdjan, qualche giorno fa, in un incontro stampa. “La Serbia è Novak, Novak è la Serbia” ha tuonato Djokovic senior. Non una frase buttata lì, se si pensa che la popolarità del numero uno del tennis mondiale nel suo Paese non ha eguali e non da un giorno. Una sovrapposizione fra personaggio e nazione che esce decisamente rafforzata, per quanto riguarda il caso Australia, e a cui si potrebbe pensare che il tennista numero uno del mondo abbia guardato dal primo momento.

Continua la lettura di La Serbia è Novak, Novak è la Serbia

La regina Elisabetta ha scritto alla bambina americana che si veste come lei

di Roberta Mercuri (vanityfair.it, 5 gennaio 2022)

Dopo che Harry e Meghan Markle, nella famosa intervista bomba ad Oprah Winfrey, avevano fatto a pezzi la royal family accusandola persino di razzismo, la popolarità dei Windsor negli Stati Uniti era colata a picco. È bastata la tenera risposta della regina Elisabetta II a una bambina che si veste come lei per cambiare tutto. Lo scorso ottobre, i genitori di Jalayne Sutherland, bimba di un anno dell’Ohio, hanno inviato a Buckingham Palace una foto della figlia vestita come la sovrana, con tanto di corgi ai suoi piedi. A scegliere la mise era stata la madre Katelyn: cappellino con fiori e cappottino azzurro, parrucca bianca, guanti, collana di perle, e l’immancabile borsetta.

Continua la lettura di La regina Elisabetta ha scritto alla bambina americana che si veste come lei

Tutte le sfide del calcio africano

di Vincenzo Giardina (internazionale.it, 8 gennaio 2022)

Chissà cosa ne penserebbe Fantamady, la ragazza fulani che diede lustro al calcio del Camerun. Qualche lettore di Alain Mabanckou si ricorderà di lei e dei rimproveri di suo padre, che quando il caldo diventa soffocante si stende sotto il grande albero di khaya. Per lei niente bambole, ma un pallone nel cortile assolato. E che giocate, fino alla finale con il Canon Yaoundé, la squadra della Capitale: “Siccome non poteva arrivarci di testa, offrì il petto. E la tetta sinistra, appuntita come un giavellotto, scaraventò il pallone nella porta avversaria”. Gol, fantasie e ricordi si intrecciano parlando al telefono con Eugène Ébodé, autore di La tétonnade, uno dei racconti dell’antologia calcistica di Mabanckou, La felicità degli uomini semplici.

Ph. Kenzo Tribouillard / Afp

Continua la lettura di Tutte le sfide del calcio africano

Sidney Poitier, la black star che infranse i pregiudizi

di Antonello Catacchio (ilmanifesto.it, 8 gennaio 2022)

Avrebbe compiuto 95 anni il mese prossimo Sir Sidney L. Poitier, venuto a mancare il giorno dell’Epifania alle Bahamas, dove ha concluso una vita singolare e significativa. Sin dalla nascita. I suoi genitori, Evelyn Outten e Reginald James Poitier, erano contadini di Cat Island, Bahamas, all’epoca colonia britannica. E per vendere i loro prodotti andavano sino alla vicina Miami, dove Sidney nacque, inatteso, il 20 febbraio 1927. Era settimino e il settimo fratello più piccolo della numerosa famiglia. Rimase a Miami presso dei parenti perché sembrava destinato a non sopravvivere. Invece dopo tre mesi aveva superato la situazione critica, trovandosi così nella condizione di essere cittadino statunitense perché nato in Florida.

Ph. Sasa Kralj / Ap

Continua la lettura di Sidney Poitier, la black star che infranse i pregiudizi

Il giornalismo e il racconto dei vestiti delle persone

(ilpost.it, 27 dicembre 2021)

Qualche settimana fa, la giornalista di Repubblica Annalisa Cuzzocrea (che nel frattempo è passata alla Stampa) è stata attaccata dai sostenitori di Fratelli d’Italia per aver specificato che la leader del partito, Giorgia Meloni, fosse «interamente vestita di nero» durante una seduta parlamentare: con quella che ai suoi contestatori era sembrata una sarcastica allusione alle contiguità del partito con la storia fascista. Cuzzocrea aveva risposto che non ci fosse «alcun retropensiero» in quello che aveva scritto e che si trattasse di «un semplice dettaglio di cronaca, come può essere quello del dress code di un politico o di chiunque altro». Il mese scorso, due studenti di un liceo milanese che indossavano la gonna sono stati invitati dal loro professore di Storia a uscire dall’aula.

Ph. Drew Angerer / Getty Images

Continua la lettura di Il giornalismo e il racconto dei vestiti delle persone

I cani dei potenti

di Roberto Giardina (quotidiano.net, 21 dicembre 2021)

I cani dei potenti, o si dovrebbe dire meglio: ogni cane ha il suo politico. Un compagno importante per conquistare voti e simpatia, e un rapporto non facile per entrambi. Vedremo come se la caverà Commander, il nuovo pastore tedesco di Joe Biden, un cucciolone di quattro mesi. Il presidente americano ama i cani lupo, il fedele Champ è morto il giugno scorso a tredici anni. Il successore, Major, è stato sfrattato in fretta dalla Casa Bianca, troppo aggressivo contro i giornalisti. Ma il capo della più grande potenza al mondo non potrebbe avere un cagnolino, come i corgi della Regina Elisabetta.

Getty Images

Continua la lettura di I cani dei potenti

La canzone che potrebbe aver salvato delle vite

(ilpost.it, 16 dicembre 2021)

Secondo uno studio pubblicato di recente sull’autorevole rivista scientifica British Medical Journal, una canzone del rapper americano Logic intitolata come il numero della linea telefonica statunitense dedicata alla prevenzione dei suicidi potrebbe aver salvato la vita a decine di persone. La canzone si chiama 1-800-273-8255, uscì nell’aprile del 2017 e riguarda una persona che affronta i suoi problemi di salute mentale: in concomitanza con alcuni seguiti passaggi televisivi della canzone, il centralino che aiuta le persone con pensieri suicidi ha registrato degli evidenti picchi di chiamate, hanno rilevato i ricercatori. La ricerca pubblicata sul British Medical Journal ha preso in considerazione le esibizioni di Logic più importanti trasmesse in televisione negli ultimi anni.

Ph. John Shearer / Getty Images – Mtv

Continua la lettura di La canzone che potrebbe aver salvato delle vite