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La destra brasiliana si è presa la maglia della Nazionale di calcio

(ilpost.it, 26 ottobre 2022)

Per il ballottaggio presidenziale di domenica, in Brasile, è probabile che il candidato di destra Jair Bolsonaro inviterà nuovamente i suoi sostenitori ad andare al voto con la maglia gialloverde, quella resa famosa dalla Nazionale di calcio brasiliana. Lo ha già fatto al primo turno, quando lui per primo si era presentato al seggio in “camisa amarelinha” (espressione usata per indicare proprio la maglia della Nazionale).

Ph. Andre Coelho / Pool via Ap

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Nessuno vuole più Kanye West

(ilpost.it, 27 ottobre 2022)

Dopo varie settimane di commenti antisemiti, molte aziende hanno interrotto le fruttuose collaborazioni che avevano da anni con il rapper e imprenditore statunitense Kanye West (che da tempo ha cambiato legalmente nome in Ye), intaccando seriamente le sue fonti di reddito. A inizio ottobre si stimava che il patrimonio del rapper fosse pari a circa 2 miliardi di dollari, ma una parte molto rilevante della somma – 1,5 miliardi – proveniva da Yeezy, il marchio di streetwear prodotto in collaborazione con Adidas, che martedì ha mollato ufficialmente West.

Oren Segal via Twitter

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Quando fu Elvis a fare il militare

(ilpost.it, 18 ottobre 2022)

Lunedì è stato annunciato che prossimamente tutti i membri della famosissima band di pop sudcoreano (K-pop) dei Bts faranno il servizio militare, che in Corea del Sud è obbligatorio per tutti gli uomini adulti, con qualche eccezione. Martedì tuttavia il ministero della Difesa della Corea del Sud ha fatto sapere che i sette membri della band, che ha milioni di fan in tutto il mondo, potranno continuare a partecipare a eventi «nazionali» e d’«interesse pubblico» anche durante il servizio militare.

Getty Images

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Kanye West vuole comprare Parler

(lastampa.it, 17 ottobre 2022)

Il controverso rapper americano Kanye West è pronto ad acquistare Parler, il social network conservatore che ha avuto anche un ruolo nell’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021 e che per questo era stato bandito da Google Play e App Store. Quella dell’artista, che è passato da Kanye a Ye, è una mossa che arriva dopo l’estromissione da Twitter per un post antisemita nei confronti dell’American Jewish Committee che già aveva segnalato i contenuti dei suoi post su Instagram.

Reuters

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La scomoda situazione di Adidas con Kanye West

di Jaclyn Peiser e Jacob Bogage (The Washington Post / ilpost.it, 14 ottobre 2022)

Per anni i dirigenti di Adidas sono rimasti in silenzio mentre il loro celebre partner Ye, il musicista e stilista già noto come Kanye West, faceva notizia con le sue polemiche: sono rimasti in silenzio perfino quando l’artista aveva pubblicamente denigrato il ceo del loro brand sportivo. Ma l’azienda tedesca ha interrotto il silenzio la scorsa settimana.

Ph. Brad Barket / Getty Images

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Doppie punte e Ayatollah

di Guia Soncini (linkiesta.it, 7 ottobre 2022)

«Non è un problema di doppie punte, vorrei segnalare: è una tragedia collettiva e una rivoluzione possibile»: l’ha scritto cinque giorni fa Concita De Gregorio, giacché quelle parecchio brave sono capaci di intercettare in anticipo il materiale umano su cui ti verrà voglia di soffermarti più tardi. L’ha scritto prima che Isabelle Adjani e a scendere tutte le più belle attrici del cinema francese facessero dei video che somigliano alla parte più tenera di noi, quella che si raccomanda col parrucchiere di non tagliare troppo.

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Le magliette di Kanye West, stilista

di Guia Soncini (linkiesta.it, 6 ottobre 2022)

Ogni mattina tutti ci svegliamo e sappiamo che sarà la stessa giornata ma anche diversa, perché l’Internet troverà nuovi e sempre più sorprendenti modi di coprirsi di ridicolo. Il penultimo modo pervenuto è complicato da raccontare perché, oltre a riguardare come spesso accade problemi immaginari, coinvolge gente non nota per il proprio equilibrio psichico. Il contesto sono le sfilate di Parigi, e come sapete non c’entrano quindi granché i vestiti.

Hollywood Life / Candace Owens

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Lo stile di Elisabetta II

di Fabiana Giacomotti (ilfoglio.it, 9 settembre 2022)

Nessuno più di Elisabetta II, forse solo quella non parente Tudor che per prima portò il nome sul trono di Saint James, conosceva il valore profondo, simbolico, feticista nel senso originario, cioè para-religioso, del sostantivo “insegna”. In signo, in hoc signo vinces. Tutti rappresentano e definiscono la stessa cosa: le in-segne, cioè il segno visibile del potere. Qualunque esso sia: il camice del medico, la divisa militare, la corona.

Bbc

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Addio a Piccola Piuma

(ilpost.it, 3 ottobre 2022)

È morta a 75 anni Sacheen Littlefeather, l’attivista apache che nel 1973 andò alla premiazione degli Oscar al posto di Marlon Brando e rifiutò per conto suo il premio che aveva vinto come miglior attore protagonista per Il padrino. A causa dei fischi e delle prese in giro che ricevette dal pubblico durante la cerimonia, Sacheen Littlefeather fu al centro di quello che probabilmente è uno dei momenti più noti nella storia degli Oscar.

Getty Images

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L’eclatante gesto dei calciatori dell’Iran contro il regime

a cura di Michele Mazzeo (fanpage.it, 29 settembre 2022)

La forte protesta delle donne contro il regime esplosa in Iran in seguito alla morte di Mahsa Amini (la giovane arrestata dalla polizia religiosa per aver indossato l’hijab “in modo inappropriato”) e divampata ancor di più dopo l’omicidio della “ragazza con la coda” Hadis Najafi, ha trovato anche l’appoggio da parte dei calciatori della Nazionale maschile di calcio, che, prima dell’amichevole giocata contro il Senegal in Austria, si sono resi protagonisti di un eclatante gesto di solidarietà nei confronti delle donne del loro Paese.

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