Archivi tag: biopolitica

Cosa successe a Nina Simone

di Giacomo Papi (ilpost.it, 21 aprile 2023)

Quando Nina Simone morì, il 21 aprile 2003, a settant’anni, fu celebrata come una delle più importanti musiciste del Novecento. Era un riconoscimento non scontato, perché nella sua lunga carriera, iniziata negli anni Cinquanta, aveva attraversato lunghi anni di oblio durante i quali era passata di moda, soprattutto negli Stati Uniti.

Ph. Carol Friedman

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Taiwan-Cina, l’orso nero contro Winnie the Pooh

(adnkronos.com, 11 aprile 2023)

L’orso nero di Formosa contro Winnie the Pooh, alias Xi Jinping. La tensione tra Cina e Taiwan si trasforma in una lotta tra plantigradi, almeno a giudicare dalla patch, la “toppa”, che i membri dell’aeronautica militare di Taiwan esibiscono sui propri giubbotti. L’orso nero, l’ursus thibetanus formosanus tipico dell’isola, è ritratto mentre sferra un pugno a Winnie the Pooh, che rappresenta il presidente cinese Xi Jinping come “insegnano” i meme da tempo diffusi on line.

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Matteo Pessina: «Anche il calcio può salvare il clima. Tifosi, lottate con noi»

di Riccardo Luna – Emanuela Perinetti (repubblica.it, 8 aprile 2023)

Matteo Pessina, capitano del Monza e primo firmatario – con Calabria, Berardi e Alex Del Piero – della petizione per chiedere al mondo del calcio d’impegnarsi concretamente sul contrasto al cambiamento climatico: perché? «Perché quando credo in una cosa m’impegno per cercare di portarla avanti. Sappiamo che non c’è tempo da perdere quando si parla di clima. Certi cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e credo che ognuno di noi abbia il dovere di fare qualcosa».

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Viceministra in copertina su “Playboy”, polemiche in Francia

(ansa.it, 1° aprile 2023)

Fa molto discutere in Francia l’annuncio che la viceministra Marlène Schiappa sarà protagonista del prossimo numero della rivista Playboy, dove compare in una foto di copertina e in una lunghissima intervista – con altre immagini – nelle pagine interne in cui difende la libertà delle donne. «Con buona pace dei retrogradi», scrive lei su Twitter rivendicano la sua scelta. L’annuncio è arrivato da Le Parisien ma per sfogliare il numero in questione di Playboy bisognerà attendere la sua uscita in edicola, l’8 aprile.

Ansa

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Le strane fantasie di re Carlo

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 29 marzo 2023)

Dinosauri, elefantini, gufi e gattini. Se Elisabetta II aveva reso le borsette e gli outfit colorati il suo marchio di fabbrica, suo figlio re Carlo III ha fatto delle cravatte dalle fantasie insolite il tratto distintivo del suo stile da monarca. Per accorgersene occorre una vista da falco o un buon teleobiettivo. A una prima occhiata le cravatte hanno generalmente un colore pastello e un motivo grafico ripetuto per tutto l’involucro di seta, sarebbe a dire la parte a vista che spunta dall’abito.

Ph. Max Mumby / Indigo – Getty Images

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Winnie the Pooh imbarazza Xi e sparisce dai cinema di Hong Kong

di Eugenio Buzzetti (agi.it, 21 marzo 2023)

Winnie The Pooh torna a imbarazzare la Cina e sparisce dalle sale cinematografiche. L’orsacchiotto della Disney, spesso accostato, nelle forme, al presidente cinese Xi Jinping, non uscirà nelle sale di Hong Kong con il film horror Winnie the Pooh: Blood and Honey. La mancata proiezione sarebbe attribuita a “motivi tecnici”, ma non è la prima volta che il personaggio incontra ostacoli, in Cina.

Andrea Cauti / Agi

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Il mondo è pieno di fasci littori

(ilpost.it, 12 gennaio 2023)

Il fascio littorio, il simbolo che diede il nome al fascismo e che rappresenta un insieme di bastoni di legno legati insieme da una striscia di cuoio intorno a un’ascia, ha una connotazione chiara in Italia, ma nel resto del mondo è un comune simbolo di potere, e compare in monumenti ed effigi di moltissimi Paesi senza destare scalpore. C’è un fascio littorio persino sopra la porta dello Studio Ovale alla Casa Bianca, la residenza del presidente degli Stati Uniti.

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Tutte le donne di Maria Grazia Chiuri

(agi.it, 25 febbraio 2023)

Abiti che parlano. O meglio, che lanciano messaggi di emancipazione, di femminismo. Sono i due marchi di fabbrica di Maria Grazia Chiuri, da sei anni direttrice creativa di Dior. Al fianco delle donne per dar loro voce. L’ultima a sfilare con una sua creazione è stata Chiara Ferragni che, sul palco dell’ultimo Festival di Sanremo, ha sfoggiato abiti manifesto della stilista italiana che ha regalato alla maison un boom di vendite. Dal 2017, quando sono state messe in vendita le prime collezioni della Chiuri, i ricavi di Dior sono triplicati, raggiungendo i 6,6 miliardi di euro.

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Vietato il corsetto nelle serie in costume Netflix (e non solo)

di Alessandra De Tommasi (vanityfair.it, 1° marzo 2023)

Nella prima puntata della serie Bridgerton, le debuttanti si preparano a incontrare la regina Charlotte. E Lady Featherington (Polly Walker) chiede alla servitù di stringere sempre di più il corsetto della figlia Prudence (Bessie Carter), ricordando che il suo girovita, da ragazza, era delle dimensioni di un’arancia. Come si può immaginare, la fanciulla sviene al cospetto di Sua Maestà perché non riesce a respirare. La scena, che ha l’intento di mostrare lo scarso senso pratico della nobildonna, mette però benissimo in luce quanto costrittivo sia sempre stato quell’accessorio femminile, se mai ci fosse bisogno di ricordarlo.

Ph. Liam Daniel / Netflix

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Femminismo in corsetto. Il cinema sta riscattando l’immagine delle principesse

di Benedetta Barone (linkiesta.it, 28 gennaio 2023)

Qualcosa sta accadendo tra noi e le storiche nobildonne del passato. Che siano imperatrici, principesse, duchesse, da parte della cinematografia e della serialità sembra si sia diffusa una nuova e inedita ondata divinatoria. Verrebbe subito spontaneo domandarsi: perché? Non ci aveva già pensato la Disney? Superato l’ideale infantile della favola, qualunque bambina cresca con il mito de La bella addormentata nel bosco si rende ben presto conto del modello desueto e distorto in cui ha creduto, e lo abbandona senza rimpianti.

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