Archivi tag: biopolitica

Scarcerato dopo sette mesi il regista iraniano Panahi

di Andrea Nobili Tartaglia (agi.it, 3 febbraio 2023)

Jafar Panahi è stato rilasciato su cauzione due giorni dopo aver iniziato uno sciopero della fame per protestare contro la sua detenzione, durata quasi sette mesi. Il regista iraniano era stato arrestato mesi prima che scoppiassero le attuali proteste contro il regime, ma la sua prigionia è diventata un simbolo della difficile situazione degli artisti che si sono opposti alle autorità.

Ph. Atta Kenare / Afp

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La strana ossessione per i manghi nella Cina di Mao

(ilpost.it, 27 gennaio 2023)

Per circa un anno e mezzo, a partire dall’estate del 1968, nella Cina di Mao Zedong si sviluppò uno strano culto ossessivo per il mango, un frutto che fino a quel momento quasi nessuno nel Paese aveva mai visto o conosciuto. Per mesi la propaganda di Mao, che governava la Cina in maniera autoritaria, fu invasa da una bizzarra iconografia del mango, che cominciò a comparire praticamente ovunque e a essere venerato in molti modi da grandissima parte della popolazione, in alcuni casi spontaneamente e in altri sotto la costrizione del governo.

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Il “diplomatic dressing” nel tour caraibico dei reali d’Olanda

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 31 gennaio 2023)

Maxima d’Olanda in rosso è un omaggio alla bandiera del suo Paese. Insieme al marito Willem-Alexander, con un completo blu, e alla figlia Amalia, con un tailleur a base bianca, i tre erano un esempio perfetto di diplomatic dressing per la visita ad Aruba, la prima tappa del tour caraibico in cui ci sono stati appuntamenti ufficiali come la visita al Parlamento e l’ispezione alla guardia d’onore.

Nieboer / ipa-agency.net

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Un politico giapponese si è scusato per essersi mostrato in pubblico con le mani in tasca

(ilpost.it, 23 gennaio 2023)

Seiji Kihara, deputato e collaboratore del primo ministro giapponese Fumio Kishida, si è scusato per essersi messo le mani in tasca in pubblico durante un viaggio ufficiale negli Stati Uniti, dicendo che sua madre si era «vergognata» di lui e che lo aveva rimproverato. Secondo le regole comportamentali che in Giappone dimostrano una buona educazione, il gesto di tenere le mani in tasca è inappropriato, soprattutto se fatto in determinate situazioni sociali o professionali.

YouTube

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Principe di Galles: perché il tessuto così amato dalla moda si chiama così

di Giorgia Olivieri (vanityfair.it, 23 gennaio 2023)

Partiamo dalla fine. Stando a quanto riportano le cronache, William non ha ancora indossato un check principe di Galles. Benché detenga il titolo da mesi, finora ha scelto di non seguire le orme di chi l’ha preceduto nel ruolo, più o meno lungo, di erede al trono d’Inghilterra. Ma cosa c’entra un pattern così amato dalla moda con i reali? Ecco svelata la storia di come è nato il principe di Galles.

Ph. Anwar Hussein / Getty Images

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Iran, la matita della rivoluzione

di Marta Allevato (agi.it, 13 gennaio 2023)

La Guida Suprema iraniana, Ali Khamenei, precipita al suolo perdendo una scarpa in volo fino a raggiunge il defunto dittatore libico, Muammar Gheddafi, già affondato in una pozza di sangue. La scena è disegnata dal più celebre vignettista iraniano, Mana Neyestani, ed è stata scelta per la copertina della prima rivista pubblicata in Francia dalla diaspora per raccontare, in tempo reale, le proteste in corso da 4 mesi in Iran e che molti già descrivono come la “rivoluzione” che porterà alla fine della Repubblica islamica.

neyestanimana via Instagram

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Spoglie

di Stefano Bartezzaghi (repubblica.it, 7 gennaio 2023)

A considerare anche soltanto i calciatori avrebbe l’apparenza di una strage: Sinisa Mihajlovic (16 dicembre), Pelé (20 dicembre) e Gianluca Vialli (6 gennaio). Spente in altrettante settimane tre stelle di prima grandezza, la seconda della quale di magnitudo massima: un simile divario sarebbe stato certamente ammesso anche dalle altre due, un poco meno luminose di quella ma fra loro accomunate dall’essere scomparse senza aver compiuto il sesto decennio d’età.

Ph. Robin Worrall / Unsplash

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La tomba di Pelé sarà un’attrazione turistica

(ilpost.it, 4 gennaio 2023)

Si è conclusa nel pomeriggio di martedì, con un funerale in forma privata, la cerimonia funebre di Pelé, morto il 29 dicembre a 82 anni. Edson Arantes do Nascimento è stato tumulato al Memoriale della Necropoli Ecumenica di Santos, il cimitero verticale della città portuale dello Stato di San Paolo, dove Pelé aveva giocato per oltre 17 anni e vissuto gran parte della sua vita.

Ph. Andre Penner / Ap

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Ratzinger e Pelé, due spettacoli sacri a confronto

di Marco Belpoliti (repubblica.it, 3 gennaio 2023)

Il parallelo è quasi invitabile: due corpi esposti nello stesso giorno dentro due diversi luoghi sacri. Quello di Benedetto XVI, al secolo Joseph Aloisius Ratzinger, in San Pietro, la basilica della cattolicità mondiale, e quello di Pelé, al secolo Edson Arantes do Nascimento, nello stadio del Santos, tempio calcistico del Brasile e della comunità di tifosi di tutto il mondo. Un destino che li accumuna anche per la tecnica adottata nel conservare i loro corpi durante l’esposizione delle salme.

Kier / Unsplash

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In Sudan i rasta lottano contro pregiudizi e repressione

(Afp / internazionale.it, 13 dicembre 2022)

Con i suoi lunghi dreadlock, il suo cappello penzolante e la sua passione per il reggae, Abdallah Ahmed, 31 anni, sa da tempo che il suo stile rasta può costare caro nel suo Paese, il Sudan. Se in Giamaica l’imperatore etiope Hailé Selassié è considerato un messia dai suoi fedeli rasta, in Sudan, Paese con una netta maggioranza musulmana, il rastafarianesimo è un movimento più culturale che spirituale.

Ph. Ashraf Shazly / Afp

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