Archivi tag: biopolitica

Breve storia delle foto segnaletiche

(ilpost.it, 25 agosto 2023)

L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è consegnato giovedì alle autorità della Georgia, dove è stato incriminato con l’accusa di aver tentato di sovvertire i risultati ufficiali delle elezioni presidenziali del 2020. Il suo arresto è stato accompagnato da una foto segnaletica, la prima a un ex presidente degli Stati Uniti che sia mai stata fatta, e che immediatamente è diventata un’immagine storica. Nella legge statunitense questo tipo di foto è noto come mugshot, e consiste in una coppia di immagini in cui tradizionalmente la persona arrestata appare di fronte e poi di profilo.

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Trump sta usando la sua foto segnaletica a proprio vantaggio

(ilpost.it, 26 agosto 2023)

Venerdì il sito ufficiale della campagna elettorale di Donald Trump per le presidenziali americane del 2024 ha cominciato a vendere accessori e oggetti con stampata la foto segnaletica scattata durante la messa in stato di fermo dell’ex presidente nella contea di Fulton, in Georgia. Si possono comprare magliette a 34 dollari, poster a 28, tazze a 25 e uno sticker per l’automobile a 12 dollari.

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Come i rastafariani si spiegano la morte del loro messia

(ilpost.it, 13 agosto 2023)

A fine luglio migliaia di rastafariani si sono radunati in Giamaica per celebrare l’anniversario della nascita di Hailé Selassié, l’ultimo imperatore d’Etiopia, nonché la figura più importante del loro movimento religioso. La gran parte dei seguaci del rastafarianesimo ritiene Hailé Selassié l’incarnazione di Dio, e secondo molti di loro in quanto tale non sarebbe mai potuto morire: come ha scritto l’esperto di Antropologia e studi sociali Charles A. Price in un articolo su The Conversation, nel 1975 la sua morte «diede inizio a una crisi esistenziale per i rastafariani», che ancora oggi attribuiscono all’evento significati diversi.

Getty Images

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Trump si è costituito in Georgia: arrestato e subito rilasciato

(ansa.it, 25 agosto 2023)

È durato solo 20 minuti l’arresto di Donald Trump, con rilascio immediato su cauzione, per aver tentato insieme ad altri 18 alleati di ribaltare il voto in Georgia nel 2020. Ma le immagini della sua quarta incriminazione sono destinate a restare nella storia: la discesa al tramonto dal suo jet privato col pollice alzato ma il viso imbronciato, il percorso con un gigantesco corteo di auto e moto di scorta degno di un presidente più che di un ex, solo un pugno di fan lungo la strada, oltre a qualche residente del quartiere afroamericano che gli urlava volgarità e faceva gesti osceni.

Ph. Chris Delmas / Afp

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In uno scatto il grottesco destino di Giuliani, da sceriffo a teppista

di Enrico Cicchetti (ilfoglio.it, 24 agosto 2023)

«When I was just a baby my mama told me: son / Always be a good boy, don’t ever play with guns». A differenza del galeotto della ballata di Johnny Cash, Folsom prison blues, il protagonista di questa storia non ha giocato con le pistole e grazie al cielo non ha accoppato nessun poveraccio a Reno. Ma anche a Fulton il tempo può scorrere lento e la tristezza farsi sentire. Il “blues”, o almeno una certa tensione, è immortalato in una fotografia che rimbalza tra etere e fibra. Lo si vede da piccoli segni: si aggrappa alle rughe della fronte e fa sparire la bocca in una linea contratta.

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Le cantanti spagnole che si stanno scoprendo il seno per rivendicare i diritti delle donne

(ilpost.it, 19 agosto 2023)

Nei momenti più intensi dei concerti dal vivo, può capitare che i musicisti o i cantanti si tolgano la camicia o la maglietta rimanendo a petto nudo. È un gesto che in Spagna hanno cominciato a fare anche alcune cantanti, sia per rivendicare i diritti delle donne sia per superare gli stereotipi legati al corpo femminile nudo e invocare la lotta per l’uguaglianza tra i generi. L’ultima cantante spagnola ad aver mostrato il seno in pubblico durante un concerto è stata Eva Amaral, che è anche la più famosa.

Ph. Paco Santamaría / Efe

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Arabia Saudita: Ronaldo segna ed esulta con il segno della croce

(huffingtonpost.it, 10 agosto 2023)

Nella semifinale della Champions League araba, Cristiano Ronaldo si è presentato sul dischetto per il rigore decisivo assegnato all’Al Nassr. L’ha segnato, come al suo solito, portando la sua squadra in finale. E, sempre per consuetudine, ha esultato alla sua maniera: segno della croce e saltello in aria vicino alla bandierina. Il problema è che in Arabia Saudita esternazioni cristiane in pubblico come quella fatta dal giocatore portoghese sono vietate. Tutto ciò che riconduce alla fede non musulmana viene tacciato di proselitismo religioso.

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Il tennis e la diplomazia delle strette di mano

(ilpost.it, 3 agosto 2023)

Lunedì a Washington prima della partita di tennis fra Elina Svitolina, ucraina, e Victoria Azarenka, bielorussa, gli organizzatori del torneo hanno fatto leggere un messaggio rivolto al pubblico, in cui si segnalava che a fine gara non ci sarebbero state strette di mano fra le due giocatrici. Lo stesso messaggio è comparso anche sugli schermi dell’impianto, mentre s’invitava il pubblico al rispetto di entrambe le atlete e alla comprensione «per le circostanze particolarmente difficili». Era la prima volta che questa comunicazione passava in un torneo della Wta (Women’s Tennis Association), l’organizzazione mondiale del tennis femminile.

Ph. Rob Prange / AFP7 via Zuma Press Wire

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Il ritorno di Joni Mitchell

(ilpost.it, 2 agosto 2023)

Il 24 luglio 2022, durante il più famoso festival annuale di musica folk al mondo, a Newport nel Rhode Island, la 42enne cantautrice statunitense Brandi Carlile annunciò dal palco in cui avrebbe dovuto suonare con altri musicisti un’ospite inattesa: Joni Mitchell, una delle più influenti, famose e versatili cantautrici nordamericane degli anni Sessanta e Settanta. La sua presenza fu celebrata dai media come un grande evento: Mitchell, che ha 79 anni ed è autrice di canzoni popolarissime tra cui Both sides now, A case of you e Big yellow taxi, si era infatti vista pochissimo in pubblico dopo un aneurisma avuto nel 2015 e un lento recupero, e già all’epoca non faceva concerti da oltre un decennio.

Ph. Frazer Harrison / Getty Images for The Recording Academy

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La Russia contro Barbie, “motore dell’agenda Lgbt”

(lastampa.it, 30 luglio 2023)

Il fenomeno Barbie spopola nei cinema di tutto il mondo. Ma in Russia la bambola più amata da generazioni di bambine, nella versione “femminista” portata sul grande schermo da Greta Gerwig, non piace. «Le bambole vendute in Russia non dovrebbero promuovere valori non tradizionali per il Paese», ha dichiarato a Ria Novosti Maria Butina, membro del Comitato per gli affari internazionali della Duma di Stato.

Ph. Ian Waldie / Getty Images

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