Archivi tag: biopolitica

Luvumbu esulta come Lukaku, costretto a rifugiarsi in Congo

di Edoardo Giribaldi (huffingtonpost.it, 19 febbraio 2024)

Héritier Luvumbu, ala sinistra da qualche giorno non più in forze al Rayon Sports, squadra che naviga nelle zone alte della classifica della Premier League del Ruanda, massimo campionato di calcio a livello nazionale, segna, direttamente da calcio di punizione, il gol dell’1-0 nel match contro il Police F.C. Qualche giorno più tardi viene sospeso dalla Federazione calcistica del Ruanda per sei mesi, il suo contratto col Rayon Sports viene stracciato per “cattiva condotta” ed è costretto a lasciare il Paese, rifugiandosi nella Repubblica Democratica del Congo, accolto dal ministro dello Sport locale.

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Donald Trump e le sneakers tutte d’oro post-sentenza

di Aurora Mandelli (vanityfair.it, 19 febbraio 2024)

Se i brand fanno politica, la politica può usare la moda? Sicuramente Donald Trump non poteva che essere il primo leader a lanciarsi in questa impresa. L’ex presidente degli Stati Uniti, attualmente in corsa per le prossime elezioni, ha ufficialmente firmato una linea di sneakers limited edition chiamata Never Surrender High-Tops. Con tanto di promozione a mo’ di influencer effetto shoc.

Ph. Chip Somodevilla / Getty Images

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Nessuno prende più sul serio Kanye West

(ilpost.it, 14 febbraio 2024)

Tre anni dopo Donda, il rapper americano Kanye West (che si fa chiamare oggi “Ye”) ha pubblicato un nuovo disco: è intitolato Vultures 1, è stato realizzato in collaborazione con il cantante Ty Dolla Sign, e la maggior parte dei critici ne ha parlato male, malissimo, o si è rifiutato addirittura di recensirlo. Dopo essere stato uno dei più celebrati rapper al mondo, West è infatti diventato un personaggio screditato e detestato da molti, che per via di insistenti dichiarazioni antisemite, sessiste, razziste, complottiste e più generalmente stupide e ignoranti ha reso pressoché impossibile far parlare di sé per la sua musica.

Ph. Richard Shotwell / Invision – Ap

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La musica è il messaggio: la fede e il ritmo di Bob Marley

di Valeria Verbaro (hollywoodreporter.it, 16 febbraio 2024)

“Exodus, movement of Jah people”, inizia così, con un viaggio, un movimento, un flusso, il brano che dà il titolo all’album più celebre di Bob Marley & The Wailers, Exodus appunto. Quello che espande i confini della musica reggae, trasformandola forse per sempre. Portando, forse, in secondo piano nella diffusione di massa, la potenza politica, culturale e religiosa da cui nasce.

Paramount Films

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Il fantasma di Lenin spaventa anche Putin

di Marta Allevato (agi.it, 20 gennaio 2024)

A cento anni dalla sua morte, annunciata il 21 gennaio 1924, il fantasma di Lenin continua ad aleggiare sulla Russia e spaventa persino Vladimir Putin. Ne è convinto Gian Piero Piretto, già docente di Cultura russa alla Statale di Milano, che alla morte e alle esequie del padre della Rivoluzione d’Ottobre ha dedicato uno dei primi capitoli del suo recente saggio L’ultimo spettacolo (Raffaello Cortina Editore), dedicato ai funerali sovietici che hanno fatto la Storia.

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Il gesto di Lukaku per il genocidio in Congo

(ansa.it, 15 febbraio 2024)

«Free Congo DR. Stop the genocide». Romelu Lukaku, belga di madre congolese, lancia tramite i propri social il suo messaggio al termine del match della Roma contro il Feyenoord. L’attaccante ha postato la foto della sua esultanza dopo il gol agli olandesi, in cui per celebrare la sua rete ha ripetuto il gesto che usavano fare nella recente Coppa d’Africa, durante l’esecuzione dell’inno, i giocatori della Repubblica Democratica del Congo.

Romelu Lukaku via Instagram

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La spropositata passione dei rapper per le tute

di Giuseppe Luca Scaffidi (ilpost.it, 8 febbraio 2024)

Tra le trenta canzoni presentate durante la 74esima edizione del Festival di Sanremo c’è anche Tuta gold di Mahmood, che cita fin dal titolo uno dei capi d’abbigliamento più presenti nell’immaginario hip-hop, attorno al quale si è creato nel tempo una specie di culto. Decine di canzoni rap italiane uscite negli ultimi anni contengono riferimenti o sono interamente dedicate alle tute.

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Marie Irvine, la truccatrice che contribuì ad alimentare la leggenda di Marilyn Monroe

di Olga Noel Winderling (vanityfair.it, 22 gennaio 2024)

A distanza di quasi 62 anni dalla scomparsa di Marilyn Monroe si è spenta anche la sua storica, ultima truccatrice, Marie Irvine, che avrebbe varcato il secolo il prossimo dicembre e che contribuì a valorizzare il volto dell’attrice durante un capitolo cruciale della sua carriera. Nei mesi scorsi, la sua fama aveva avuto una nuova impennata (stavolta su Tik Tok) grazie a Erin Parsons, anch’ella truccatrice, con la passione per il make-up vintage e per la grande diva di Hollywood.

Bettmann Archive

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Biancaneve va alla guerra

di Arianna Finos e Chiara Ugolini (repubblica.it, 18 gennaio 2024)

Biancaneve è di Destra o di Sinistra? Giorgio Gaber si prendeva gioco di certe classificazioni, esattamente trent’anni fa. Ma l’idea di due Snow White, una “progressista” Disney incarnata Rachel Zegler e una tradizionalista affidata all’astro nascente della Destra conservatrice Brett Cooper è la raffigurazione plastica dello scontro mediatico che si combatte negli Stati Uniti in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre.

The Walt Disney Company

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La Palestina vince in Coppa d’Asia: l’esultanza dei giocatori con le braccia incrociate sulla testa

di Ugo Leo (lastampa.it, 24 gennaio 2024)

La Palestina ha battuto martedì 23 gennaio Hong Kong per 3-0 a Doha nella terza giornata del girone di Coppa d’Asia, conquistando per la prima volta un posto negli ultimi sedici anni della Coppa d’Asia. Oday Dabbagh ha guidato i palestinesi con una doppietta e Al Qanbar ha segnato il 2-0 su assist di capitan Battat. I festeggiamenti per i gol e la vittoria sono stati molto speciali, visto il tragico scenario che i palestinesi stanno vivendo da quando Israele ha risposto all’attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.

Reuters

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