Archivi tag: Bill Clinton

Morto Larry Flynt, il re del porno nemico di Trump

(repubblica.it, 10 febbraio 2021)

Larry Flynt, fondatore ed editore della famosa rivista a luci rosse Hustler, è morto a Los Angeles a 78 anni. Lo riporta il sito Tmz. Paralizzato dalla vita in giù a causa di un tentato omicidio nel 1978, Flynt è morto per problemi cardiaci. Il “re del porno” si era fatto conoscere per una serie di battaglie legali ispirate alla difesa della libertà di espressione, intendendo per questo anche la pornografia. Era stato spesso ai ferri corti con la destra religiosa e una volta aveva fatto causa al televangelista Jerry Falwell in un caso arrivato fino alla Corte Suprema. Quattro anni fa, dopo l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca, aveva lanciato la sua ultima sfida: aveva offerto 10 milioni di dollari “in contanti” a chi avesse fornito prove sufficienti per avviare la procedura di impeachment e cacciare il presidente dallo Studio Ovale.

Afp
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Avevamo già conosciuto il trumpismo: al cinema, in tv o da qualche altra parte

di Guia Soncini (linkiesta.it, 20 novembre 2020)

È verità universalmente riconosciuta che l’unico modo per dire qualcosa di rilevante sul presente sia fare un film in costume. È anche per questo che da settimane tutti scrivono di Mank, il film di David Fincher che il pubblico non vedrà fino al 4 dicembre, allorché arriverà su Netflix. Certo, ci sono molte ragioni per parlarne. È Fincher, che quando fa un film è sempre un evento. È Fincher che ricostruisce la storia di Quarto potere, il film che quelli che ne capiscono ritengono il più bello della storia del cinema. È Fincher che lo fa non focalizzandosi su Orson Welles – il Wunderkind (è la parola che usa Mank) cui a ventiquattro anni quelli che ci mettevano i soldi diedero qualcosa che altri registi a volte non ottengono in una vita: l’autorità assoluta sul progetto, il potere decisionale, l’esenzione dalle discussioni coi finanziatori – ma su Herman Mankiewicz, lo sceneggiatore quarantatreenne che scrive il film del bambino prodigio.

Ph. Jose Luis Magana / Ap
Ph. Jose Luis Magana / Ap

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Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 30 giugno 2020)

I Rolling Stones contro Donald Trump, e non solo. A Tulsa, nel comizio di apertura della sua campagna elettorale, il presidente ha fatto suonare You can’t always get what you want: una canzone che ha compiuto 52 anni, dal momento che fu registrata il 16 e 17 novembre 1968, per essere inclusa nell’album del 1969 Let it bleed.WoodyGuthrie_This_machine_kills_fascists Continua la lettura di Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

Addio Bill Whiters, voce del Soul e dell’America in lotta contro la pandemia

di Stefano Pistolini (ilfoglio.it, 3 aprile 2020)

Proprio in questi giorni una delle sue hit più amate, Lean on me, che si traduce “Appoggiati a me”, è diventata uno di quegli inni collettivi coi quali, in tempi di tregenda, ci si dà coraggio a vicenda. Per una malattia di cuore non connessa con la pandemia di Coronavirus in corso è passato a miglior vita Bill Withers, 81 anni, gloria della soul music, autentico hit-maker durante gli anni Settanta.

Ph. Gilles Petard / Redferns / Getty Images
Ph. Gilles Petard / Redferns / Getty Images

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Hillary Clinton debutta come produttrice televisiva (con Spielberg)

di Gaia Mellone (giornalettismo.com, 2 agosto 2018)

Cosa fanno insieme Hillary Clinton e Steven Spielberg? potrebbe sembrare l’inizio di una barzelletta, invece si tratta di una nuova avventura per la ex first lady. Sarà lei, infatti, a collaborare in prima persona con il regista premio Oscar per realizzare una serie televisiva.

Bruce Glikas/FilmMagic; Courtesy of Viking; David Livingston/Getty Images (hollywoodreporter.com)
Bruce Glikas/FilmMagic; Courtesy of Viking; David Livingston/Getty Images (hollywoodreporter.com)

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Il debutto di Clinton romanziere

(ansa.it, 3 giugno 2018)

Può un presidente scomparire? Sì, anche se per poco. Parola di un ex inquilino della Casa Bianca come Bill Clinton, che al BookCon di New York ha presentato Il Presidente è scomparso (The President is missing, edito dalla Little, Brown and Company), in uscita mondiale il 4 giugno e in Italia pubblicato da Longanesi. Un thriller scritto con James Patterson, tra gli scrittori più venduti al mondo, e che segna anche il debutto dell’ex commander in chief come romanziere.

Ansa
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La diplomazia parallela del mondo dello “star system”

Spesso più efficace (e diretta) nella difesa dei diritti

di Massimiliano Panarari («La Stampa», 14 settembre 2015)

Da tempo ci siamo abituati alla politica pop, ma adesso scocca l’ora della pop-politica estera. Il suo alfiere n. 1 sembra essere il musicista e cantante britannico Elton John, dotato di quella che si presenta come una vera e propria agenda diplomatica, fatta di priorità e obiettivi e imperniata sui diritti civili e la lotta contro l’omofobia. Continua la lettura di La diplomazia parallela del mondo dello “star system”

Milioni di milioni

Katy Perry è la cantante che ha guadagnato di più nel 2015, la più seguita sui social, la più vista in tv. Ora guarda perfino alla Casa Bianca

di Mariangela Mistretta («D – la Repubblica delle Donne», 29 agosto 2015)

Negli ultimi tempi il nome Katy Perry, cantante pop americana classe ’84, si accompagna con una certa frequenza alla parola “milioni”: milioni di dollari, milioni di follower, milioni di milioni di click per un suo video, milioni di telespettatori, milioni per comprare un convento e milioni di chiacchiere su un botta-e-risposta con la sua amica e collega Taylor Swift. Continua la lettura di Milioni di milioni

I politici che citano Frank Underwood

di Gianluca Briguglia (ilpost.it, 13 aprile 2015)

Certo, bisogna ammetterlo, è molto divertente quando i politici citano Frank Underwood, spesso in modo sapiente e ben costruito. Obama twittò il memorabile “Oggi c’è House of Cards. No spoilers, please”, ma non contento parlò poi del suo omologo della serie tv in varie interviste e in un video recente ne ha fatto pure l’imitazione per poi dire (ironicamente) “Underwood ha imparato da me”. Hillary Clinton l’aveva preceduto – e battuto in partenza – facendo un video, con Kevin Spacey, per fare gli auguri al marito Bill. Il risultato era stato una specie di mise en abyme perché Spacey interpretava Underwood e parlava al telefono con Hillary, ma facendo l’imitazione di Bill. Continua la lettura di I politici che citano Frank Underwood