Archivi tag: Beppe Grillo

Rocco Casalino, autobiografia di una nazione

di Paolo Mossetti (esquire.com, 11 marzo 2021)

Inizia con una maledizione sussurrata al padre morente l’autobiografia dell’ultimo Machiavelli italiano. Parole d’odio per sopprimere la rabbia e seppellirla col nemico di sempre. Rocco Casalino non perdona e non dimentica: in quel letto d’ospedale vede una giustizia che è arrivata, il conto di una violenza che il genitore aveva inflitto, per anni, ai figli e alla moglie. È a quest’ultima che l’ex responsabile della comunicazione di Giuseppe Conte dedica la citazione in apertura, tratta dalla poesia Supplica alla madre di Pier Paolo Pasolini. Ma quella rabbia non andrà mai via, e farà da propulsore a una delle carriere più fulminanti e originali nel nostro panorama politico.

Ph. Simona Granati / Corbis – Getty Images
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Il silenzio degli urlatori

di Francesco Cundari (ilfoglio.it, 1° maggio 2021)

Si sa che quel che conta più di tutto, nel teatro come nella vita, in politica come in letteratura (e secondo alcuni persino negli articoli di giornale), è il finale. Proprio per questo lascia stupefatti la conclusione cui sembra essere arrivato il MoVimento 5 Stelle, singolarissima creatura partitico-teatrale del comico Beppe Grillo, opera somma della politica spettacolo in Italia: un improvviso, interminabile, imbarazzato silenzio. La negazione di tutte le leggi dello spettacolo. La negazione di tutte le leggi della politica. Ma una conclusione che era fors’anche inevitabile per un movimento composto da persone, Grillo a parte, fondamentalmente negate per entrambe le cose.

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Casaleggio e dissociati

di Mario Lavia (linkiesta.it, 24 aprile 2021)

Il diluvio affoga i Cinquestelle sotto la congiunzione astrale della caduta di Beppe Grillo e dell’addio di Rousseau, cioè gli dei di un Movimento nato in sordina e in sordina entrato in crisi. Forse esiste un nesso fra i due accadimenti, forse no. Non è da escludere che Grillo sia andato fuori di testa certo per la vicenda giudiziaria del figlio ma chissà se anche perché da vecchio istrione ha sentito il fruscìo dell’ombra di Banquo recante il fallimento del più grande spettacolo della Seconda repubblica, a parte quello di Silvio Berlusconi; forse aveva previsto la fuga dell’impresario inopinatamente intitolato a Rousseau che sin qui garantiva la più colossale parodia della democrazia; e poi attori e comparse disertare le prove, e il pubblico rivolere indietro i soldi del biglietto.

Unsplash
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Una politica appesa a Fedez

di Mauro Suttora (huffingtonpost.it, 2 maggio 2021)

Ricordavo la deliziosa Ilaria Capitani portavoce di Walter Veltroni nel 2007, quando intervistai l’allora sindaco di Roma. Mai avrei immaginato si trasformasse in feroce belva della censura contro tal Federico Lucia da Buccinasco, tatuatissimo cantante con faccia e voce attraenti quanto quelle di Morgan. C’eravamo liberati da appena una settimana di Grillo, suicidatosi col video sugli stupri, mo’ ecco Fedez. L’ennesimo famoso solo per essere famoso (trovate qualcuno che sappia canticchiare qualche sua canzone) che pretende di comiziare di politica coi miei soldi (via Rai). Anche Celentano sproloquiava, ma almeno lui aveva all’attivo decenni di inni ecologisti.

Agf – Ansa
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Il video di Grillo e la scoperta dell’acqua calda

di Antonio Gurrado (ilfoglio.it, 23 aprile 2021)

Ormai sembra che siano tutti d’accordo: se volete suicidarvi politicamente e diventare dei paria per l’opinione pubblica, vi basta registrare un video in cui vi dimenate stravolti, strabuzzate gli occhi, schiaffeggiate un tavolo, strillate invettive, argomentate volgarità, sputate assurdità, schiumate di rabbia, pontificate sui costumi sessuali di una ragazza e presentate alla pubblica opinione l’immagine mentale del pisello di vostro figlio, il tutto condito con un pizzico di familismo amorale e quanto basta di voglia di influenzare arbitrariamente un processo in corso.video_Grillo Continua la lettura di Il video di Grillo e la scoperta dell’acqua calda

Beppe Grillo detta le sue regole alle tv

(agi.it, 19 marzo 2021)

No a interruzioni, nemmeno da parte del conduttore, e niente “stacchi” della regia su altri ospiti. No a un «intrattenimento di bassa lega che sfocia in propaganda da quattro soldi». Dopo lo stop alle apparizioni in tv degli esordi, dopo il divieto di intervistare a più voci gli esponenti del Movimento, ora Beppe Grillo sul suo blog detta alle televisioni le nuove regole d’ingaggio per mettere al riparo i parlamentari del MoVimento 5 Stelle da inquadrature della regia, stacchi pubblicitari, interruzioni di altri ospiti o addirittura del giornalista che conduce la trasmissione. Serve, sostiene Grillo, «un diverso approccio, etico e riguardoso della persona e della sua immagine anche negli spazi televisivi dedicati alla politica ed ai suoi approfondimenti».

Ansa
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Altro che la democrazia informatica alla Beppe Grillo

di Giuseppe Turani (blitzquotidiano.it, 29 agosto 2020)

Social network: il modo più rapido e più efficace per rendere migliori gli italiani è la loro chiusura immediata per almeno un anno, meglio due. C’è chi ancora teorizza che lì ci sarebbe la vera democrazia, e non si rende conto che attraverso i social sta venendo a galla la peggiore società italiana. Dall’impiegato frustrato di Benevento al suo omologo di Cinisello Balsamo. Razzisti, mitomani, suonati che scrivono qualsiasi cosa, convinti di avere milioni di lettori.e-democracy Continua la lettura di Altro che la democrazia informatica alla Beppe Grillo

Dibba e Fornero dimostrano che in Italia la rivoluzione si può fare tutti i giorni, ma solo nei palinsesti

di Francesco Cundari (linkiesta.it, 31 luglio 2020)

A poche pagine di distanza, su quello che qualche nostalgico inguaribile ancora chiama il grande giornale della borghesia italiana, come se in Italia esistessero ancora la borghesia, i grandi giornali, i dimafonisti e i telefoni a gettone – insomma: sul Corriere della Sera –, due storie apparentemente minori ieri si illuminavano reciprocamente: Alessandro Di Battista, massimo rappresentante dell’ala dura del populismo grillino, sorpreso mentre serve ai tavoli nel bar interno di un albergo di Ortona, ed Elsa Fornero, il volto più celebre dell’ultimo governo dei tecnici, impegnata come giurata in un quiz televisivo condotto da Costantino della Gherardesca.

Ph. Claudio Guaitoli / Corriere della Sera
Ph. Claudio Guaitoli / Corriere della Sera

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Il delirante listino di Beppe Grillo

(linkiesta.it, 17 luglio 2020)

«Onde evitare strani appostamenti ed inseguimenti spiacevoli, ecco il listino interviste e foto per l’anno in corso e per il 2021». Descrive così Beppe Grillo i prezzari per interviste e foto che anche quest’anno propone sul suo blog. Il padre del MoVimento 5 Stelle si affida di nuovo all’ironia per far capire la sua poca volontà d’intrattenere rapporti con i media, aumentando perfino i prezzi per il 2020 (indicati con una correzione a mano sul tariffario stampato in precedenza).Grillo_prezzi_2020 Continua la lettura di Il delirante listino di Beppe Grillo

Il MoVimento 5 Stelle e i giornalisti: li odiano, ma li candidano

di Federica Fantozzi (huffingtonpost.it, 16 luglio 2020)

Il finanziamento pubblico all’editoria da cancellare a tutti i costi. La stampa che “difende un sistema”. Tg e giornali locali da “monitorare” per capire come suddividono gli spazi. L’Ordine dei giornalisti da abrogare. I medesimi definiti “sepolcri imbiancati”, “verginelle” che si offendono, “sciacalli”, quando non “puttane e pennivendoli”. E gli slogan, tipo “l’unica stampa buona è quella estera”.

Ansa
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