L’artista australiano ha parlato della pressione esercitata sugli artisti dai movimenti internazionali anti-israeliani: i musicisti che si esibiscono in Israele sono costretti a “passare attraverso una sorta di umiliazione pubblica da parte di Roger Waters and co”
(ilfoglio.it, 21 novembre 2017)
Sarà anche il poeta oscuro del rock ma la sua posizione è limpida: domenica scorsa, Nick Cave ha accusato il movimento anti-israeliano BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni) di cercare di dividere i musicisti, “bulleggiandoli” e “imbavagliandoli”, e ha detto di aver preso una “posizione di principio” scegliendo di esibirsi in Israele. L’artista australiano, uno dei più influenti e carismatici interpreti della musica contemporanea, è molto popolare in Israele e i suoi due prossimi spettacoli a Tel Aviv sono già sold out. Continua la lettura di Non solo Nick Cave. Ecco tutti quelli che non si piegano alla censura anti-Israele