Archivi tag: Barack Obama

La bara di John Lewis sul ponte di Selma

(ilpost.it, 27 luglio 2020)

Domenica 26 luglio la bara di John Lewis, uno dei principali esponenti del movimento statunitense per i diritti civili nella metà del Novecento, ha attraversato – su un carro trainato da due cavalli – il ponte Edmund Pettus di Selma, in Alabama. Il passaggio è stato organizzato per ricordare la manifestazione pacifica (ma nonostante questo repressa con grande violenza dalla polizia) che su quel ponte passò il 7 marzo 1965 e che era stata promossa proprio da Lewis, picchiato dagli agenti, che gli fratturarono il cranio.

Ph. Erik S. Lesser / Epa – Ansa
Ph. Erik S. Lesser / Epa – Ansa

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Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

di Maurizio Stefanini (linkiesta.it, 30 giugno 2020)

I Rolling Stones contro Donald Trump, e non solo. A Tulsa, nel comizio di apertura della sua campagna elettorale, il presidente ha fatto suonare You can’t always get what you want: una canzone che ha compiuto 52 anni, dal momento che fu registrata il 16 e 17 novembre 1968, per essere inclusa nell’album del 1969 Let it bleed.WoodyGuthrie_This_machine_kills_fascists Continua la lettura di Non puoi sempre avere quello che vuoi, o delle dispute politiche sulle canzonette

Fenomenologia di Kanye West

di Stefano Pistolini (linkiesta.it, 6 luglio 2020)

Gli album di Kanye West sono un’incognita. Perfetti intarsi di hip-hop, poesia ed elettronica, diretti nei contenuti e smaglianti nella forma. O dei pasticci involuti, presuntuosi e spinosi. Il nuovo singolo appena pubblicato, Wash us in the blood, fa intravedere un Kanye partecipe del dramma razziale in atto, è ispirato e fa ben sperare per God’s Country, l’album in arrivo. Anche la testa di Kanye West è un’incognita, ancor più grossa. È un territorio lunare, in cui i confini – ad esempio tra realtà e fantasia, tra Sé e il resto, tra arte e show business – sono confusi, o forse non esistono.

Getty Images
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Presidenziali Usa: Kanye West annuncia la candidatura

(repubblica.it, 5 luglio 2020)

Il rapper Kanye West ha annunciato che presenterà la propria candidatura alle presidenziali Usa, dopo aver appoggiato l’attuale presidente e candidato alla rielezione Donald Trump. «Ora dobbiamo realizzare la promessa dell’America credendo in Dio, unificando la nostra visione e costruendo il nostro futuro. Sono in corsa per la presidenza degli Stati Uniti», ha twittato sul suo account da 29,4 milioni di follower, usando l’hashtag #2020VISION.kanye-west-yeezy-2020 Continua la lettura di Presidenziali Usa: Kanye West annuncia la candidatura

Sacha Baron Cohen vi ha perculati ancora

di Mariarosa Mancuso (ilfoglio.it, 30 giugno 2020)

L’ha rifatto. È andato a cacciarsi con sprezzo del pericolo tra i nemici – un gruppo di estrema Destra che nello Stato di Washington rivendicava il diritto di non rispettare distanziamenti e mascherine anti Covid. Ha cantato una canzoncina country, chiedendo ai presenti di accompagnarlo con un coro. Non c’era tanta gente (“meno che al comizio di Trump a Tulsa” dicono i maligni). Ma l’invito ha funzionato, il ritornello era facile da imparare. Finché uno meno tonto degli altri ha postato il video su Facebook: “Holy shit! Ci siamo cascati”.SachaBaronCohen_trolling_rally Continua la lettura di Sacha Baron Cohen vi ha perculati ancora

Oann, la tv preferita di Donald Trump

di Paolo Mossetti (wired.it, 11 giugno 2020)

L’emittente conservatrice One America News Network (Oann) ha un’audience minuscola se paragonata alle sue concorrenti, il suo sito web attrae pochi lettori e non è mai diventata parte del mainstream. Ma ha uno spettatore d’eccezione: il presidente degli Stati Uniti. Il quale, rilanciando periodicamente le teorie del complotto di questo canale, gli consente di diventare un’arma propagandistica di tutto rispetto.

Kelly Caminero / The Daily Beast – Getty Images
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Trump e i volenterosi complici del caos

di Christian Rocca (linkiesta.it, 3 giugno 2020)

Donald Trump è la più grande catastrofe mai capitata all’America dall’11 settembre 2001, il primo presidente antiamericano degli Stati Uniti, la parodia dello yankee rozzo, arrogante e razzista, il sogno realizzato dei nemici del mondo libero, l’incubo di chiunque sia cresciuto con la cultura popolare americana. Bugiardo, violento, ignorante, non c’è un momento della presidenza del Cialtrone-in-chief che non sia un imbarazzo morale, civile e sociale per chiunque abbia a cuore il decoro della politica, la dignità personale e l’epopea del sogno americano.

Ph. Drew Angerer / Getty Images
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Netflix ha fatto un documentario sul libro di Michelle Obama, “Becoming”

(ilpost.it, 27 aprile 2020)

Michelle Obama ha annunciato su Twitter che dal 6 maggio su Netflix si potrà vedere un documentario su di lei e sul suo libro autobiografico, Becoming, un bestseller che ha venduto più di dieci milioni di copie. Il documentario racconta il tour promozionale fatto in 34 città per presentare Becoming, da cui prende il titolo.Michelle_Obama_Becoming Continua la lettura di Netflix ha fatto un documentario sul libro di Michelle Obama, “Becoming”

Michelle Obama vice di Biden?

(quotidiano.net, 21 aprile 2020)

Che Michelle Obama sostenga la corsa di Joe Biden per la Casa Bianca sta nell’ordine delle cose. La notizia è che aumenta la pressione perché accetti di correre insieme a lui in veste di vicepresidente. “La prenderei di corsa”, chiosa lo stesso Biden, destinato a essere il candidato dem contro Donald Trump.

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Addio Bill Whiters, voce del Soul e dell’America in lotta contro la pandemia

di Stefano Pistolini (ilfoglio.it, 3 aprile 2020)

Proprio in questi giorni una delle sue hit più amate, Lean on me, che si traduce “Appoggiati a me”, è diventata uno di quegli inni collettivi coi quali, in tempi di tregenda, ci si dà coraggio a vicenda. Per una malattia di cuore non connessa con la pandemia di Coronavirus in corso è passato a miglior vita Bill Withers, 81 anni, gloria della soul music, autentico hit-maker durante gli anni Settanta.

Ph. Gilles Petard / Redferns / Getty Images
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