Archivi tag: Barack Obama

Con Trump anche il Dr. Oz, medico star della tv

Ph. Ed Jones / Getty Images

di Matilde Nardi (huffingtonpost.it, 20 novembre 2024)

Il neoeletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nominato Mehmet Cengiz Öz alla guida del Centers for Medicare & Medicaid Services, l’agenzia federale che si occupa dell’assistenza sanitaria per 150 milioni di individui, pensionati e persone in difficoltà economica. Il chirurgo, celebre in tv come “Dr. Oz”, diventerà, dopo il via libera del Senato atteso il prossimo anno, il primo cittadino turco-americano a prendere decisioni fondamentali nel Paese.

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Commander-in-Tweet: il populismo digitale di Trump

Ph. Sinna Nasseri / The New Yorker

di David Allegranti* (linkiesta.it, 6 novembre 2024)

L’arrivo di Donald Trump su Twitter è datato marzo 2009, quando Barack Obama è appena diventato presidente degli Stati Uniti. Rapidamente, diventa lo strumento preferito del miliardario americano. «La campagna presidenziale del 2016 potrebbe essere ricordata come quella in cui il populismo ha incontrato i social media digitali», scrivono Francisco Seoane Pérez et al. (2019, p. 13).

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L’indisposizione umana a votare come le star

Ph. Jordan Vonderhaar / Getty Images

(linkiesta.it, 29 ottobre 2024)

È il 1956. Elvis Presley non ha ancora compiuto ventidue minuscoli anni, sta per uscire il film Love me tender, mentre canta sculetta così tanto che Ed Sullivan non lo vuole nel suo programma per famiglie. Finché quello va ospite della concorrenza, vince la serata, e Sullivan – che era abituato a fare il programma più visto d’America, secondo solo a I love Lucy – si arrende. Cinquantamila dollari per tre puntate.

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Obama rapper con Eminem per Kamala Harris

Ph. Paul Sancya / keystone-sda.ch – Stf

di Monica Coviello (vanityfair.it, 23 ottobre 2024)

Poco prima di Barack Obama, sul palco, al comizio pro Kamala Harris (candidata democratica alle presidenziali Usa, che si terranno fra due settimane), in Michigan, c’era Eminem. L’artista vincitore di un Grammy, 52 anni, e l’ex presidente democratico, 63 anni, hanno condiviso brevemente la scena, a Detroit. E per Obama è stata anche l’occasione per omaggiare il cantante.

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Quanto contano gli endorsement delle celebrità nella politica americana

Ph. Jim Cole / Ap

(ilpost.it, 12 settembre 2024)

Martedì 10 settembre, pochi minuti dopo la fine del dibattito fra Donald Trump e Kamala Harris, i candidati alla presidenza degli Stati Uniti, la cantante Taylor Swift ha pubblicato un post su Instagram per annunciare che a novembre avrebbe votato per Harris. La sua dichiarazione di voto è molto significativa per via del suo enorme pubblico ed era molto attesa: nonostante avesse appoggiato candidati Democratici in passato, fra cui lo stesso presidente Joe Biden alle elezioni del 2020, non si era ancora espressa riguardo alle elezioni del 2024.

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I vestiti di Kamala Harris

Ph. J. Scott Applewhite / Ap

(ilpost.it, 4 settembre 2024)

Da candidata Democratica alla presidenza degli Stati Uniti, Kamala Harris ha una sfida in più rispetto al suo rivale Repubblicano Donald Trump: scegliere accuratamente i propri vestiti. È un compito che, volente o nolente, le è richiesto in quanto donna, perché da sempre le donne sono esaminate attentamente per come si vestono, tanto più se ricoprono o vogliono ricoprire un ruolo di potere.

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Potus e Flotus: che accadrebbe se Kamala Harris vincesse

di Emanuele Capone (huffingtonpost.it, 5 agosto 2024)

In principio fu Barack Obama: il 44esimo presidente degli Stati Uniti, noto anche per essere particolarmente attivo on line e soprattutto sui social network, fu il primo per cui, il 18 maggio 2015, venne creato su Twitter l’account Potus, che poi è passato di mano in mano, prima a Donald Trump e in seguito a Joe Biden. Gli americani sono fissati con le sigle e le usano per più o meno tutto, anche grazie a una lingua che (diversamente dall’Italiano) si presta a questa abitudine.

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Da Pink a Eva Longoria, tutte le star con Kamala Harris

Ph. Andrew Harnik / Getty Images

(quotidiano.net, 23 agosto 2024)

«Kamala Harris, si. Se puede». A tradurre in spagnolo lo slogan lanciato da Barack Obama, «Yes she can», è stata Eva Longoria, che ieri è salita sul palco della convention di Chicago per dare la sua benedizione alla candidata dem. «Somos familia, in America siamo tutti la stessa famiglia e dobbiamo guardarci le spalle». L’attrice e modella texana di origini messicane era lì per legittimare la candidatura della Harris all’elettorato ispanoamericano.

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Kamala Harris e il “tan suit”: tutto quel che ha voluto dirci

Bloomberg / Getty Images

di Alfredo Toriello (vanityfair.it, 21 agosto 2024)

Se pensate che anche i più piccoli dettagli possano essere dettati dal caso, dal destino o da una fortuita coincidenza ricredetevi, perché nelle elezioni americane non c’è spazio per tutto questo. Soprattutto per Kamala Harris, la candidata ufficiale dei Democratici alla Presidenza degli Stati Uniti. Un discorso che vale per le dichiarazioni e gli appuntamenti istituzionali, ma anche per l’immagine pubblica di un candidato e che indissolubilmente si lega a ciò che vuol trasmettere al proprio elettorato.

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Cosa c’è dietro l’attacco a Google di Elon Musk

(adnkronos.com, 29 luglio 2024)

Google ha davvero “oscurato” il candidato nonché ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump? Questa è l’accusa di Elon Musk, ceo di Tesla, SpaceX e di X.com, l’ex Twitter che ha acquistato per 44 miliardi di dollari e che è diventata la piattaforma dei suoi attacchi e delle sue campagne politiche. Oggi Musk ha pubblicato lo screenshot di una ricerca su Google in cui chi prova a scrivere “President Donald” ottiene come suggerimenti “President Ronald Reagan” o “President Donald Duck”, ovvero Paperino.

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