di Maurizio Assalto (linkiesta.it, 15 maggio 2023)
“Linguaccia mia” si occupa di usi e abusi linguistici consolidati, sotto gli occhi – o piuttosto nelle orecchie – di tutti; questa volta, invece, prova a cogliere un uso nascente, poco più che allo stato germinale, che magari opportunamente abortirà prima di vedere la luce di un dizionario, oppure morirà nella culla, anche se mostra tutte le intenzioni di crescere e diventare adulto. Stiamo parlando della parola selfie.
Continua la lettura di Linguaccia mia. Come “selfie” è diventato sinonimo di fotografia