(ilpost.it, 15 agosto 2024)
Da mesi la giunta militare che governa il Myanmar non riesce a vendere la villa di famiglia dell’ex leader Aung San Suu Kyi, che, nel febbraio di tre anni fa, in seguito a un colpo di Stato, fu arrestata insieme a molti altri politici a lei vicini, con accuse ritenute politicamente motivate. L’ultima asta pubblica è stata organizzata giovedì, ed è stata sostanzialmente inutile, dato che all’annuncio del banditore nessun acquirente ha presentato un’offerta: era già successo a marzo.