Archivi tag: attivismo

“Il mio giardino persiano”, un film più potente della censura

di Marta Allevato (agi.it, 30 gennaio 2025)

Diventare famosa nel proprio Paese anche se il film in cui reciti è vietato dalle autorità e tu non sei neppure un’attrice professionista. È successo in Iran a Lili Farhadpour, 64 anni, giornalista e attivista prestata al cinema, e protagonista del film Il mio giardino persiano di Maryam Moghaddam e Behtash Sanaeeha, in Italia con Academy Two.

Continua la lettura di “Il mio giardino persiano”, un film più potente della censura

Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

El Deseo

di Alberto Infelise (lastampa.it, 18 dicembre 2024)

Marisa Paredes è sola sul palco, la luce è tutta su di lei, allarga le braccia verso il suo pubblico, lì davanti a lei, le stringe sul petto, si inchina, il pubblico piange e sorride tutto insieme, si alza in piedi e applaude. Marisa Paredes non c’è più. È morta ieri mattina presto, nell’ospedale Fundación Jiménez Díaz di Madrid per la complicazione di un problema coronarico. Eppure non morirà affatto. È stata una delle più grandi attrici degli ultimi cinquant’anni, ha definito con la sua recitazione acuta e asciutta, tagliente come una lama, la cinematografia di Pedro Almodóvar.

Continua la lettura di Addio a Marisa Paredes, icona della libertà

La fanzine come atto di ribellione radicale

di Emma Besseghini (linkiesta.it, 11 luglio 2024)

Il rapporto tra il mondo digitale e quello della carta stampata nasconde linee di continuità spesso trascurate. Meme, fake news, immagini e porzioni di testo remixate e incollate insieme sembrano novità recenti, ma il processo alla base della produzione di questi contenuti affonda le sue radici in un universo dimenticato, fatto di carta, inchiostro, concerti underground e centri sociali.

Continua la lettura di La fanzine come atto di ribellione radicale

Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

Ph. Jonathan Velasquez / Unsplash

di Antonio Pellegrino (linkiesta.it, 8 ottobre 2024)

Giornalismo libero contro media mainstream. Su questo presunto conflitto si regge una retorica che da anni infesta il dibattito pubblico, avallando le attività di blogger indipendenti, reporter amatoriali e altre figure autoproclamatesi «scomode», il cui scopo comune è quello di diffondere propaganda dietro la maschera dell’informazione partita dal basso.

Continua la lettura di Podcastsphere: il volto ambiguo dei media alternativi americani

Usa 2024: Hollywood apprezza Biden e si schiera con Kamala

Sheryl Lee Ralph via X

(ansa.it, 22 luglio 2024)

Hollywood si stringe attorno a Kamala Harris. Dopo che George Clooney si era fatto portavoce delle celebrities dem nel chiedere al presidente Joe Biden di ritirarsi dalla corsa per il secondo mandato, le star che muovono i motori dell’industria dello spettacolo statunitense sembrano pronte a sostenere la sua vice. Tra le prime voci a reagire al tornado politico di domenica, quella di Barbra Streisand.

Continua la lettura di Usa 2024: Hollywood apprezza Biden e si schiera con Kamala

Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

di Manuela Santacatterina (hollywoodreporter.it, 11 maggio 2024)

«Rispondendo a questa domanda mi assicurerò di rimanere nella lista nera per il resto dell’anno». Susan Sarandon, giurata del Riviera International Film Festival e protagonista di una masterclass sold out nell’ex Convento dell’Annunziata di Sestri Levante, sorride accompagnata dall’applauso del pubblico dopo che THR Roma le domanda cosa abbia provato quando, nel novembre del 2023, è stata scaricata dalla United Talent Agency, l’agenzia con cui lavorava dal 2014, a seguito dei commenti fatti durante un raduno pro-Palestina a Union Square, New York, nello stesso mese.

Ph. Lucrezia Corciolani

Continua la lettura di Susan Sarandon: “Con Trump un fascista al governo”

L’Italia, Salvini e i migranti: intervista a Richard Gere

di Alberto Moreno (vanityfair.it, 16 aprile 2024)

Connecticut, 20 marzo 2024. Richard Gere si collega al meeting su Zoom esattamente tre settimane dopo essersi fatto fotografare a New York con la moglie, la spagnola Alejandra Gere, già Alejandra Silva, dalla quale ha avuto due figli e con la quale intende trasferirsi a Madrid il prossimo autunno. «Le racconto una storia», mi dice.

Ph. Luigi & Iango

Continua la lettura di L’Italia, Salvini e i migranti: intervista a Richard Gere

Uso pesante di palco leggero: se l’artista-attivista dirotta lo show

di Sebastiano Pucciarelli (huffingtonpost.it, 17 febbraio 2024)

Molto si è detto sull’irruzione della politica in un Festival di Sanremo che, fino all’ultimo, pareva decisamente apolitico. In questa edizione della normalizzazione ci si era rassegnati a dibattere su un paio di scarpe e un balletto poco riuscito, dopo gli “exploit trasgressivi” dei cantanti lo scorso anno (anche lì tutto sommato poca roba, nonostante la solita amplificazione Ariston: Articolo 31 e Fedez che urlano «Giorgia legalizzala», e sempre Fedez che prima strappa la foto di un sottosegretario, poi cede al bacio di Rosa Chemical).

Continua la lettura di Uso pesante di palco leggero: se l’artista-attivista dirotta lo show

Ago ergo sum: la vaga proliferazione degli attivisti

di Maurizio Assalto (linkiesta.it, 27 novembre 2023)

C’è un personaggio che incede con crescente fortuna nei talk-show e in genere nei media: è l’Attivista. Attivista di che? Attivista, e basta. Come se, poniamo, in un dibattito televisivo, di un docente universitario di Storia contemporanea il sottopancia dicesse genericamente “professore”; o di un docente universitario di Economia aziendale, lo stesso: “professore”. Una volta veniva specificato: “attivista per…”, “attivista contro…”, “attivista di…”, che è come dire “professore di Storia contemporanea”, “professore di Economia aziendale”.

Ph. Clem Onojeghuo / Unsplash

Continua la lettura di Ago ergo sum: la vaga proliferazione degli attivisti

Diegopolitik. Maradona fu anche, e forse soprattutto, un attivista?

di Mario Sesti (huffingtonpost.it, 2 agosto 2023)

Fidel Castro chiese una volta a Maradona come si tira il rigore perfetto. Maradona gli rispose che glielo avrebbe rivelato se Fidel Castro avesse accettato di scambiare il suo berretto con una sua maglietta da calciatore. Fidel accettò. E Maradona confessò che il vero segreto era mirare al portiere. Senza esitazioni. Fidel continuò a chiederglielo per anni, forse senza capire se Maradona lo stesse prendendo per i fondelli o meno.

Continua la lettura di Diegopolitik. Maradona fu anche, e forse soprattutto, un attivista?