“God save the Queen / a fascist regime / they made you moron / potential H bomb”: nel 1976 i Sex Pistols lanciavano parole di fuoco e fiamme, mentre intorno l’Inghilterra, stremata dagli scioperi e sommersa dall’immondizia, non raccolta da mesi, stava celebrando il giubileo della Regina Elisabetta II. God Save the Queen e Anarchy in The Uk resero la band celebre e famigerata in un momento.
di Eugenia Nicolosi (alfemminile.com, 8 dicembre 2022)
La ricerca I ragazzi e il cyber bullismo, fatta da Ipsos per Save the Children, fotografa i social network come “la modalità d’attacco preferita dai cyber bulli”. Sì, perché la possibilità di dire o scrivere apertamente ciò che si pensa al riparo di uno schermo solletica la natura violenta (e misogina e razzista) di persone codarde e che hanno la tendenza a comportarsi da bulle.
Dal 1975 la Capitale australiana Canberra è rappresentata da due senatori nel Parlamento federale. Per quarantasette anni i due seggi disponibili si sono sempre divisi tra laburisti e liberali, ossia i due principali partiti del Paese. Questo dualismo è stato interrotto per la prima volta pochi giorni fa da un ex rugbista della nazionale australiana, David Pocock, che è stato eletto da indipendente con oltre centomila preferenze. Ha così tolto il posto a un navigato candidato liberale, Zed Seselja, in carica da nove anni. Durante la sua carriera, arrivata fino ai più alti livelli del rugby professionistico, Pocock non era stato un atleta come gli altri. Fin da giovane aveva affiancato gli impegni sportivi a un interesse non comune per le questioni sociali e ambientali.
Bono è a Roma per partecipare a un incontro con il Papa organizzato da Scholas Occurrentes, una fondazione pontificia che si occupa di educazione dei più svantaggiati, nel corso di una cerimonia nell’Aula Magna dell’Università Urbaniana. «L’educazione delle ragazze è un superpotere per combattere l’estrema povertà, e vorrei chiedere a Sua Santità sei lei pensa che le donne e le ragazze abbiano lo stesso ruolo potente per cambiare il mondo e il cambiamento climatico», ha detto il leader degli U2. «Parliamo della madre-terra, non del padre-terra», ha risposto il Pontefice con un sorriso, ricevendo un lungo applauso. I giovani hanno accolto il Papa con uno spettacolo di canti e recite ispirati alla tutela dell’ambiente. «Serve poesia e coraggio» per la cura della casa comune, bisogna «difendere l’armonia della creazione, e le donne sanno di armonia più di quanto sappiamo noi uomini», ha detto Francesco, che ha lanciato il Movimento Educativo Internazionale Scholas Occurrentes durante un incontro con i ragazzi.
Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha risposto a Leonardo DiCaprio dopo che l’attore hollywoodiano, fervente ambientalista, ha esortato i giovani del Paese a votare alle elezioni di fine anno. «Il Brasile ospita l’Amazzonia e altri ecosistemi critici per il cambiamento climatico», ha scritto giovedì DiCaprio su Twitter. «Quello che succede lì conta per tutti noi e il voto dei giovani è fondamentale per guidare il cambiamento per un pianeta sano», ha aggiunto. Bolsonaro, che ha tagliato i fondi per la tutela ambientale, ha risposto con sarcasmo. «Grazie per il tuo sostegno, Leo! È davvero importante che tutti i brasiliani votino alle prossime elezioni», ha twittato il leader di estrema destra, in carica dal 2019. «Il nostro popolo deciderà se vuole mantenere la nostra sovranità sull’Amazzonia o essere governato da criminali che servono interessi stranieri».
Per definire l’impatto di uno stilista nella storia della moda non basta prenderne in considerazione lo stile avanguardista e innovativo, e nemmeno design e qualità sartoriale ineccepibili, per quanto importanti: per diventare un’icona dell’industria bisogna andare ben al di là di essa, radicarsi e segnare un’epoca, un cambio generazionale o una metamorfosi sociale, supportando questi processi – e spesso definendoli – proprio attraverso le creazioni. E colei che, a partire dagli anni Settanta, si è conquistata di diritto un posto nel firmamento dei fashion designer più iconici, è Vivienne Westwood. Che oggi, 8 aprile, spegne ben 80 candeline, e in grande stile: con un videomessaggio al mondo, in diretta da Piccadilly Circus. Per celebrare il suo compleanno, infatti, la designer ha presentato un cortometraggio di 10 minuti in collaborazione con Circa, intitolato Do not buy a bomb.
«Libera…». In sala operatoria c’è da rianimare una vita. E da quando la scena inizia a quando finisce resti col fiato sospeso. Guardians of Life, il corto di Extinction Rebellion e Amazon Watch, punta sull’emotività. E lancia un grido di allarme. Forte, urgente.Continua la lettura di Joaquin Phoenix in “Guardians of Life” per la crisi climatica→
di Luca Bolognini (quotidiano.net, 6 febbraio 2020)
Anche l’Antartide ha bisogno dei vip per far parlare di sé e Greenpeace lo sa molto bene. E così l’associazione ambientalista ha più che volentieri imbarcato sulle sue due navi che stanno facendo rotta verso il Polo Sud l’attrice francese Marion Cotillard, premio Oscar per La vie en rose, la star svedese della serie tv Vikings Gustaf Skarsgård e la stella del cinema cinese Ni Ni, diventata famosa per aver recitato assieme a Christian Bale ne I fiori della guerra.
di Gaia Mellone (giornalettismo.com, 9 gennaio 2020)
Joaquin Phoenix ha deciso di utilizzare sempre lo stesso abito, quello indossato alla cerimonia dei Golden Globes, per tutta la “award season” in corso. Una scelta, dettata non certo dalla necessità di risparmiare bensì dal suo attivismo, celebrata dalla stilista Stella McCartney, che ha disegnato il tuxedo per l’attore.
Joaquin Phoenix è stato arrestato venerdì scorso. L’attore, premiato di recente con un Golden Globe per il suo iconico ruolo di Joker, stava partecipando all’ultima manifestazione sul clima di Washington. Tra i dimostranti c’erano anche Jane Fonda (arrestata già diverse volte), Susan Sarandon e Martin Sheen, anche lui finito in manette.Continua la lettura di Joaquin Phoenix e Martin Sheen arrestati durante le proteste per il clima a Washington→