Archivi tag: Adolf Hitler

Twitter ha sospeso l’account di Kanye West per incitamento alla violenza

(repubblica.it, 2 dicembre 2022)

Elon Musk ha annunciato via Twitter la sospensione dell’account di Kanye West sul social oggi di sua proprietà. La motivazione è per aver violato le regole di Twitter contro l’incitamento alla violenza. «Ho fatto tutto quello che ho potuto, ma nonostante questo Kanye West è tornato a violare le nostre regole contro l’incitazione alla violenza, l’account sarà sospeso».

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Dalla politica al marketing, la rinnovata prevalenza della fede sulla fiducia

di Giacomo Papi (ilfoglio.it, 16 aprile 2022)

Mi sembra che molto di quanto sta accadendo in questo secolo – dall’11 settembre ai No vax, da Chiara Ferragni a Gucci, da QAnon al negazionismo su Bucha – possa essere spiegato con la differenza tra fede e fiducia. Non parlo soltanto di fede religiosa, per quanto centrale sia stato e sia il terrorismo islamico negli ultimi trent’anni. Parlo del fatto che la fede sta tornando a prevalere sulla fiducia in ogni campo, dalla politica al marketing. Parlo del fatto che a decidere l’identità e l’appartenenza di masse sempre più grandi di persone, e a determinare quindi che cosa debba essere considerato vero e reale, sia sempre di più l’atto di credere. Quando parliamo di fake news, quando ci chiediamo come mai il movimento No vax sia così esteso e come possa essere possibile che in tanti, non solo in Russia, pensino che le stragi in Ucraina siano una montatura, ci stiamo meravigliando del fatto che esiste un’umanità che ha una fede alternativa alla nostra.

LaPresse

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Lavrov su Rete4: il Ppe critica il programma ma dimentica Berlusconi

a cura di Annalisa Cangemi (fanpage.it, 2 maggio 2022)

L’intervento in esclusiva su Rete4 del ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, ospitato per un’intervista senza un vero contraddittorio, è stato duramente criticato. Il programma Zona Bianca, andato in onda ieri sera, e condotto da Giuseppe Brindisi, ha offerto uno spazio di propaganda nella tv italiana a uno dei più stretti collaboratori di Vladimir Putin, che ha potuto così rilanciare indisturbato diverse fake news. Il Partito Popolare Europeo (Ppe), in un tweet, ha criticato la trasmissione, rispondendo direttamente al profilo ufficiale di Zona Bianca. L’account del programma aveva postato un estratto dell’intervista di Lavrov, intento a smontare la notizia del massacro di Bucha e a presentare la “versione” del Cremlino, secondo cui la strage non sarebbe altro che un complotto dell’Occidente.

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Per Trump, Hitler «ha fatto molte cose buone»

di Massimo Gaggi (corriere.it, 7 luglio 2021)

«Hitler? Ha fatto molte cose buone per la Germania, a cominciare dalla straordinaria ripresa economica degli anni Trenta». Che Donald Trump non si sia mai fatto problemi ad esprimere apprezzamento anche per movimenti di estrema destra apertamente antidemocratici, se non addirittura sovversivi, dai suprematisti bianchi alle marce dei neonazisti in Virginia, era cosa nota. Ma che, sia pure in privato, si sia impegnato in discussioni nelle quali ha difeso il ruolo storico di Hitler rifiutando condanne perentorie del nazismo è una novità che emerge da uno dei tanti libri in arrivo sui quattro anni alla Casa Bianca dell’ex presidente repubblicano: Frankly, we did win this election (La verità è che abbiamo vinto noi le elezioni) del giornalista del Wall Street Journal Michael Bender.

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Donald Trump va fermato subito

di Christian Rocca (linkiesta.it, 21 novembre 2020)

Donald Trump andrebbe arrestato in flagranza di reato, per aver tentato di manipolare le elezioni democratiche degli Stati Uniti prima del voto del 3 novembre e per le successive manovre intimidatorie nei confronti dei pubblici ufficiali cui sta impedendo di certificare il risultato elettorale. Naturalmente stiamo parlando del voto del 2020, perché le manipolazioni del voto del 2016 sono state esterne, russe, senza la prova di coordinamento tra il Cremlino e la Trump Tower nonostante i copiosi tentativi della cosca trumpiana di mettersi in contatto con gli agenti di Mosca e la richiesta esplicita, in diretta televisiva, a Vladimir Putin di ravanare nei server di Hillary Clinton, cosa puntualmente accaduta.Trump-Hitler Continua la lettura di Donald Trump va fermato subito

Le migliori 10 commedie gioiosamente nazifasciste

di Gabriele Niola (wired.it, 24 ottobre 2020)

Più sono atroci, più fanno ridere. Più sembra che non ci sia niente da ridere, più le ironie sono divertenti. Più è spinoso l’argomento, più si crea nel pubblico una strana forma di eccitazione data dalla consapevolezza di essere parte di qualcosa di scomodo, per alcuni condannabile e in un certo senso tabù. Ridere del nazismo e del fascismo rientra perfettamente nella categoria, e negli anni diversi film (non tantissimi) hanno preso questa strada con successo. Questa settimana I predatori dà una spallata all’idea.0_To_Be_or_Not_To_Be Continua la lettura di Le migliori 10 commedie gioiosamente nazifasciste

“#Unfit”, il documentario che analizza la psicologia malata di Donald Trump

di Dario Ronzoni (linkiesta.it, 22 ottobre 2020)

Gli aspetti che rendono Donald Trump inadatto al ruolo che (per ora) ricopre sono pressoché infiniti. Può essere lo stile, la personalità, le idee. Perfino l’estetica. Ma la ragione più seria si può riassumere nella sua totale mancanza di competenza. Oppure, come suggerisce #Unfit, film-documentario di Dan Partland che esce il 22 ottobre in Italia, nella sua psicologia. Nonostante abbia più volte sostenuto di stare bene, anzi benissimo («very stable genius», diceva), il parere di numerosi psicologi e psichiatri è molto diverso. Trump soffrirebbe di narcisismo maligno, sindrome che comprende quattro elementi: comportamento anti-sociale (totale assenza di rimorso), paranoia (la convinzione di essere sempre sotto attacco), sadismo (la violenza verbale, nei tweet e nei rapporti con le persone) e, come è ovvio, narcisismo, spinto all’estremo.DanPartland_Unfit Continua la lettura di “#Unfit”, il documentario che analizza la psicologia malata di Donald Trump

Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

di Fabrizio Papitto e Andrea Fioravanti (linkiesta.it, 25 settembre 2020)

Durante un intervento nel talk show Fuori dal coro del 18 luglio 2019, il leader della Lega Matteo Salvini rispose così al giornalista Mario Giordano che lo incalzava in merito a un’inchiesta pubblicata su l’Espresso: «Preferisco Topolino, onestamente». La sera stessa la dichiarazione fu rilanciata dallo stesso Salvini sui social, suscitando la pronta reazione dello sceneggiatore della Disney Roberto Gagnor: «Allora ci legga. Nelle nostre storie troverà cose interessanti: fantasia, cultura, tolleranza, apertura verso gli altri, coerenza, universalità». Lo staff di Salvini, a quel punto, fece una scelta comunicativa insolita per il suo stile: eliminò il tweet senza alcuna spiegazione, forse influenzato dalla popolarità trasversale di cui gode da molti decenni il magazine nel pubblico di ogni età.0_comics Continua la lettura di Super potere: come i fumetti sono diventati uno strumento per veicolare le idee politiche

Fascio, falce e bordello: breve storia dell’Italia populista

di Luigi Sanlorenzo (linkiesta.it, 14 luglio 2020)

Sulla copertina del libro pubblicato nel 2017 da Marco Revelli per Einaudi, Populismo 2.0, si legge quanto segue: «Il populismo si manifesta quando il popolo non si sente rappresentato. È malattia infantile della democrazia quando i tempi della politica non sono maturi. È malattia senile della democrazia quando i tempi della politica sembrano essere finiti. Come ora, qui, non solo in Italia».

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Scemocrazia. Come gli stupidi hanno conquistato il mondo

di Luigi Corvaglia (luigicorvaglia.com, 1° giugno 2020)

Carlo M. Cipolla era un simpatico professore di Economia a Berkeley che decise di fare un originale regalo ai suoi amici per il Natale del 1976. Gli regalò un volumetto in edizione limitata stampato da una inesistente casa editrice denominata The Mad Millers (I mugnai folli). La cosa non era nuova, infatti tre anni prima gli amici del professore si erano visti consegnare un saggio intitolato Il ruolo delle spezie (e del pepe nero in particolare) nello sviluppo economico del Medioevo.Koen-Geens Continua la lettura di Scemocrazia. Come gli stupidi hanno conquistato il mondo