Archivi tag: Adele

Anche gli Abba le suonano a Trump

TT News Agency / Afp via Getty Images

(adnkronos.com, 29 agosto 2024)

Anche dagli Abba arriva a Donald Trump la diffida a continuare a usare canzoni e video del leggendario gruppo svedese nei suoi comizi e rally. In particolare diverse storiche canzoni del gruppo pop degli anni Settanta, ma ancora popolarissimo, tra le quali Money, money, money, The winner takes it all e Dancing Queen, sono state usate durante un comizio a Saint Cloud, in Minnesota, che ospita la più grande comunità di svedesi in America, come riporta il giornale Svenska Dagbladet.

Continua la lettura di Anche gli Abba le suonano a Trump

I Foo Fighters contro Trump che li usa per accogliere Kennedy Jr. sul palco

Foo Fighters via X

(adnkronos.com, 24 agosto 2024)

Donald Trump continua la sua campagna elettorale in vista del voto per la Casa Bianca e, com’è ormai tradizione per il tycoon, incassa nuove reazioni piccate da parte degli artisti che scoprono l’utilizzo dei loro brani nei suoi comizi. Oggi è il turno dei Foo Fighters, che, alla domanda se fosse stato autorizzato l’uso di My hero per accogliere Robert Kennedy Jr. sul palco nell’ultima apparizione dal vivo del candidato repubblicano, rispondono con un secco «no».

Continua la lettura di I Foo Fighters contro Trump che li usa per accogliere Kennedy Jr. sul palco

Trump non deve usare le canzoni di Sinéad O’Connor

di Luca Mariani (agi.it, 5 marzo 2024)

Gli eredi di Sinéad O’Connor hanno chiesto a Donald Trump di smettere di usarne la musica durante le sue manifestazioni politiche. Il mese scorso Trump ha suonato la canzone più famosa di O’Connor, Nothing Compares 2 U, durante un evento elettorale nel Maryland. Gli eredi della cantante hanno dichiarato a Bbc News che non sarebbe esagerato dire che «Sinéad sarebbe stata disgustata, ferita e insultata».

Ph. Rich Fury – Ethan Miller – Judith Burrows – Frazer Harrison – Alon Skuy / Getty Images

Continua la lettura di Trump non deve usare le canzoni di Sinéad O’Connor

I comportamenti molesti ai concerti sono diventati un po’ la norma

(ilpost.it, 22 agosto 2023)

Chi frequenta spesso i concerti è abituato a veder lanciare sul palco cose dirette verso le artiste e gli artisti che ci si esibiscono, dai pupazzi alle magliette, ai bicchieri di plastica più o meno vuoti. Alcuni casi recenti hanno però portato a una serie di commenti sul fatto che episodi simili si stiano verificando con più frequenza di un tempo, sia in Italia sia all’estero. Alcune persone addette ai lavori hanno notato che, in generale, certi comportamenti molesti o aggressivi da parte del pubblico sono diventati un po’ la norma.

Instagram

Continua la lettura di I comportamenti molesti ai concerti sono diventati un po’ la norma

Eminem e gli altri: i cantanti salgono sulle barricate contro i politici

di Daniela Lanni (lastampa.it, 30 agosto 2023)

Cantanti contro politici. Uno scontro che si ripete da anni, ogni volta che arriva la stagione elettorale e il candidato di turno utilizza il brano del proprio artista o band preferita come colonna sonora della propria campagna. L’ultimo match vede protagonisti il multimilionario biotecnologico e potenziale candidato repubblicano americano Vivek Ramaswamy ed Eminem.

Ph. Chris Pizzello / Ap – File

Continua la lettura di Eminem e gli altri: i cantanti salgono sulle barricate contro i politici

La musica e la sua Queen

di Stefano Pistolini (ilfoglio.it, 14 settembre 2022)

Il rapporto tra il britpop, per decenni una delle più floride industrie britanniche, e la monarchia è stato sempre questione di cromosomi o, se volete, di ereditarietà: la regina come presenza immanente ed eterna, istituzione stabile e perenne. Motivo per cui l’attenzione degli spiriti modernisti della musica di rado s’è occupata del soggetto, se non in casi di esasperazione, attribuibili più a una reazione psicologica che a un reale fronteggiamento politico, più alla percezione di una sottomissione a una madre repressiva che a un’effettiva concezione antimonarchica. Poi la cosa si è sempre sfumata, con la regina Elisabetta tornata al suo posto come presenza inevitabile e guardata perfino con affetto, confortante icona di quell’identità nazionale satiricamente battezzata “Little Britain”.

Ph. Dave Thompson / Wpa Pool – Gi

Continua la lettura di La musica e la sua Queen

Musica e politica: storia di canzoni negate

di Chiara Pizzimenti (vanityfair.it, 6 agosto 2022)

La questione non ha confine né latitudine. In campagna elettorale la musica è fondamentale: trascina. Gli esperti di politica e comunicazione lo sanno: un tormentone, una canzone impegnata, un classico, ognuna può far presa in maniera diversa e portare avanti i candidati. Solo che non sempre chi quelle canzoni le canta e le ha portate al successo è pronto e felice di vederle usare per scopi propagandisti. Ultimo caso La Rappresentante di Lista contro Matteo Salvini. L’oggetto del contendente è la canzone Ciao ciao, tormentone che viene dal Festival di Sanremo. Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina segnalano in un tweet: «Ci arriva voce che al comizio di S4lvini il dj abbia messo #ciaociao. La nostra maledizione sta per abbattersi su di te, becero abusatore di hit».

LaPresse

Continua la lettura di Musica e politica: storia di canzoni negate

Si può impedire a un politico di usare una canzone?

(ilpost.it, 13 agosto 2020)

Il 5 agosto il cantante e musicista canadese Neil Young ha fatto causa a Donald Trump presso un tribunale federale statunitense, accusandolo di violazione del copyright per aver usato due sue canzoni – Rockin’ in the free world e Devil’s sidewalk – durante il comizio di giugno a Tulsa, in Oklahoma. Young – che da qualche mese è diventato cittadino statunitense proprio allo scopo di votare alle presidenziali di novembre – ha detto di non poter permettere che la sua musica sia usata «come colonna sonora di una campagna divisiva e antiamericana, basata sull’odio e l’ignoranza».FB_Neil_Young Continua la lettura di Si può impedire a un politico di usare una canzone?

La famiglia di Tom Petty diffida Trump

(ansa.it, 22 giugno 2020)

La famiglia del defunto musicista americano Tom Petty ha diffidato formalmente Donald Trump dall’usare nella sua campagna elettorale il brano I won’t back down, come ha fatto lo scorso 20 giugno nel comizio di Tulsa, in Oklahoma. Una campagna – hanno scritto su Twitter Adria, Annakim, Dana e Jane Petty – che «si è lasciata alle spalle troppi americani e il buon senso». «Siamo fermamente contro il razzismo» spiegano «e ogni tipo di discriminazione. Tom Petty non avrebbe mai voluto che una sua canzone fosse usata per una campagna d’odio».Petty_vs_Trump Continua la lettura di La famiglia di Tom Petty diffida Trump

I Village People chiedono a Trump di non usare le loro canzoni

(huffingtonpost.it, 6 giugno 2020)

Niente più Macho Man per Donald Trump. I Village People hanno chiesto al presidente degli Stati Uniti di non suonare più le loro canzoni ai suoi comizi. Il tycoon ha attinto spesso ai successi musicali della band per esaltare i momenti topici dei suoi incontri. La richiesta parte da Victor Willis, tra i celebri volti della band degli anni Settanta. I Village People avevano dato inizialmente via libera al presidente, ma la decisione è mutata in seguito ai fatti seguiti alla morte dell’afroamericano George Floyd.VillagePeople Continua la lettura di I Village People chiedono a Trump di non usare le loro canzoni