di Micol Ronchi (wired.it, 24 gennaio 2025)
Se c’è una cosa che TikTok sa fare bene, anzi benissimo, è regalarci trend che non sapevamo di volere. L’ultimo esempio: “Sputo fatti”. Il nome parla da solo: il protagonista del video sputa(cchia) fatti, opinioni o sentenze davanti alla telecamera, definendoli come verità granitiche. Attenzione, non urlate allo scandalo, tutto è volutamente esagerato: ciò che viene detto è venduto come una sorta di “verbo assoluto” che, in realtà, strizza (parecchio) l’occhio all’ironia.
Tutti in questi giorni hanno detto la propria, il 90% dei content creator italiani. Persino Giulia De Lellis e il fidanzato Tony Effe sono stati coinvolti in questa giostra digitale. Giulia ha dichiarato: “I cattivi ragazzi non sono poi così cattivi”. Tony, invece, ha frainteso leggermente il gioco, esclamando: “Dalla bocca sputo solo soldi”. La battuta ha fatto ridere, certo, ma dimostra una cosa: non serve davvero capire il trend per divertirsi. E forse è proprio questo il punto.
Come succede spesso con i trend di TikTok, neanche “Sputo fatti” è sfuggito alla spaccatura tra chi lo vive per quello che è – una trovata ironica – e chi lo prende come un’occasione per lanciarsi in monologhi da bar. C’è chi ha trasformato un momento di cazzeggio collettivo in un’arena per sentenze impegnative e moralismi, dimenticando che, se hai davvero qualcosa d’importante da dire, probabilmente non lo fai seguendo un trend che durerà meno del ricordo di un vincitore di X Factor.
Ogni volta che un trend esplode, le persone normali – quelle che non vivono on line 29 ore al giorno – si chiedono: “Ma ne avevamo davvero bisogno?”. Ovviamente no. È utile? Non scherziamo. Rimbambisce chi lo guarda? Beh, se riesci a farti rintronare da uno che proclama che le Ugg sembrano ciabatte, il problema forse sta a monte, e non è colpa del trend. Certo, qualche utilità si trova. Tipo quei bartender su TikTok che ti spiegano come evitare il vino annacquato o come non farti spennare al bancone. Ma sono eccezioni. La regola è sempre la stessa: i trend inutili finiscono nel dimenticatoio. E così sarà anche per “Sputo fatti”.
Quello che stupisce, però, è che qualcuno abbia avuto la brillante idea di usare questo trend per veicolare messaggi sociali o politicamente divisivi. Come se Gaza o altre questioni globali avessero bisogno di un gioco su TikTok per aumentare la loro rilevanza. Ma viviamo in un’epoca in cui gli sciacalli sciacallano – è nel nome, del resto – e, purtroppo, non possiamo farci nulla.
Il vero segreto del successo momentaneo di “Sputo fatti” sta nel suo invito implicito: smettetela di prendervi così sul serio. Aprite la bocca, datele aria, dite qualcosa di assurdo e dimenticatevi delle conseguenze. Tanto, nel mondo digitale di oggi, il ciclo vitale di queste mode è più breve di quello di un’insalata in busta. E mentre aspettiamo il prossimo trend (spoiler: sarà sicuramente qualcosa di ancora più demenziale), possiamo solo sederci a guardare. Venghino signori, venghino.