di Guido Petrangeli (huffingtonpost.it, 27 luglio 2023)
Negli Stati Uniti c’è un film che sta facendo parlare molto di sé, arrivando a incassare cifre da capogiro al botteghino. E non si tratta di Oppenheimer, Barbie o dell’ultimo episodio di Indiana Jones ma di Sound of Freedom, un thriller religioso che parla di un traffico internazionale di minori a sfondo sessuale. Il film, basato su una storia vera, ha come protagonista Jim Caviezel che interpreta Tim Ballard, un controverso ex agente del dipartimento per la sicurezza nazionale che ha cercato di salvare dei bambini dai trafficanti di essere umani in Colombia.
Il film ricalca in pieno le teorie complottiste alla base del movimento Qanon che da anni denuncia dal Web una fantomatica rete di pedofili organizzata dalle élite liberal e democratiche. Donald Trump, figura chiave dei Qanon, non si è fatto sfuggire l’occasione e ha organizzato una proiezione di Sound of Freedom nel suo golf club di Bedminster, nel New Jersey. Erano presenti a questo evento anche Steve Bannon e Jack Posobiec, due degli influencer dell’alt-right americana più vicini alle teorie complottiste rilanciate dai Qanon. Jack Posobiec è il blogger che nel 2106 veicolò in Rete la falsa storia nota come “Pizzagate”, sostenendo che i democratici gestissero un giro di incontri pedofili all’interno di una pizzeria a Washington.
Lo stesso attore protagonista di Sound of Freedom, Jim Caviezel, interprete di film importanti come la La sottile linea rossa o La Passione di Cristo, ha partecipato nel passato ad alcuni raduni dei Qanon. Nell’ottobre del 2021 Caviezel ha tenuto un discorso a una conferenza del movimento, condividendo temi familiari ai Qanon sul traffico sessuale dei minori e sulla religione. Più recentemente l’attore è stato ospite dal programma War Room di Steve Bannon, dove si è lanciato in una feroce denuncia contro l’Adrenochrome, una «droga utilizzata dalle élite, 10 volte più potente dell’eroina, con qualità mistiche per quanto ti fa sembrare più giovane». Nella retorica cospirazionista dei Qanon, l’Adrenochrome viene estratta dal sangue delle giovani vittime cadute nella rete dei pedofili ed utilizzata dai potenti per ringiovanire.
L’endorsement di Trump e il tam tam on line tra i gruppi dell’estrema destra americana ha quindi alimentato una campagna virale che ha portato risultati impronosticabili al botteghino. Sound of Freedom, costato solo 14 mln di dollari, ne ha già incassati oltre 124, mettendosi in competizione con produzioni come quella di Indiana Jones. Il film è stato realizzato dalla Angel Studios, casa di produzione situata in Utah, che per promuovere il suo prodotto ha utilizzato delle strategie molto orientate al Web e alla capacità di costruire relazioni tra le comunità on line. Una di queste si è basata sul crowdfunding, ovvero finanziare la produzione offrendo agli investitori una parte dei profitti, come se possedessero delle azioni del film.
Inoltre è stato lanciato il progetto “Angel’s Pay It Forward” che permette di acquistare i biglietti per persone che non hanno i mezzi finanziari. Grazie a questi espedienti tecnici e narrativi Sound of Freedom sta facendo parlare molto di sé anche in Rete, dove il movimento Qanon – ma anche importanti esponenti repubblicani della cerchia di Trump – stanno esaltando il film. Elise Stefanik, presidente della Conferenza della Camera Repubblicana (la terza carica più importante del partito), già sostenitrice della frode elettorale del 2020 contro Trump, ha da poco rilasciato un tweet in cui invita «tutti a guardare questo film importante per sensibilizzare su una crisi umanitaria. I figli di Dio non sono in vendita». Anche il senatore del Texas Ted Cruz ha twittato la scorsa settimana: «Wow. Oh. Oh. Vai a vedere #SoundOfFreedom».
Su Twitter, tra la comunità dell’alt-right, sta girando in maniera virale sotto l’hashtag #soundoffreedom un video che denuncia i democratici come responsabili della tratta di bambini: «I figli di Dio non sono in vendita! È per questo che questa amministrazione non si preoccupa di proteggere i nostri figli? Dove sono finiti gli 85.000 bambini immigrati clandestini?». Nel video in questione, modificato digitalmente con spezzoni di immagini del presidente, si vede Joe Biden accarezzare, toccare e baciare dei bambini sotto la scritta “pedofilia”. Questo video, ma anche molti messaggi on line di esponenti repubblicani e Qanon, hanno citato una delle battute di Caviezel in Sound of Freedom: «I figli di Dio non sono in vendita».
Nelle comunità dell’alt-right americana, che spingono la retorica pro Trump su Telegram, si sta discutendo molto in queste ore di Sound of Freedom. Su alcune gruppi Qanon, come “Q The Storm Rider”, stanno girando articoli e video YouTube in cui Trump chiede la pena di morte per i trafficanti di esseri umani dopo essere stato inspirato dalla visione di Sound of Freedom. In altri canali Telegram si parla invece di come Trump sia in procinto di organizzare delle operazioni militari per sgominare queste reti di pedofili gestite da elementi di spicco dei dem, come la Clinton, o da agenzie governative quali la Cia. Le teorie del mondo Qanon, per molto tempo relegate nel solo dibattito on line, anche grazie a film come Sound of Freedom iniziano a conquistarsi spazi nei cosiddetti media mainstream.
Il successo di questa pellicola deve molto a una campagna aggressiva che i complottisti stanno conducendo per promuovere il più possibile il loro manifesto. Addentrandomi nei canali dei gruppi Qanon, all’interno di “Anti New World Order”, ho trovato pubblicato nientemeno che l’intero film con sottotitoli praticamente di tutto il mondo, Italia compresa. Un modo, come quello dei biglietti pagati da anonimi donatori on line, per andare contro i circuiti hollywoodiani, ormai finiti nelle mani delle corrotte élite liberal e lgbt+. E con sempre più persone pronte a crederci.