di Valerio Gualerzi (blogautore.repubblica.it, 13 marzo 2018)
La star di Hollywood Arnold Schwarzenegger, ex governatore della California per due mandati, ora attivista per l’ambiente, ha annunciato in un’intervista con il sito Politico l’intenzione di sporgere denuncia contro le compagnie petrolifere per la loro responsabilità nel riscaldamento globale con l’accusa di “omicidio di primo grado”.“Non c’è alcuna differenza con il fumo: l’industria del tabacco sapeva da decenni che il fumo uccideva e causava il cancro, ma lo ha tenuto nascosto e lo ha negato”, spiega Schwarzenegger, mettendo in evidenza come “le compagnie petrolifere sanno dal 1959 che il cambiamento climatico si stava verificando a causa dei combustibili fossili, mettendo la vita della gente a rischio”. Schwarzenegger è già in contatto con diversi studi legali e la tempistica della causa non è ancora chiara, ma l’annuncio cade a pochi mesi dall’evento internazionale sul clima che si terrà a Vienna, capitale del suo Stato natale, in maggio. “Li perseguiremo e gli staremo addosso come una zecca, perché trovo assolutamente irresponsabile sapere che un tuo prodotto è in grado di uccidere e nonostante questo non mettere in guardia i consumatori: ogni stazione di rifornimento, ogni auto dovrebbero avere un’etichetta che spiega i pericoli dei combustibili fossili”. Per quanto accolto da scetticismo da parte degli ambientalisti per la sua militanza nel partito Repubblicano e sulla scia dei ruoli da macho interpretati in molti suoi film, da governatore della California Schwarzenegger tra il 2003 e il 2010 ha messo in atto politiche d’avanguardia a sostegno delle fonti rinnovabili e per contrastare il riscaldamento globale, gettando le basi per la “svolta verde” poi portata avanti dall’attuale governatore Jerry Brown. Quella dell’ex attore di blockbuster è probabilmente un’iniziativa più che altro pubblicitaria e dimostrativa, ma i tentativi di trascinare la questione dei cambiamenti climatici anche nelle aule di giustizia oltre che dei parlamenti si vanno moltiplicando in tutto il mondo. Per rimanere negli Stati Uniti l’ultima novità al riguardo è stata la bocciatura da parte di una Corte federale di San Francisco della richiesta dell’amministrazione Trump di giudicare inammissibile la causa intentata in materia di riscaldamento globale contro la Casa Bianca da un gruppo di studenti dell’Oregon.