(tvzoom.it, 1° aprile 2019)
Non è tanto Antonio Razzi che balla il Gangnam Style, ma ve lo immaginate un Giulio Andreotti che si fa giudicare da Ivan Zazzaroni? Ora, con tutto il rispetto per Zazza, che non si capisce se sia più vanesio lui o l’ex senatore zappatore, senza nulla togliere ai contadini, ma è il concetto del politico trombato che balla a far paura.Perché se Nunzia De Girolamo, altra trombata dagli scranni, è in pista a dimenarsi con Raimondo il bello, perché con la tuta fetish non sta poi così male, la presenza di Razzi lascia pensare che nella prossima edizione dello show Gigi Di Maio potrebbe ballarci un cha-cha, Matteo Salvini un liscio, con la figlia di Verdini al posto di Milly Carlucci, che va bene 14 edizioni, ma «se quella fa La prova del cuoco, a me come minimo spetta il sabato sera».
Il concetto della politica che balla
Senza voler entrare nello specifico dell’ex senatore, che ha fatto più giri di valzer in Parlamento che sulla pista da ballo, il concetto della politica che passa il tempo a twittare e l’ex politica a danzare non lascia poi tanto spazio a riflessioni. E fa niente che il direttore di Rai 1 Teresa De Santis si affretti a sottolineare che i politici di Ballando sono tutti ex, in fondo l’avevamo capito da soli, visto che quelli veri stanno tutti dentro a Viale Mazzini a decidere. La politica che fa ballare l’ex politica. Il tutto a uso e consumo di uno show del sabato sera che ha retto la potenza di fuoco messa in campo da Maria De Filippi, a dimostrazione che il pubblico non ha poi così chiara la distinzione tra la faccia come il lato B di Razzi e il lato B vero di Ricky Martin. Ma il pubblico, come si dice in tv, ha sempre ragione: «Siete voi giornalisti che ogni anno chiedevate di invitare i politici», ha spiegato la Carlucci. Sempre colpa della stampa, Governo ladro.